Stiamo seguendo con molta apprensione quello sta avvenendo fra la Russia e l’Ucraina, con il Presidente Joe Biden che parla diterza guerra mondialee che ha invitato i cittadini statunitensi a lasciare al più presto il Paese durante un’intervista con l’NBC. In seguito anche la nostra Farnesina ha fatto la stessa richiesta. Ieri, poi, abbiamo anche letto di alcune dichiarazioni da parte del portavoce del Cremlino, così come del ritiro delle truppe russe. Purtroppo, però, quest’ultima notizia è stata smentita dalla NATO.
Secondo la CNN, Putin invaderà il territorio ucraino prima della fine delle Olimpiadim e sembra che neanche la telefonata di qualche giorno fa con il presidente Biden gli abbia fatto cambiare idea. Secondo la Casa Bianca la deadline per l’invasione di Kiev avverrà non oltre la prossima settimana, in particolare nella giornata di domani, tuttavia, come ha fatto sapere il Consigliere alla Sicurezza Nazionale Jake Sullivan, l’ultima decisione sta al presidente Putin, che ieri, tramite il portavoce, sembrava fosse intenzionato a negoziare.
«La Russia sta cercando un pretesto per invadere l’Ucraina», ha detto Jake Sullivan, secondo cui un attacco della Russia inizierebbe probabilmente con dei bombardamenti aerei.In una videoconferenza a cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, organizzata dagli USA «è stato condiviso lo scenario rappresentato e confermata l’esigenza di assicurare una ferma postura di deterrenza, mantenendo aperto il dialogo con Mosca anche per dare attuazione agli accordi di Minsk», leggiamo in una nota di palazzo Chigi.
«È stato approfondito l’esame delle sanzioni che verrebbero adottate in caso di aggressione all’integrità territoriale dell’Ucraina. Draghi sostiene l’opportunità di sanzioni gravi, pur continuando a sperare in un utile dialogo», concludono. In particolare il vertice è servito per pensare a degli accordi sulle sanzioni con cui colpire Mosca in caso di invasione. Germania, Francia e Italia vorrebbero una linea più morbida. Si potrebbe anche decidere di escludere la Russia dal sistema Swift.
Vediamo, adesso, le ultime novità su questa tragedia. Vi invitiamo, tra l’altro, a stare attenti ai post di storia che leggete sui social. È molto importante non informarsi solo da una fonte, ma affidarsi a più giornali o storici. Gli avvocati non per forza conoscono la storia contemporanea.
Le ultime novità dal fronte Ucraina
Iniziamo dalle dichiarazioni del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Durante un’intervista con la CNN, ha dichiarato in primis che il presidente Vladimir Putin è «disponibile a negoziare», che ha «sempre chiesto negoziati e diplomazia, ed è stato lui ad aver avviato la questione delle garanzie di sicurezza per la Federazione russa» e che la crisi fra l’Ucraina e la Russia, con tutta la terza guerra mondiale che si porta dietro, è solo una delle preoccupazioni maggiori di Mosca riguardo la sicurezza.
Questa dichiarazione arriva nelle stesse ore in cui la vice portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha sottolineato che «siamo in una fase in cui un’invasione potrebbe iniziare in qualsiasi momento», attenuando il fatto che «il percorso della diplomazia resta disponibile…ma abbiamo chiare le prospettive sul terreno». Intanto gli Stati Uniti hanno chiuso l’ambasciata a Kiev, con i diplomatici rimasti dopo l’avviso al rimpatrio momentaneamente trasferiti a Leopoli.
«Ho ordinato queste misure per una ragione, per la sicurezza del nostro staff. Sollecitiamo con forza i cittadini americani che ancora rimangono in Ucraina a lasciare il Paese immediatamente», ha detto Antony Blinken, segretario di Stato americano, aggiungendo che «la strada per la diplomazia rimanere aperta se la Russia sceglie di impegnarsi in buona fede».
Intanto poi nella giornata di oggi abbiamo letto la notizia riguardante il ritiro di alcuni carrarmati russi, che hanno fatto sorgere il dubbio a chiunque sostenesse che nella giornata di domani ci sarebbe stato un attacco da parte della Russia nei confronti dell’Ucraina. «I distaccamenti dei distretti militari del sud e dell’ovest che hanno svolto le loro missioni si stanno preparando questo martedì a tornare alle loro basi in treni e mezzi per il trasferimento delle truppe», ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Sputnik.
Tuttavia, questa notizia è stata smentita dalla NATO tramite il segretario generale Jens Stoltenberg, che afferma che «non ci sono segnali sul terreno che la Russia stia riducendo le truppe ai confini dell’Ucraina». Tra l’altro, il capo dell’Alleanza ha anche sottolineato che «ci sono segnali da Mosca che la diplomazia deve continuare e questo è materia per un cauto ottimismo». Infine, ha aggiunto:
«Siamo pronti a discutere delle relazioni Nato-Russia, della sicurezza europea, compresa la situazione all’interno e intorno all’Ucraina e la riduzione del rischio, la trasparenza e il controllo degli armamenti. Ma non scenderemo a compromessi sui nostri principi fondamentali. Ogni nazione ha il diritto di scegliere la propria strada».
Questa mattina il ministero della Difesa russo aveva annunciato il ritiro di alcune forze che si trovavano nei pressi della frontiera ucraina: «Unità dei distretti militari meridionali e occidentali, che hanno completato i loro compiti, hanno già iniziato a caricare i mezzi di trasporto ferroviari e terrestri e oggi inizieranno a rientrare alle proprie basi. Mentre le misure di addestramento al combattimento si avvicinano alla conclusione, le truppe, come sempre avviene, effettueranno marce combinate alle proprie basi permanenti».
Un’ultima notizia riguarda sempre il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, che ha raccontato di come il Presidente «“scherza” sugli allarmi degli Usa e dei loro alleati occidentali riguardo a un’invasione russa in Ucraina e ci chiede di controllare se hanno pubblicato l’ora esatta in cui comincerà la guerra. Per noi è impossibile capire la follia di questa informazione maniacale da parte degli americani».
СМИ: «По словам главы МИДа Лиз Трасс, она поверит в отсутствие планов у Москвы по вторжению на Украину, после того как…
Pubblicato da Maria Zakharova suMartedì 15 febbraio 2022
Strategic Partnership in actions – we are grateful to the United States for providing substantial financial support of $ 1 billion and $ 3 billion available for projects in Ukraine. Thank you @POTUS for the quick decision and concrete results after our conversation! 🇺🇦 🤝 🇺🇸
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) February 15, 2022
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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