#83 – Riviviamo i classici della nostra adolescenza: Tumblr

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Continuiamo Riviviamo i classici della nostra adolescenza con le tematiche iniziate all’inizio del mese. Abbiamo già rivisto i social dove socializzavamo e dove abbiamo conosciuto diverse persone, tuttavia oggi vedremo i social dove entravamo per cercare delle immagini e anche per sfogarci: WeHeartIt, Pinterest, Tumblr e BlogSpot. In comune hanno il fatto che tutti potevano essere utilizzati un po’ come blog, qualcuno come blog per scrivere, altri semplicemente per condividere delle immagini in linea con il nostro mood. E voi quale utilizzavate?

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WeHeartIt era per le romantiche, per chi sognava una relazione sentimentale perfetta come quelle che leggevamo nelle fan fiction su EFP; Pinterest era invece per chi era fissata con qualcosa, che fosse una band, che fosse la stanza perfetta o anche dei colori; Tumblr, si dice, fosse per le “depresse”, e forse per un periodo lo è stato davvero; infine, BlogSpot, era per le aspiranti blogger, per quelle che sognavano di scrivere e diventare delle Chiara Ferragni ancor prima che Chiara Ferragni diventasse popolare.

Insomma, ognuna di questi social era per una fetta di adolescenti, o anche per più. Io, ad esempio, li ho usati tutti in più periodi della mia vita. A dirla tutta, Pinterest e Tumblr continuo a utilizzarli ancora oggi, mentre WeHeartIt me lo sono ricordato giusto qualche giorno fa. BlogSpot, invece, è diventato Blogger ed è un sito molto semplice, un po’ come quello che oggi è WordPress, o Wix, o Altervista. In ogni caso, riviviamo subito il secondo dei siti, ovvero Pinterest.

Tumblr: il social per i “depressi” (o i “pervertiti”)

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Partiamo dal presupposto che Tumblr è una delle piattaforme che utilizzo ancora oggi, in alcuni periodi più che in altri, ma continuo a utilizzarla quotidianamente. Per questo motivo, sento di poter dire apertamente come questo sia il social adatto a chiunque: perché? Nella vita si cambia. Un tempo sei fissata con una boyband, un altro sei molto triste, in un altro hai la libido alle stelle. Tumblr è perfetto per qualsiasi tuo mood, in quanto ti basta cercare per poter trovare immagini o frasi adatte a quello che provi al momento. Sarà per questo che lo utilizzo ininterrottamente da più di dieci anni.

C’è anche da dire, però, che negli ultimi anni ci sono state delle modifiche non da poco. In primis, i contenuti sessualmente espliciti. È la modifica più recente fra quelle che elencherò, mentre le altre sono già un po’ datata, ma penso che sia anche quella più di rilievo e che ha fatto più scalpore. Da un giorno all’altro, a causa di alcune segnalazione, Tumblr, che era popolare proprio perché era, ai tempi, l’unico social in cui si potevano postare tranquillamente contenuti sessualmente espliciti, ha deciso di diventare mainstream e, ancora oggi, chiunque posta un contenuto non idoneo rischia di vedere il proprio profilo oscurato.

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Oltre a questo, però, con gli anni il social ha introdotto anche le chat (un tempo c’erano una sorta di lettere, tanto che se chattavi con più persone era difficile tenere il filo del discorso) e anche la pagina per te stile TikTok, con profili che non segui ma che hanno materiale simile a quello a cui hai messo like o che hai rebloggato. Poi io ricordo che un tempo era importantissimo il tema del blog, sia dal web che dal cellulare, mentre adesso importa solo quello del cellulare. Io sul mio avevo persino messo la playlist, pensate un po’ a che livello ero.

Oh, dimenticavo! Ultimamente ha anche aggiunto un’opzione a pagamento Post+, dove le persone possono postare dei contenuti a pagamento (ovviamente sempre rispettando le linee guida, per cui non arriviamo ai livelli di OnlyFans) oppure acquistare un abbonamento mensile. È anche possibile lasciare una mancia, così, senza motivo, per il piacere di dare i tuoi soldi. Per quanto riguarda i contenuti, ovviamente cambiano e sono cambiati con gli anni, ma cambiano in base alle persone che segui tu, per questo ritengo che Tumblr sia uno dei social migliori, e che, semplicemente, ci siano molte fake news a riguardo.

Tumblr non è per depressi, non è per arrapati e pervertiti, non è per fangirl, non è per chi vende le proprie foto, non è per chi ama le frasi, non è un posto dove cercare immagini. O meglio, Tumblr è tutto questo. Pensate addirittura che c’è il blog per Denise Pipitone! Insomma, come potete dire che è un social basico con solo contenuti depressi? Forse dovreste dargli una possibilità.

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