#82 – Riviviamo i classici della nostra adolescenza: Pinterest

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Continuiamo Riviviamo i classici della nostra adolescenza con le tematiche iniziate la scorsa settimana. Abbiamo già rivisto i social dove socializzavamo e dove abbiamo conosciuto diverse persone, tuttavia oggi vedremo i social dove entravamo per cercare delle immagini e anche per sfogarci: WeHeartIt, Pinterest, Tumblr e BlogSpot. In comune hanno il fatto che tutti potevano essere utilizzati un po’ come blog, qualcuno come blog per scrivere, altri semplicemente per condividere delle immagini in linea con il nostro mood. E voi quale utilizzavate?

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WeHeartIt era per le romantiche, per chi sognava una relazione sentimentale perfetta come quelle che leggevamo nelle fan fiction suEFP; Pinterest era invece per chi era fissata con qualcosa, che fosse una band, che fosse la stanza perfetta o anche dei colori; Tumblr, si dice, fosse per le “depresse”, e forse per un periodo lo è stato davvero; infine, BlogSpot, era per le aspiranti blogger, per quelle che sognavano di scrivere e diventare delle Chiara Ferragni ancor prima che Chiara Ferragni diventasse popolare.

Insomma, ognuna di questi social era per una fetta di adolescenti, o anche per più. Io, ad esempio, li ho usati tutti in più periodi della mia vita. A dirla tutta, Pinterest e Tumblr continuo a utilizzarli ancora oggi, mentre WeHeartIt me lo sono ricordato giusto qualche giorno fa. BlogSpot, invece, è diventato Blogger ed è un sito molto semplice, un po’ come quello che oggi è WordPress, o Wix, o Altervista. In ogni caso, riviviamo subito il secondo dei siti, ovvero Pinterest.

Pinterest: il social per gli amanti dell’ordine

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Pinterest lo utilizziamo ancora oggi (tanto che, se non lo sapeste, abbiamo un profilo del blog anche lì, ci trovate a questo link), per questo è più semplice scrivere di questo rispetto che al precedente WeHeartIt. Come social, è abbastanza semplice e intuitivo, nel secondo che comprendi subito che ruota tutto intorno alle immagini. In realtà, ha diverse cose in comune rispetto a WeHeartit: entrambi infatti nascono per condividere immagini da altre fonti. Non puoi caricare una foto su Pinterest, ma, da un social, una pagina qualsiasi, puoi condividere l’immagine che poi avrà il link. In genere, però, molti lo usano per aesthetic.

Ad esempio, su TikTok ci sono persino dei profili che dicono di “scrivere il proprio nome su Pinterest” per vedere quale galleria aesthetic esce. È un interessante passatempo, ma in realtà il social è più di questo. Molti lo usano per spunti su qualcosa, ad esempio per il bullet journal ma anche per decorare la propria stanza (o persino la casa), altri ancora cercano idee per regali, immagini di serie tv, film, cantanti, insomma, su Pinterest trovi davvero tutto (tranne i contenuti sessualmente espliciti, quelli non sono presenti in alcuna forma).

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Se c’è un social coerente, quello è proprio Pinterest. Sin dal principio, infatti, il “pin” è l’immagine o anche il video caricati tramite un link esterno o salvato direttamente dal sito. L’utente, poi, decide se creare delle cartelle, se metterle tutte insieme, insomma sistema il suo profilo come preferisce, se la gioca come vuole. E se non si hanno idee? C’è la board, ovvero la bacheca dove ci sono le immagini che potrebbero interessarvi. Ad esempio, se un giorno cercherete Tom Holland, la vostra board si riempirà di Tom Holland.

Personalmente, Pinterest è uno di quei social utili. D’altronde, lo apri perché hai bisogno di qualcosa, perché hai bisogno di idee e spunti, o anche perché vuoi cambiare foto profilo su Telegram o su qualsiasi altra piattaforma, e lo chiudi solo quando hai trovato quello che ti serve. Non ci sono chat moleste, non ci sono persone preferite rispetto ad altre. Semplicemente good vibes.

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