Trenitalia sta forse passando il suo periodo peggiore, e ce ne vuole considerando che almeno una volta al giorno qualcuno si lamenta per i ritardi che in alcune linee sono all’ordine del giorno. Io ho una relazione a distanza, per cui sono solita prendere dei treni. Ricorderò per sempre i treni cancellati dopo una o due fermate perché c’era un guasto, come se il guasto non ci fosse anche prima della partenza.Per non parlare l’inesistenza dell’aria condizionata ad agosto, per un viaggio di sette ore (no, non dall’altra parte dell’Italia, parlo della tratta Taranto – Reggio Calabria).
Tuttavia, adesso, basta aprire i social network per rendersi conto di quanti viaggi siano stati cancellati a causa dei troppi contagi fra i dipendenti. E il governo che fa? Sapete, inizialmente voleva essere un articolo proprio contro Trenitalia, perché ero arrabbiata, indignata e soprattutto frustrata perché una persona non può programmare un viaggio, magari anche con delle coincidenze, perché c’è il rischio che tutto venga cancellato.
Ovviamente questa situazione non la si vive solamente con i treni, ma anche con i bus o con gli aerei (mi è stato letteralmente cancellato un volo il mese scorso e la tratta è stata cancellata per tutto il mese di gennaio), tuttavia quella che si sente di più è con i treni, principalmente perché un conto è pagare €8,99 di biglietto con Ryanair o €20 con Itabus che ti consente di cambiare il biglietto all’istante, un altro è perderne €50 con Trenitalia, che ti rimborsa, se va bene, dopo un mese.
Sì, facciamo anche questa digressione. Trenitalia non ti rimborsa subito. Non ti dice “puoi avere un buono istantaneo per cambiare il tuo viaggio”. Ma non ti rimborsa neanche in automatico. Ti dice che puoi compilare un form se vuoi avere il rimborso. Ora immaginate una signora anziana che magari non è molto pratica con il pc: praticamente perde i soldi. Ah, può chiamare un numero? Quale? Quello in cui ti reindirizzano da un’altra parte o quello che chiude alle 20 quando ti cancellano il viaggio alle 19.57? Ah, molto interessante.
Siamo onesti: a Trenitalia non importa del viaggiatore, e potrei continuare a parlare dei difetti ancora a lungo. Sapete cosa? Lo faccio, giusto perché oggi sono ispirata. Sempre nella famosa tratta Taranto – Reggio Calabria, a fine dicembre (quindi quando era già d’obbligo l’uso della mascherina FFP2), c’era un controllore con la mascherina chirurgica. Sotto al naso. (Non è comunque la prima volta, su questa tratta molti controllori amano indossare male la mascherina dopo due anni di pandemia).
Se non bastasse, poi, con tanto di obbligo di Green Pass, ti chiedono: «Ha il Green Pass?», «Sì, vuole vederlo?», «No, no, mi basta chiederlo». Ah beh, certo. Forse è per questo che adesso sono a corto di personale e le persone devono adeguarsi ai loro danni?
Per carità, lo so che il vaccino non ti rende immune. Lo so che il Covid-19 colpisce anche i vaccinati. Ma so anche che ci sono delle regole da rispettare e vanno rispettate, in particolare se sei un controllore, che dovrebbe essere proprio colui che le fa rispettare. So anche, poi, che non dovrebbero essere i pendolari a patirne le conseguenze, perché indovinate chi è che si trova senza un modo per andare a lavoro o in università, se Trenitalia cancella il treno? Ovviamente i cittadini. E il governo dei migliori invece di andare incontro ai cittadini, non fa letteralmente niente.
Certo, perché se la dad fosse obbligatoria in tutti gli Atenei e per le scuole superiori, degli studenti universitari non dovrebbero né rischiare di salire su mezzi pubblici pieni di gente (e non tutti indossano per bene la mascherina), né rischiare di trovare il proprio treno cancellato e quindi, principalmente, perdere tempo. E questo vale anche per il lavoro (ove possibile): lo smart working è un modo per evitare contatti con potenziali positivi così come è una possibilità di perdere quanto meno tempo possibile. Ma poi come fanno i treni, i mezzi pubblici, gli affittuari, a guadagnare sulle spalle dei cittadini? Non possono.
Trenitalia e il boom dei contagi: le testimonianze online
Su un articolo di Novara Today leggiamo che «la situazione ha imposto una riorganizzazione temporanea dei collegamenti ferroviari regionali gestiti da Trenitalia. Inizialmente le modifiche di servizio erano previste fino alla fine del periodo delle festività. Tuttavia, il continuo aumento dei contagi e il permanere delle criticità operative non permette di ritornare immediatamente al servizio completo. Pertanto, è stato predisposto un nuovo programma di interventi che sarà attivo da lunedì 10 gennaio».
Il motivo per cui ci sono tutte queste cancellazioni delle tratte, quindi, è ovviamente l’aumento dei contagi di Covid-19, come era facilmente prevedibile, per cui non dipende da Trenitalia e non gliene facciamo una colpa. Certo, sarebbe carino avvisare anche qualche giorno prima e non quello prima o addirittura qualche minuto prima della partenza, ma immagino non si possa pretendere tutto. C’è poi anche da domandarsi perché debbano essere i cittadini a subirne le conseguenze.
Se abbiamo 200k contagi al giorno, se la situazione è così grave da dover introdurre la vaccinazione obbligatoria, allora perché non inseriamo almeno la possibilità della dad e dello smart working? Perché in questo modo chi si trova in città ha la possibilità di andare a lavorare o a studiare tranquillamente, e chi invece è un pendolare o si trova addirittura in un’altra regione (perché, cari rettori, ci sono studenti che non hanno preso casa perché a settembre avete garantito la dad per il primo semestre e poi a ottobre avete cambiato idea) e quindi preferirebbe evitare i mezzi pubblici. Ma immagino che sarebbe troppo semplice andare incontro alla gente.
Detto ciò, comunque, voglio leggere qualche testimonianza su Twitter. Ci tengo anche a sottolineare che non ho niente contro Trenitalia. Trenitalia è un servizio che potrebbe sicuramente essere migliorato, ma almeno la cancellazione dei treni non dipende da loro. Dovrebbe essere qualcun altro a venire incontro alle persone. Magari Trenitalia potrebbe semplicemente rendere più semplice il rimborso del viaggio.
I contagi da Covid si abbattono sul personale ferroviario. Molti i treni soppressi. Il pendolare così subisce il solito flagello del servizio di Trenitalia, in più è esposto ad ambienti chiusi, è in balìa di cancellazioni. Smart working però no, è contro la “cultura del lavoro”.
— Foggiagrad (@Foggiagrad) January 3, 2022
Vorrei ringraziare di cuore @LeFrecce di #trenitalia per aver cancellato il treno su cui avrei dovuto viaggiare domani con i miei bambini, avvisandomi con un sms un’ora dopo la chiusura del call center che mi chiedono di contattare per riprogrammare il viaggio. ⤵️
— Erre (@ErreOEsseEsse) January 7, 2022
Trenitalia es la mierda más grande que existe… No sólo cancelan los trenes cuando les da la gana, sino que encima tienen más de media hora de retraso y ni avisan ni ofrecen alternativas.
— Yanira Sanz 👑 (@yanirasanz) January 8, 2022
Qué asco les tengoooooo
Mi hanno cancellato il treno piango
— reb,, (@harflevr) January 8, 2022
19.19 mi viene comunicato tramite un sms che il mio treno di ritorno di domani è stato cancellato e che per cancellare o modificare devo chiamare il 063000 entro le 21.00bene ho chiamato 2 volte e 2 volte è caduta la linea fatalità nessuno dei due mi sapeva aiutare#trenitalia
— Eve Spinato (@EveSpinato) January 6, 2022
@LeFrecce mi hanno cancellato un treno per domani. Perderei la coincidenza col treno successivo (prenotato contestualmente). Vorrei richiedere un rimborso integrale ma il numero indicato nella mail è impossibile da contattare
— mdn (@marselo_fuentes) January 8, 2022
hanno cancellato il treno su cui ci troviamo ora 😐😐😐😐😐😐😐😐
— lele ; billie stan 🙂 (@lostcquse) January 5, 2022
Trenitalia non è fa una giusta e io devo comunque pagarti l'abbonamento, e per cosa? Per avere il treno cancellato tutto il mese e andare a scuola in pullman… Grande Trenitalia, continua così
— Totta🌻🦋 (@_cccarlottaaa_) January 8, 2022
TRENO CANCELLATO E SI ARRIVA ANCHE OGGI IN RITARDO A LAVORO PORCO DIO
— pitti (@ohfloooo) January 5, 2022
comunque avevo il treno alle 17:45 e Trenitalia me lo ha cancellato quindi ce l’ho alle 18:45 e arriverò a Padova alle 22:30. non penso di essere pronta a questa cosa.
— Chasing 🪐 (@waitingforthom) January 8, 2022
secondo treno cancellato in una settimana questi vogliono proprio farmi licenziare diobestia pic.twitter.com/7WjG1Kn33y
— smeraldo MOMOLAND COMEBACK 14/01 (@obbliderio) January 8, 2022
Un grazie infinito a #Trenitalia. Treno soppresso. Ci sta.
— Salvatore Marra (@salvamarra) January 8, 2022
Prenoto a mie spese un nuovo treno, call centre irraggiungibile. Il treno viene deviato a Napoli centrale (doveva passare ad #Afragola) e il ritardo è imprecisato pic.twitter.com/IXawQNtea0
@LeFrecce mi è stato cancellato il treno 9640 da Napoli per Milano Centrale di domani 9/01. Verrà riprogrammato o devo cercare alternative? Grazie.
— Sabrina Sorrentino (@SabrySorrentino) January 8, 2022
@LeFrecce mi hanno cancellato un treno per domani. Perderei la coincidenza col treno successivo (prenotato contestualmente). Vorrei richiedere un rimborso integrale ma il numero indicato nella mail è impossibile da contattare
— mdn (@marselo_fuentes) January 8, 2022
Giornata da dimenticare questa.
— N. 🂡 ❄️ (@timeisdanciing) January 6, 2022
Alle 8 scopro che il treno per tornare a casa parte 1 ora e mezza dopo quello che pensavo mi avessero comunicato (me lo avevano cancellato il giorno prima). Prendo tutto il vento di Roma ma finalmente torno a casa alle 19. Alle 20 sono in pronto
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty