Nelle ultime ore siamo venuti a conoscenza di una notizia che ci ha davvero fatto rabbrividire: i repubblicani della Camera dei Rappresentanti della Florida hanno approvato un DDL che vieta alle atlete transgender di giocare in squadre femminili. Questo disegno avviene insieme ad altri che vogliono limitare i diritti dei bambini transgender. Anche solo pensare che nel 2021 una cosa come la transfobia sia legale, ci fa venire i brividi di terrore.
Nell’ultimo periodo molti hanno discusso riguardo alle atlete transgender che partecipano alle competizioni femminili, questo perché troppe persone ritengono che non sia giusto che un nato uomo possa gareggiare insieme alle donne cisgender, poiché sarebbe più forte di loro. La verità è che si basano su quei pochi casi in cui una donna transgender è molto più alta o forte, mentre tutte le altre non hanno alcuna differenza, se non dovuta a un grande allenamento, con le donne cisgender.
In Floria, però, si è decisamente andati troppo oltre con questa storia, tanto che la legge, soprannominata Fairness in Women’s Sports Act, è stata approvata con 77 voti contro 40, con tutti i democratici che hanno votato a sfavore, escluso uno. Ovviamente, come il nostro DDL Zan, è ancora solo un disegno di legge, per cui dobbiamo aspettare che passi anche in Senato. Ma in cosa consisterebbe? In che modo si scoprirebbe se una donna è cisgender o transgender (anche se, comunque, bisognerebbe togliere queste etichette e chiamarla semplicemente donna)?
Come la Florida discrimina le persone transgender
Questa legge che discrimina le persone transgender è stata proposta ed è passata in Parlamento perché i sostenitori sono arduamente convinti che questo serva per protegge le donne nello sport, per renderlo eguale, e avere una donna transgender in squadra sarebbe un vantaggio, secondo loro. Tuttavia, la Florida High School Athletic Association insieme alla NCAA posseggono già delle politiche che aiutano le atlete transgender a competere. Ma vediamo in che modo opererebbe questa legge.
In primis, il disegno di legge è modellato su una legge già esistente nell’Idaho, al momento eliminata da un giudice federale. Questa legge consentiva a una scuola o a un concorrente di denunciare un’atleta transgender che compete in una competizione femminile. Se quindi c’è il dubbio che l’atleta non sia nata donna, dovrà dimostrare il sesso della nascita con un test genetico o facendosi analizzare l’anatomia dei genitali da un medico professionista. Quindi, ripetiamo, una ragazzina (minorenne, tra l’altro) che magari ha già sofferto tanto a causa del bullismo, dovrà o fare un test o, e questo è davvero disgustoso, far vedere i propri genitali a un medico, solo per fare sport.
Dana Trabulsy, Repubblicana che ha votato a favore del disegno, ritiene che «questa legge in particolare non riguarda l’esclusione, e non riguarda la discriminazione. Questo disegno di legge riguarda una differenza biologica e scientifica tra uomini e donne». Eppure, cara Dana Trabulsy, non facendo gareggiare le donne transgender con le donne, con il genere in cui si identificano e in cui magari hanno anche fatto la transizione, stai effettivamente dicendo che non saranno mai donne e che, se vincono, è per questo.
E, infatti, la comunità transgender non è d’accordo con questo disegno di legge: «vi chiedo di leggere questo disegno di legge e riconoscere la minaccia alla privacy e la mancanza di protezione legale potenzialmente di fronte ad atlete di sesso femminile. Leggete questo disegno di legge e riconoscere il danno perpetuante che questa legislazione ha per i bambini che vogliono solo vivere», ha detto Andrew Coleman, uomo transgender, studente della Florida State University.
La democratica Anna Eskaman ha affermato che «lo sport è divenuto un altro modo per attaccare i diritti delle persone trans, e questi fatti hanno causato un danno incredibile ai giovani trans che, come tutti i bambini, soprattutto nel bel mezzo della pandemia, meritano compassione e sostegno». Adesso non ci resta che sperare che questo disegno di legge transfobico non passi in senato, e che i diritti delle persone transgender possano essere protetti.
E anche Jaime Jara, mamma di Dempsey, ha detto a tampabay.com di come sua figlia di 9 anni vorrebbe correre come atleta alle scuole medie, ma se il governatore firmerà questa legge, lei dovrebbe competere con i ragazzi e, in questo caso «lei non correrebbe perché non è ciò che lei è, non sarebbe neanche un’opzione», e ha completamente ragione. Perché se sei donna, devi competere come una donna, così come la politica dell’NCAA stabilisce.
33 states have introduced anti-trans laws in 2021
— Chase Strangio (@chasestrangio) April 13, 2021
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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