Anno nuovo, vita nuova, si dice spesso. Tuttavia, questo non vale per i canali in cui ragazze inconsciamente vittime di revenge porn vengonobarattate neanche fossero degli oggetti. Avviene sempre sulla stessa piattaforma che lo scorso anno ha fatto tanto scalpore (tanto scalpore che nessuno o quasi ha fatto qualcosa per fare giustizia a tutte quelle persone): Telegram.
I canali vengono segnalati, eliminati e poi ricreati in men che non si dica, in poco meno di un’ora si ripopolano come se le persone non abbiano altro da fare che entrare in questi gruppi o canali in cui ragazzine, spesso minorenni, spesso anche bambine, vengono sessualizzate, insultate e degradate nei modi peggiori, modi che, nel 2021, nell’anno nuovo, non dovrebbero proprio esistere.Eppure, non è così.
I canali di Telegram esistono da anni ormai, ma solo intorno a maggio dello scorso anno, visto che, insomma, non avevamo avuto tragedie, è esploso il caso mediatico dei canali e gruppi Telegram con revenge porn. Per cui, inseriamo in questo splendido 2020 anche lo schifo umano dei maschi bianchi etero (oh vi prego, non piangete, sto facendo una generalizzazione ma so che non siete tutti degli schifosi che oggettivizzano le donne) che non riescono a guardare le donne, le ragazzine e le bambine come persone alla pari ma solo comesvuota…. Insomma non fatemi continuare.
I canali su Telegram: nel 2021 esistono ancora
Forse ci speravamo, con l’anno nuovo la gente sarebbe migliorata, così come speravamo che,magicamente, il Covid-19 sarebbe sparito dalle nostre vite. Eppure proprio in questo momento il Presidente Conte insieme al Consiglio dei ministri sta decidendo sul DPCM del primo mese del 2021, deltwenty twenty Wuhan. Intanto, invece, sul web i gruppi e canali di revenge porn proliferano come funghi. Tagli uno testa e ne spuntano altre due, proprio come un’Idra. Ed è proprio così che funziona, purtroppo.
Io l’ho detto sin dal principio, purtroppo finché non vengono trovati i colpevoli, le menti dietro questi canali insieme ai membri più affezionati, far chiudere gruppi e canali è pressoché inutile, poiché come vengono chiusi vengono ricreati prima che chiunque possa gioire. Anzi, ogni volta che uno di quei gruppi viene chiuso, è come se tornasseropiù forti di prima.
Basta conoscere delleparole chiave da inserire nella ricerca di Telegram e i gruppi e i canali compaiono nella ricerca globale come se questo fosse normale, ma purtroppo su Telegram è più che legale, per cui non si può fare nulla per evitarlo. Noi ovviamente non scriveremo i nomi di questi canali, perché vogliamo evitare chequalche curioso ci entri e cominci a far parte di quella community tossica, né posteremo alcuno screen a riguardo, tuttavia, se volestesegnalare, potete contattarci tranquillamente.
I membri nei canali e nei gruppi sono più di 100k, al momento uno “riaperto” che è anche uno dei più famosi ne conta 199799, ma è in continua crescita. Non c’è mai un link diretto al gruppo, c’è invece un canale, che è meno probabile che venga chiuso poiché c’è solo il reindirizzamento al gruppo, con il link per il gruppo ufficiale o per altri canali sempre con ragazze e sempre con tantissimi iscritti. Insomma, non ha mai fine.
Per cui, se vi chiedeste se dopo ilsuccesso mediatico che era stato dato a questi canali e gruppi su Telegram qualcuno fosse sparito definitivamente, no, mi spiace, ma non è così. Anzi, se ne creano sempre di nuovi, da quelli più gravi in cui vengono postate foto di ragazzine, foto di persone inconsapevoli, a quelli in cui viene postato semplicemente l’username di un utente trovato in qualche gruppo e con cui imaschietti potrebbero aver piacere nel parlarci o che possono benissimo molestare con unadickpic.
Chissà se, nel 2021, riusciremo a liberarci di questi dannati canali e gruppi, se le persone dietro riceveranno la dovuta pena (il revenge porn in Italia è reato, ricordiamolo) e se Telegram, invece che tutelare anche chi non tutela gli altri, riuscirà a divenire un social migliore e soprattutto più sicuro per tutti.
Aggiornamento 2022: Telegram: tiriamo le somme sul revenge porn.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty