Sofia Raffaeli e gli sport che non vengono considerati

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Calcio, a volte pallavolo. In Italia non esistono altri sport. E la testimonianza è come Sofia Raffaeli, che a solo 18 anni ha vinto la bellezza di 4 ori, confermandosi come ginnasta più forte del mondo, non stia ottenendo tutta la visibilità che merita. Quando l’Italia ha vinto agli Europei (e poi non si è qualificata ai mondiali) ne abbiamo sentito parlare per giorni, e spesso ne parlano ancora oggi. Nuoto, ginnastica ritmica, basket, scherma, tuffi, nuoto sincronizzato, sono tantissimi gli sport che meriterebbero più rilievo, ma che non sono circondati da denaro come il calcio.

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Sofia Raffaeli

In Italia ci sono tanti campioni. Abbiamo campioni di tennis, campioni di nuoto, campioni di atletica, campioni di nuoto sincronizzato. Pensate solo a Linda Cerruti, campionessa di nuoto sincronizzato che solo agli ultimi europei ha portato a casa ben otto medaglie, e invece di prendersi le meritata prime pagine con il suo volto, con la sua storia e con tutte le medaglie, se l’è presa per la polemica che la sua foto ha scatenato.

Perché se una donna posta una foto in costume online, inevitabilmente finisce sulla bocca di tutti, viene commentata e tutti la sessualizzano. Se invece vince otto medaglie, merita un piccolo paragrafo o qualche articolo su delle riviste online. Ovviamente, ci sono delle eccezioni e non vogliamo in alcun modo generalizzare, ma è inevitabile vedere come le donne nello sport vengano solo sessualizzate. Ricordate la polemica sul calcio femminile e su come molti uomini lo seguano solo per i… didietro?

Per Sofia Raffaeli, fortunatamente, è andata meglio. Sarà che è appena maggiorenne e che ne hanno parlato più al telegiornale che sui quotidiani sportivi, ma è inaccettabile il fatto che non sia più famosa di qualche calciatore che guadagna milioni per non riuscire neanche a qualificarsi ai mondiali. Sofia Raffaeli merita attenzione, prime pagine e tanti, tanti, applausi.

La leggenda di Sofia Raffaeli

È la prima (e per ora unica) atleta italiana all’Armeec Arena, a vincere il titolo all-around ai Mondiali, entrando ufficialmente fra le leggende dello sport italiano a solo 18 anni. Quattro ori e un bronzo, pur avendo fatto un errore durante l’esibizione con le clavette (e questo dimostra quanto di alto livello fosse). Adesso rivedremo Sofia Raffaeli alle prossime Olimpiadi, nel 2024, a Parigi, dopo che non era stata convocata a quelle di Tokyo dello scorso anno, ma aveva già conquistato la Coppa del mondo all-around, sebbene agli Europei era arrivata al quarto posto.

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Sofia Raffaeli

La prima prova di Sofia Raffaeli sono state le clavette e ha avuto il punteggio di 32,250, la seconda è stata quella del nastro e ha raggiunto il punteggio di 32,950. Con il cerchio, invece, ottiene 33,80 e si posizione ad un punto dalla tedesca Varfolomeev. Infine, nell’ultima prova con la palla ha stracciato qualsiasi punteggio e ha ottenuto un meraviglioso 34,250.

«Conquistare ieri la medaglia d’oro nel nastro è stato meraviglioso perché dopo i due titoli di martedì ero entrata in gara soprattutto per divertirmi, libera da ogni pressione. L’ultima presa è stata da brivido: ho afferrato il nastro a un millimetro dal suolo. Ho corso un rischio pazzesco ma vincere così è ancora più bello», ha raccontato.

Atletica, volenterosa, sognatrice, ma anche di buon cuore. «Dedico questo titolo mondiale alle Marche, la mia terra, e a tutte le famiglie che stanno soffrendo in questo momento, ma anche alle mie allenatrici, alla Federginnastica, alla Polizia di Stato e alla mia famiglia. Speravo di vincere, ma non così tanto», ha detto dopo la premiazione per il quarto oro ai Mondiali di ginnastica ritmica, facendo riferimento alla crisi climatica in corso nella sua regione, che ha già tolto la vita a troppe persone.

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Sofia Raffaeli

«Sapevo che ce l’avrei fatta, sapevo che l’unico rischio era quello di strafare. Sono entrata in pedana gasata, ho rinunciato volontariamente ad alcune delle mie maestrie e delle mie prese: insomma sono andata liscia liscia. Sì, potevo fare cose più difficili e più belle, ma va bene così», ha detto dopo l’esibizione con il cerchio.

Lei si dice non soddisfatta: «potevo fare molto, molto meglio: oggi non sono riuscita a fare le cose che posso e so fare, cercherò di migliorarmi ancora. Voglio sempre la perfezione e sono contenta solo quando so di avere fatto tutto. Le Olimpiadi? Per ora non ci penso, cerco solo di fare più che posso. Oggi è il mio onomastico, mi chiamo Sofia, lo festeggio a Sofia con l’oro mondiale al collo».

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