Mercoledì, durante un discorso al congresso del partito conservatore, il primo ministro britannico Rishi Sunak ha dichiarato la sua opinione sull’identità di genere, sostenendo che sia “sensato” riconoscere che “un individuo corrisponde al proprio sesso biologico“, un’affermazione che ha ovviamente ricevuto critiche da parte degli attivisti per i diritti delle persone transgender e ha ricevuto applausi calorosi da parte dei partecipanti al congresso, oltre che da esponenti della destra italiana come Simone Pillon.
L’identità di genere è uno dei temi più discussi da ormai anni, in quanto ci sono individui, persino dei politici transfobici che cercano di minare ai diritti delle persone. Un esempio è l’appena citato Simone Pillon, che, ahimè, è un popolare omofobo in Italia che fa una lotta vera e propria contro la comunità LGBT da quando se ne ha memoria. Pensiamo, ad esempio, all’eterna lotta contro la famiglia arcobaleno, per “proteggere la famiglia tradizionale” che però neanche i suoi compagni di partito o colleghi che sostiene hanno.
Pensiamo, ad esempio, alla famiglia tradizionale di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. La prima, con una figlia con il compagno Andrea Giambruno, con cui, però, non è sposata. Il secondo invece ha avuto una lunga fila di fidanzate, e figli con più donne: abbiamo Federico avuto con la prima moglie, poi abbiamo Mirta, avuta con Giulia Martinelli, e adesso convive con Francesca Verdini, vent’anni più giovane di lui. E beh, il defunto leader di Forza Italia non è realmente commentabile, perché sappiamo tutti i vari figli, flirt, amanti, baby squillo e chi più ne ha più ne metta, presenti nel suo curriculum.
Eppure, per Simone Pillon, «SE TUTTO DIVENTA FAMIGLIA, NULLA PIÙ SARÀ FAMIGLIA. DIFENDIAMO LA FAMIGLIA NATURALE». E ancora, «i bambini devono crescere con mamma e papà». Poi aggiunge di votare Lega per «riconoscere e difendere il valore della mamma e del papà, non di genitore 1 e 2» (a proposito, genitore 1 e genitore 2 sono letteralmente un’idiozia inventata dalla stessa destra). Ancora una volta, poi, scrive: «PROTEGGIAMO I NOSTRI FIGLI DALLA FOLLE IDEOLOGIA GENDER!». E adesso, invece, dà ragione al premier inglese.
Le dichiarazioni transfobiche del premier inglese Rishi Sunak
Dopo aver annunciato la sua intenzione di introdurre una legislazione che avrebbe assicurato che gli assassini “sessuali e sadici” trascorressero il resto della loro vita in prigione, Rishi Sunak ha delineato ulteriori posizioni che considerava “non controverse” durante il suo discorso di chiusura al raduno annuale del suo partito, tenutosi quest’anno a Manchester. Queste posizioni includevano l’idea che i genitori dovrebbero essere informati su ciò che viene insegnato ai loro figli a scuola in materia di relazioni. Dichiarazioni che ricordano molto quelle dell’Ungheria omofoba.
Sunak ha poi aggiunto che i pazienti dovrebbero essere informati quando gli ospedali parlano di uomini o donne. Ha continuato a sottolineare che non dovremmo essere obbligati a credere che le persone possano essere qualsiasi genere vogliano essere, e anche che, secondo lui, è semplicemente una questione di buon senso che un uomo sia un uomo e una donna sia una donna. Insomma, esattamente delle parole degne di un esponente di destra (nonostante, ricordiamolo, Boris Johnson non era omofobo, ma dimostrava alcuni cenni di transfobia).
Lo scorso aprile, Sunak era stato coinvolto in una controversia dopo aver concordato con un’intervista conservatrice che suggeriva che tutte le donne, invece che il 99%, “non hanno un pene“. In quell’occasione, aveva adottato un tono meno stridente, sottolineando l’importanza della compassione, della comprensione e della tolleranza nei confronti di coloro che riflettono sul proprio genere, ma aveva anche ribadito che la questione del sesso biologico era fondamentale per i diritti e gli spazi delle donne. A giugno invece PinkNews (canale britannico LGBT), ha accusato il PM di deridere le donne trans.
Nonostante l’identità di genere sia un argomento di dibattito tra i politici in Gran Bretagna, un sondaggio condotto da Ipsos e pubblicato a giugno ha rivelato che la maggioranza dei britannici crede che le persone transgender siano vittime di discriminazione. Un altro sondaggio del 2022, condotto su circa 5.000 britannici dal think tank More In Common, ha indicato che il 46% degli intervistati concorda con l’affermazione secondo cui “un uomo transgender è un uomo e una donna transgender è una donna“, mentre meno di un terzo si è dichiarato in disaccordo.
In seguito al discorso tenuto da Sunak mercoledì, India Willoughby, una rinomata giornalista transgender, ha accusato il primo ministro di “mettere a rischio la sicurezza delle persone e incitare minacce alla loro vita” in un video pubblicato su Twitter. “Ora abbiamo un governo britannico e un primo ministro che ha dichiarato di non riconoscere le persone transgender“, ha dichiarato Willoughby. “Se non si riconosce l’esistenza di un gruppo di persone, allora è ovvio che quel gruppo non avrà diritti.”
🇬🇧 #UK — Rishi #Sunak (#CON) sulle persone #transgender: “non dovrebbe esserci imposto di pensare che le persone possano avere qualunque genere vogliano. Un uomo è un uomo. Una donna è una donna. Questo è solo un ragionamento di buon senso”. (video @BBCPolitics)@ultimora_pol pic.twitter.com/gIKC8sgy3m
— Ultimora.net – POLITICS (@ultimora_pol) October 7, 2023
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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