È stata l’ultima premier britannica a stringere la mano alla regina più longeva d’Inghilterra, è stata colei che era in carica durante la morte della Regina Elisabetta e anche quella con il mandato più breve fra tutti: Liz Truss, che si è dimessa nelle ultime ore, è per certo entrata nella storia d’Inghilterra. Il suo mandato ha avuto inizio il 6 settembre scorso, ed è un po’ passata in secondo piano in quanto solo due giorni dopo la Regina è morta. Ieri, 20 ottobre, sono arrivate le sue dimissioni.
Quando a luglio scorso Boris Johnson ha dato le sue dimissioni, non ci ha stupito troppo: d’altronde, per quanto abbia cercato di resistere, andando persino contro il suo stesso partito, diversi membri del suo governo hanno deciso di abbandonare la poltrona. E quindi più di 40 ministri e collaboratori si sono dimessi dal suo governo all’inizio del mese di luglio, in quanto in molti si dicevano preoccupati della sua integrità.
Joseph Cirincione, membro del think tank statunitenseCouncil on Foreign Relations, disse che «questo ha immediate ripercussioni internazionali. Per prima cosa indebolisce lo sforzo occidentale di sostenere gli ucraini nella loro guerra. Non è solo che potrebbe non essere più il leader del Regno Unito, è che introdurrà settimane di incertezza che potrebbero indebolire la determinazione britannica e forse europea.Comincia a sollevare seri interrogativi sulla stabilità dell’alleanza occidentale». E quindi poi c’è stato il testa a testa fra Liz Truss e Rishi Sunak.
Per lei, la priorità è incoraggiare gli investimenti e la crescita con un’economia a bassa tassazione, mentre per Sunak, che si è occupato delle finanze inglesi durante la pandemia, è importante adottare misure urgenti per ridurre l’enorme debito accumulato negli ultimi anni. Ad annunciare il nome di chi dei due è riuscito a convincere gli alleati, è stato il presidente del comitato del 1922 dei parlamentari, Sir Graham Brady: con una partecipazione elettorale superiore all’82%, il nuovo premier britannico nel quadro del partito Conservatore è Liz Truss… o meglio, era.
Liz Truss ha dato le sue dimissioni
Sin da subito la premier Liz Truss ha avuto alcuni problemi al governo, in quanto nei primi giorni di carica non ha potuto fare praticamente nulla in quanto il Paese era in lutto per la morte della Regina e i funerali solenni, e quindi i problemi del Paese sono stati relegati in secondo piano. Ma dal 23 settembre, con i tagli alle tasse dei più ricchi, è crollata la sterlina. Il 3 ottobre ha revocato il provvedimento. Il 14, Kwasi Kwarteng, cancelliere dello Scacchiere e suo alleato, si è dimesso. E ieri, lei lo ha seguito.
«Sono entrata in carica in una fase di grande instabilità economica e internazionale», si è giustificata Liz Truss, annunciando le sue dimissioni. «Riconosco di non poter realizzare il mandato per cui sono stata eletta dal Partito Conservatore, data la situazione. Ho quindi parlato con Sua Maestà il Re per informarlo che mi dimetto da leader. Rimarrò primo ministro finché non sarà scelto un successore», conclude. La donna è rimasta in carica per soli 45 giorni, quindi il mandato più breve fra tutti i primi ministri del Regno Unito.
Graham Brady, presidente del Comitato 1922, ha fatto sapere che le elezioni per la nuova leadership si terranno entro il prossimo 28 ottobre. Il 31 ottobre invece ci sarà la dichiarazione di bilancio. «Abbiamo lavorato sulle bollette dell’energia e sul taglio dell’assicubrazione nazionale. E abbiamo definito una visione per un’economia a bassa crescita fiscale e ad alta crescita, che sfrutterebbe le libertà della Brexit», spiega ancora l’ex premier, dicendo di aver parlato con Re Carlo «per informarlo che mi dimetto da leader del partito».
I bookmakers inglesi adesso puntano tutto su Rishi Sunak come prossimo primo ministro britannico, favorito come successore della Truss 11/10. A seguire, Penny Mordaunt dato 7/2 e Ben Wallace a 8/1.
Per fortuna l’esperimento di tagliare le tasse ai ricchi senza coperture pensando, così, di aumentare la crescita l’hanno fatto altrove. Dove non ci sono le regole di bilancio europee, la moneta unica né “gli speculatori” da incolpare. Avete visto come finisce. #LizTruss
— Silvia Sciorilli Borrelli (@silvia_sb_) October 20, 2022
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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