Polonia: il missile che ha colpito è partito da Kiev

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Ormai se ne parla da ieri sera, e capiamo anche il motivo: un missile russo è caduto in Polonia, vicino al confine con l’Ucraina, uccidendo due persone nella cittadina di Przewodow. La Russia, quindi, ha ufficialmente colpito un paese appartenente alla Nato, e quindi tutti parlano di Terza Guerra Mondiale. Cos’è successo, però? E possiamo davvero parlare di Terza Guerra Mondiale? In primis, però, c’è da dire che rispetto a ieri sera abbiamo un’altra informazione: il missile, a quanto dice il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, non sarebbe partito dalla Russia, bensì dall’Ucraina. Ma facciamo un passo indietro.

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La guerra in Ucraina va avanti da ormai mesi, i profughi sono fin troppi e anche i morti continuano ad aumentare costantemente, non solo dal fronte ucraino ma anche da quello russo. È iniziata come una spedizione, nessuno credeva che sarebbe durata così tanti mesi, e forse non lo pensava neanche il Presidente della Russia Vladimir Putin, ma davanti a sé ha trovato delle persone pronte a combattere per il proprio paese, pronte a rivoluzionare completamente la propria vita pur di non cedere alla sua dittatura. E ora va avanti da nove mesi.

In questa guerra, poi, son entrate in mezzo anche tante altre persone. Lasciamo perdere gli opinionisti che inizialmente non facevano che parlarne su ogni canale e poi, come tutte le altre guerre, hanno fatto perder d’attenzione. Pensiamo ad esempio a quella in Palestina, che non è proprio una guerra ma vede comunque tantissime persone morire sotto un pensiero, sotto una carta d’identità, sotto una nazionalità. Perché gli israeliani sono arrivati a terrorizzare i bambini che hanno con sé i libri di storia palestinese, oltre che a uccidere giornaliste palestinesi. Ma questa è un’altra storia.

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Per la guerra in Ucraina è arrivato a schierarsi persino Elon Musk, sin dall’inizio, da quando un ministro ucraino chiese all’ormai proprietario di Twitter di concedere Starlink agli ucraini, ovvero un sistema che garantisce una connessione internet più veloce e stabile tramite più di duemila satelliti. Lui l’ha subito attivato, se non fosse che poi ci son stati problemi con la stessa figura di Musk che sembrava essersi schierato dalla parte di Putin e tutte storielle di cui abbiamo parlato in passato. Adesso, però, il timore è che la guerra arrivi persino in Europa.

La guerra in Polonia? La storia del missile russo

Partiamo dal principio. Ieri su Twitter Piotr Müller, portavoce del Presidente del Consiglio Mateusz Morawiecki, ha fatto sapere che il premier «ha convocato d’urgenza il Comitato del Consiglio dei Ministri per la Sicurezza Nazionale e gli Affari della Difesa». Perché? A quanto pare due missili russi lanciati contro l’Ucraina sarebbero caduti su Przewodow, un paese polacco vicino alla frontiera ucraina. A comunicarlo è la Bild, che fa sapere anche della morte di due persone. I media russi confermano la notizia, condivisa poi anche da Bloomberg che cita l’Associated Press.

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Su Twitter, Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese, scrive: «In risposta all’interruzione del trasferimento di petrolio attraverso l’oleodotto Druzhba e i missili che hanno colpito il territorio della Polonia, Viktor Orban ha convocato il Consiglio di difesa». La Lettonia, invece, tramite il ministro della Difesa Artis Pabriks, manda le sue condoglianze «ai nostri fratelli d’armi polacchi. Il regime criminale russo ha lanciato missili che hanno colpito non solo i civili ucraini, ma sono anche caduti sul territorio della Nato in Polonia. La Lettonia sostiene pienamente gli amici polacchi e condanna questo crimine».

Ovviamente subito interviene anche il Pentagono: ricordiamoci infatti che la Polonia fa parte della Nato e quindi, se la Russia dovesse attaccare seriamente la Polonia, rischieremmo per davvero la Terza Guerra Mondiale. «Siamo al corrente delle notizie di stampa sulla caduta di missili russi in Polonia. Al momento non abbiamo altre informazioni che possano confermarle. Stiamo indagando», hanno inizialmente fatto sapere dagli Usa con il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, comunque aggiungendo che «il nostro impegno verso l’articolo 5 della Nato è chiarissimo: difenderemo ogni centimetro di territorio della Nato».

Mariusz Gierszewki, di Radio Zet, ovvero l’emittente che per primo ha dato la notizia dei missili caduti in territorio polacco, fa sapere tramite fonti che «ciò che ha colpito Przewowo sono molto probabilmente i resti di un missile abbattuto dalle forze armate ucraine». E la Russia, invece, cosa dice? Per il ministero della Difesa russo si tratta solo di «una provocazione» per arrivare a una escalation, facendo anche sapere che «i missili mostrati dai media polacchi non sono nostri». E quindi, di chi sono? La Casa Bianca per tutta la notte ha lavorato «con la Polonia per raccogliere più informazioni possibili».

Ricordiamo poi che proprio in questi giorni si sta svolgendo il G20 in India, e infatti il presidente francese Emmanuel Macron «ha preso contatto» con la Polonia e prevede anche che se ne discuterà al G20 che si tiene oggi. Il ministro degli Estero Antonio Tajani scrive invece su Twitter: «La Farnesina segue, con la massima attenzione, in costante contatto con la Difesa, con i Paesi europei e con gli alleati della Nato gli sviluppi della situazione in Polonia. Le mie condoglianze alle famiglie delle vittime. Sono vicino al popolo polacco».

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Dalla Polonia, intanto l’esercito polacco è stato posto in allerta, come fa sapere Piotr Müller, portavoce del governo: «C’è stata un’esplosione nel distretto di Hrubieszow che ha causato la morte di due cittadini. Stiamo aumentando lo stato di allerta di alcune unità militari e di altri servizi dell’esercito». La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si dice invece «allarmata dalle notizie di un’esplosione in Polonia, a seguito di un massiccio attacco missilistico russo sulle città ucraine. Estendo le mie condoglianze e il mio più forte messaggio di sostegno e solidarietà alla Polonia e ai nostri amici ucraini».

In generale, tutte le persone che hanno qualche potere per farlo, fanno sapere di star monitorando la situazione, ad esempio il presidente polacco Andrzej Duda fa sapere di essere in contatto con «il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Verifichiamo le premesse dell’articolo 4 della Nato. Siamo in contatto con i nostri alleati e ci aspettiamo colloqui con la parte americana». In mattinata si è anche tenuta la riunione a Bruxelles del Consiglio Atlantico della Nato.

Per la Russia, invece, a colpire la Polonia è stato un missile ucraino. Il ministro degli Estero Dmytro Kuleba smentisce: «La Russia sta promuovendo una teoria del complotto secondo cui sarebbe stato un missile della difesa aerea ucraina a cadere sul territorio polacco. Il che non è vero. Nessuno dovrebbe credere alla propaganda russa o amplificarne i messaggi. Questa lezione avrebbe dovuto essere appresa dall’abbattimento del volo MH17». Ma due fonti americane della Cnn riferiscono qualcosa di diverso.

Sembrerebbe infatti che il missile caduto ieri in Polonia sia partito davvero dall’Ucraina, sebbene fosse di fabbricazione russa. A riferirlo sono due fonti americane informate sulle valutazioni iniziali degli Stati Uniti. I funzionari hanno aggiunto che le valutazioni dell’intelligence sono state discusse durante la riunione di emergenza convocata da Biden a margine del vertice G20 a Bali e sono state condivise nella riunione degli ambasciatori della Nato a Bruxelles.

Anche dalla Polonia Duda fa sapere che «siamo in contatto diretto con i nostri alleati della Nato. Sottolineo: non abbiamo prove precise che ci permettano di concludere che si è trattato di un attacco alla Polonia» e poi che il missile è «probabilmente un incidente sfortunato». Il segretario generale della Nato, invece, conclude: «Dall’inizio della guerra la Nato ha aumentato la sua vigilanza sul lato orientale. Le indagini sull’accaduto sono in corso, necessitiamo di aspettare l’esito ma non abbiamo indicazioni che le esplosioni siano frutto di un attacco deliberato e non abbiamo indicazioni che la Russia stia preparando un attacco alla Nato».

Sottolinea anche di non dare alcuna colpa a Kiev, in quanto questo è «il risultato del massiccio lancio di missili russi sull’Ucraina. Questa è la dimostrazione che la guerra di Putin crea situazioni pericolose. Putin deve fermare questa guerra». «La Nato non è parte del conflitto in Ucraina, provvede al sostegno dell’Ucraina per la sua difesa e forniremo più aiuti per la difesa aerea. L’Ucraina ha il diritto di difendere contro la guerra illegale della Russia. Abbiamo sistemi di difesa aerea operativi 24ore su 24 con aerei, abbiamo sistemi di terra e navali. I nostri sistemi di difesa anti-aerea entrano in funzione se c’è un attacco ma non abbiamo evidenze che in Polonia ci sia stato un attacco deliberato».

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