Il Ministero polacco cambia il nome di un servizio per evitare un acronimo offensivo

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Il Ministero degli Affari Digitali della Polonia ha recentemente annunciato l’intenzione di rinominare un servizio governativo a causa di un acronimo che, in lingua polacca, risulta essere una parola volgare. Il servizio in questione, denominato “Kwalifikowanej Usługi Rejestrowanego Doręczenia Elektronicznego” (Servizio di recapito elettronico registrato qualificato), era abbreviato con l’acronimo “KURDE“. Tuttavia, pronunciato in polacco, questo acronimo suona simile a una parola offensiva, creando imbarazzo e potenziali fraintendimenti.​

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Il Servizio di recapito elettronico registrato qualificato è obbligatorio per gli imprenditori iscritti al Registro Nazionale Giudiziario dal 1° aprile 2025 e, in collaborazione con il Servizio di recapito elettronico registrato pubblico, crea un sistema di recapito elettronico con cui la corrispondenza elettronica ottiene effettivamente il valore legale pari a quello di una tradizionale raccomandata. E andava tutto bene, finché qualcuno non ha scoperto l’acronimo “kurde“, che è un modo un po’ più educato per dire “kurwa“.

La scoperta dell’acronimo problematico ha sollevato preoccupazioni riguardo all’immagine e alla credibilità dell’istituzione. In un’epoca in cui la comunicazione istituzionale è sottoposta a un attento scrutinio pubblico, anche dettagli apparentemente minori come un acronimo possono avere un impatto significativo sulla percezione dell’opinione pubblica.​

Di fronte a questa situazione, il Ministero ha deciso di intervenire prontamente per evitare ulteriori imbarazzi e preservare la dignità dell’istituzione. È stata avviata una procedura per rinominare il servizio, con l’obiettivo di trovare una denominazione che rifletta adeguatamente le sue funzioni senza incorrere in problematiche linguistiche.​ Il portavoce del Ministero ha dichiarato che la scelta del nuovo nome sarà effettuata tenendo conto della chiarezza, della coerenza con le attività svolte dal servizio e della sensibilità linguistica. L’obiettivo è garantire che l’acronimo risultante sia neutro e non susciti interpretazioni indesiderate.​

“KURDE”: la petizione di un cittadino e la scelta del Ministero

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«L’espressione KURDE è comunemente usata nel linguaggio quotidiano come imprecazione eufemistica, ed è ufficialmente elencata nel Dizionario Polacco PWN. PURDE (…) può evocare associazioni simili, solo che viene scambiata una lettera», leggiamo in una petizione presentata al Ministero per far cambiare il nome del servizio in quanto «mina l’autorità dello Stato ed espone la pubblica amministrazione al ridicolo».

Di tutta risposta, Monika Gembicka, dell’Ufficio del Ministero delle Comunicazioni ha comunicato alla testata polacca Rzeczpospolita che la decisione del nome del servizio è spettata non al Ministero, ma al legislatore: «Il Ministero degli Affari Digitali e l’operatore designato Poczta Polska non utilizzano l’abbreviazione KURDE. Il Ministero raccomanda e utilizza le seguenti denominazioni per i servizi: Servizio RDE qualificato, Servizio di consegna elettronica pubblico registrato e Servizio ibrido pubblico. Inoltre, vorrei informarvi che Poczta Polska ha introdotto il servizio RDE qualificato con il nome Q-Delivery».

Nonostante ciò, il linguista prof. Jerzy Bralczyk si è schierato dalla parte dell’autore della petizione per far sì che i funzionari pubblici diano un occhio in più nel momento in cui creano dei nomi per i servizi: «Mi piacciono le belle battute, ma preferirei che questo tipo di scorciatoie rimanessero nella narrativa letteraria o cinematografica. Ad esempio, nel “Psy” di Pasikowski avevamo un partito chiamato Unione per l’Unità Cristiana. L’abbreviazione KURDE può far ridere molti, ma le intenzioni dell’autore della petizione sono giuste, perché in realtà mette a repentaglio la dignità delle istituzioni statali».

E adesso, anche il Ministero degli Affari Digitali polacco, si è espresso sulla questione: «Certo che ci sarà un cambiamento. Non utilizziamo questo acronimo. Il fatto che l’abbreviazione si riveli una parola così poco felice è in effetti una svista. Poczta Polska promuove questo servizio come Q-Doręczenia, che sembra essere un nome più appropriato», ha affermato Michał Gramatyka, vice ministro per gli affari digitali.

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Il caso dell’acronimo “KURDE” rappresenta molto più di un semplice inciampo linguistico: è un esempio concreto di quanto sia importante la consapevolezza comunicativa nella pubblica amministrazione. In un’epoca in cui l’opinione pubblica ha accesso immediato all’informazione e in cui ogni elemento della comunicazione istituzionale può essere amplificato, anche un dettaglio come un acronimo può diventare un boomerang per la credibilità di un intero ministero. La decisione di intervenire per correggere la svista, adottando una denominazione più neutra come “Q-Doręczenia”, mostra una presa di responsabilità che va oltre la forma: è una dichiarazione d’intenti verso un’amministrazione più attenta, rispettosa e consapevole del potere delle parole. Un piccolo errore, forse, ma con un grande insegnamento.

Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty

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