Se Salvini difende la “maestra sospesa per le preghiere”, Valditara (finalmente) si informa

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Questa volta il ministro dell’istruzione Valditara ha deciso di non schierarsi semplicemente ma di informarsi. Parliamo del caso della maestra che secondo Matteo Salvini e diversi media sarebbe stata sospesa semplicemente per aver fatto recitare ai bambini un’Ave Maria. Poi ovviamente diversi media hanno cercato addirittura di far passare la notizia come una denuncia venuta fuori da “due mamme“, quindi facendo pensare a una coppia omosessuale quando in realtà si parlava di due mamme con due bambini. Questa storia, però, ha cominciato a vacillare sin dal principio.

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Marisa Francescangeli

La maestra sospesa, diciamo il nome perché ormai è in tutte le riviste si chiama Marisa Francescangeli ed è stata sospesa per 20 giorni con riduzione dello stipendio per aver fatto realizzare agli studenti un piccolo rosario con delle perline, oltre ad aver recitato con loro l’Ave Maria e il Padre Nostro. La docente ha spiegato che nelle sue classi «tutti gli scolari, con il consenso dei genitori, partecipano all’ora di religione», ma che dopo le lamentele si è «persino scusata, ma evidentemente non è stato sufficiente. Ora mi sono dovuta rivolgere a un avvocato, abbiamo chiesto l’accesso agli atti, ricorreremo in tribunale».

Ovviamente, però, non si tratta solo di un’Ave Maria e un Padre Nostro, e più le indagini vanno avanti più escono fuori altarini. Facciamo giusto una breve digressione al suo privato e ai suoi profili social pubblici: la maestra sembra essere una fan di Simone Pillon, in quanto condivide le sue stesse campagne. Ricordate il Peppa Pig gate? Oppure la presenza di Rosa Chemical a Sanremo? O tutta la storia sulla fantomatica “lobby LGBT“? La maestra sembra proprio essere omofoba, transfobica e anche abbastanza bigotta. E per questo ha il sostegno della destra.

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Post della maestra sospesa

«Ho trovato incredibile che la maestra che conosce Matteo Messina Denaro sia stata inizialmente sospesa per dieci giorni, mentre una maestra che fa recitare le preghiere in classe venga sospesa per 20 giorni», scrive l’assessore leghista all’Istruzione della Regione siciliana Mimmo Turano. Vittorio Sgarbi chiede l’intervento di Valditara (che non è stato come sperava): «Questa sospensione è un affronto alla nostra cultura cristiana, alle nostre tradizioni, alla nostra storia che è legata indissolubilmente al Cristianesimo. Sono certo che il ministro vorrà fare giustizia di questo abuso».

E ovviamente non poteva mancare colui che mette voce su tutto (quando non fa i TikTok sul calcio), Matteo Salvini: «Siamo alla follia. Buona Santa Pasqua a questa maestra, un abbraccio ai suoi bambini», scrive su Twitter. Dalla parte della docente anche alcuni genitori che in una nota chiedono sempre l’intervento del Ministro sottolineando che «non si può sospendere una maestra per aver recitato il Padre Nostro in classe, il giorno prima delle vacanze natalizie. Qui si è andati ben oltre la lesione della dignità e dei diritti di un lavoratore. Se fosse tutto vero saremmo dinanzi ad una vera e propria follia». Peccato che genitori e politici abbiamo dimenticato che non è possibile recitare preghiere invece di studiare matematica.

La risposta di Valditara al caso della maestra sospesa

Fortunatamente, il ministro Valditara non l’ha dimenticato, ed è davvero intervenuto sul caso. «Appena emersa la vicenda ho chiesto una relazione dettagliata sui fatti dopodiché abbiamo mandato gli ispettori per verificare che la procedura sia stata corretta. Posso soltanto dire che non si tratta della recita episodica di una preghiera, ma, dalla documentazione a fondamento della decisione disciplinare si tratta di reiterate preghiere e canti religiosi nelle ore disciplinari», ha detto il ministro Valditara al TG4, durante la tramissione Diario Del Giorno.

Spiega che «dopo diversi interventi “bonari” del dirigente scolastico si è arrivati all’attivazione di un procedimento disciplinare che si è concluso con la sanzione di 20 giorni dopodiché io, appena è emersa la notizia, ho richiesto una relazione dettagliata e abbiamo inviato gli ispettori per verificare che la procedura sia stata svolta correttamente. Ovviamente l’insegnante può ricorrere al giudice del lavoro, io posso solamente dire che non si tratta della recita episodica di una preghiera ma, dalla documentazione a fondamento della decisione disciplinare, si tratta di reiterate preghiere e canti religiosi nelle ore disciplinari».

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La maestra sospesa con Sgarbi

E quindi non solo due Ave Maria, ma «l’accusa è che anziché insegnare storia, geografia, matematica l’insegnante avrebbe fatto cantare inni religiosi e pregare, quindi si tratta di una violazione di un obbligo previsto dalla legge». Risponde anche a chi dice che la maestra amica di Messina Denaro è stata sospesa solo per dieci giorni, spiegando che «è il massimo che un dirigente scolastico può fare, dopo di che su mio intervento si è avviato un procedimento di sospensione a tempo indeterminato. L’insegnante è stata sospesa a tempo indeterminato e nel contempo è stato avviato un procedimento disciplinare che potrà concludersi anche eventualmente con il massimo della sanzione».

Intanto anche il dirigente del ministero della Pubblica istruzione con sede a Cagliari ha detto all’Adnkronos che «non si è trattato di un provvedimento dettato da ‘furia iconoclasta’, come l’ha definito il presidente Christian Solinas, ma di un iter garantista seguito dall’organo collegiale di competenza. Il dirigente scolastico trasmette le presunte violazioni all’Ufficio scolastico provinciale. In base alla cosiddetta Legge Brunetta del 2009, chi non esercita un’azione disciplinare che ha l’obbligo di portare avanti, diventa passibile a sua volta di azione disciplinare. Alla fine del procedimento l’ufficio ‘Provvedimenti disciplinari’ verifica se ci siano state violazioni e le inquadra nel regolamento con le relative pene. È un procedimento garantista».

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