Ripetiamolo tutti insieme, così magari entra nella testa di ogni membro della Lega e di Fratelli d’Italia: con lo sport non curi la depressione, non curi l’autolesionismo, non curi malattie mentali, così come neanche quelle del comportamento alimentare come l’obesità, l’anoressia. Tantomeno può sostituire la sanità. Eppure per il leghista Luigi Mastrangelo, capo del dipartimento sport della Lega e candidato alle politiche per il partito di Matteo Salvini, ha dichiarato di «investire di più nello sport, togliendo magari qualcosa alla sanità».
Se n’è parlato parecchio negli ultimi giorni: sport, salute fisica, salute mentale. Tutto è iniziato dal post di Fratelli d’Italia in cui si diceva di voler curare le “devianze” con lo sport. Cosa sarebbero queste devianze? Lo spiegano in un post: «droga, alcolismo, tabagismo, ludopatia, autolesionismo, obesità, anoressia, bullismo, baby gang, hikikomori». Insomma, dipendenze, disturbi del comportamento alimentare, problemi mentali. Cosa può fare lo sport per queste persone? Sicuramente non curarli.
«Per devianze si intende uso di sostanze stupefacenti, abuso di alcool, il tema del bullismo e della microcriminalità e quello dei disturbi del comportamento alimentare», ha spiegato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «Un tema sentitissimo tra i nostri giovani. E anche lì quando ho detto disturbi del comportamento alimentare mi hanno attaccato dicendo ‘la Meloni dice che gli obesi sono dei deviati’. Io voglio cercare di aiutare chi ha dei disturbi del comportamento alimentare. A me ha salvato lo sport perché lo sport salva un sacco di gente».
Nel programma della destra, di tutti e tre i partiti maggiori di destra, non esiste alcun paragrafo sulla salute mentale, per cui non ci stupisce più di tanto il pensiero che sia Fratelli d’Italia, che la Lega, ritengano che lo sport si possa sostituire alla sanità, agli psicologi, agli psicoterapeuti, ai dottori, tuttavia la situazione sembra essere più grave di quanto previsto, in quanto entrambi i due partiti di destra che raccattano più voti non vogliono minimamente puntare sulla sanità mentale e in un post-pandemia ci siamo resi conto di quanto sia importante e fondamentale. Ce ne siamo accorti noi cittadini, ma forse non i politici.
Le parole di Luigi Mastrangelo sulla sanità e lo sport
Intervistato a The Breakfast Club, su Radio Capital, Luigi Mastrangelo, capo del dipartimento sport della Lega e candidato alle politiche per il partito di Matteo Salvini e anche ex pallavolista, ha dichiarato che «bisogna investire di più nello sport, togliendo magari qualcosa alla sanità». Poi si corregge: «non dico di togliere tutto alla sanità, ma qualcosina si può dedicare allo sport, visto che nello sport viene stanziato sempre molto poco e nella sanità tantissimo». Tuttavia, la toppa è peggio del buco.
Non andrebbe tolto niente alla sanità. La sanità è importante, permettetemi, più dello sport. Questo non vuole dire che lo sport non abbia alcuna importanza, semplicemente che c’è qualcosa di più importante, come la vita delle persone, che non è solo la salute fisica ma anche quella psicologica. E lo abbiamo visto come durante la pandemia ci sia stato bisogno di accettare delle donazioni da due influencer per far sì che a Milano, nella regione più grande d’Italia, ci fossero abbastanza posti negli ospedali. In Calabria, poi, hanno dovuto chiamare medici da fuori Italia per poter avere abbastanza dottori.
Le parole pronunciate da Mastrangelo sono inequivocabili, non si può capire bene o capire male, eppure lui ha voluto accusare la sinistra di travisare le sue parole. Ad esempio, Simona Malpezzi del PD ha scritto su Facebook: «Mastrangelo sostiene che si possono tagliare fondi alla salute “che sono tantissimi”. Non ci sorprende visto che fa parte del partito responsabile del disastro in Lombardia dove il governo di destra ha annullato la medicina territoriale depauperando tutti i presidi sanitari. Un disastro sotto gli occhi di tutti e dove niente si sta facendo sui medici di base. Sconcertante».
Anche un ex collega di Luigi Mastrangelo, Mauro Berruto, ex commissario tecnico che ha allenato anche Mastrangelo e ora è capo del dipartimento sport del Pd, si è detto «allibito. Voglio bene a Gigi Mastrangelo, è stato un mio atleta per anni», tuttavia ritiene la proposta «così imbarazzante che io non saprei commentarla». E come dargli torto, d’altronde? Lo sport è importante, lo sport di aiuta a essere in salute, ma di certo non può sostituirsi a farmaci, cure, o tutto l’aiuto che la sanità può darti.
«Lo sport che vuole il Pd è uno sport che aiuta il diritto alla salute i cui principi nel nostro Paese sono universalità, eguaglianza ed equità. Noi non vogliamo uno sport che sottragga risorse al diritto alla cura di nessuno. Sinceramente spero in una correzione del messaggio, altrimenti c’è davvero da preoccuparsi», ha detto ancora Berruto. Carlo Calenda, di Azione, invece: «La proposta della Lega è meno soldi alla sanità. In Italia ci sono liste d’attesa di mesi per una tac e una visita oncologica. Mancano 50mila medici e altrettanti infermieri. Per noi invece ogni euro in più del bilancio pubblico andrà a istruzione e sanità».
No, gli voglio bene lo stesso e lo ringrazio per quello che mi ha fatto vivere sul campo di pallavolo. Anche quando dice cose indifendibili.
— Mauro Berruto (@mauroberruto) August 27, 2022
Luigi Mastrangelo comunque ha risposto alle critiche: «Noto con amarezza che da sinistra, quelli che la vita concreta delle persone non sanno minimamente cosa sia, si sono già affannati a replicare alle mie parole: intendo chiarire che la mia idea, e quella della Lega, si basa su un concetto fondamentale, cioè che un adeguato e calibrato investimento nello sport oggi, produce anche un risparmio in sanità domani. Lo sport è benessere fisico, mentale: lo sport è vita, è questo il messaggio che dobbiamo dare ai giovani, non le squallide polemiche da campagna elettorale».
Lo sport è benessere fisico, mentale, ma non si può sostituire a una seduta da uno psicologo o da uno psicoterapeuta. Lo sport merita di più, ma non a discapito di qualcosa di così tanto importante come la salute o la salute mentale, e in un post pandemia un pensiero del genere è davvero atroce.
"Investire nello sport togliendo qualcosa alla sanità. Se è vero, come diciamo da sempre, che lo sport fa bene e ci fa stare meglio, perché dobbiamo aver bisogno di prendere una medicina?".
— Abolizione del suffragio universale (@AUniversale) August 27, 2022
Luigi Mastrangelo, candidato Lega.
Non ci vogliamo credere.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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