La studentessa palestinese Layan Kayed è stata nuovamente arrestata dalle forze israeliane

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Ennesimo sopruso israeliano nei confronti dei palestinesi: la studentessa Layan Kayed è stata per la seconda volta arrestata dall’occupazione israeliana, ed è solo una dei tanti studenti della Palestina a essere presi di mira dal regime israeliano. Ad esempio, qualche mese fa abbiamo parlato di come Israele abbia terrorizzato gli studenti in possesso di libri di storia palestinesi, ma tra i vari divieti assurdi c’era anche quello di sventolare la bandiera della Palestina in pubblico. Giusto per ricordare che non hanno niente contro la Palestina.

Per conoscere le origini del conflitto Israelo-Palestinese, vi riporto a un nostro vecchio articolo, in cui, con l’aiuto di alcuni esperti di storia e geopolitica, e insieme ai video e alle immagini dei giorni contemporanei, cerchiamo di raccontare quello che una popolazione sta passando da tanto, troppo, tempo. Per la Palestina ci sono state delle persone che si sono schierate. C’è stata Bella Hadid, che è lei stessa palestinese, ma anche Emma Watson, che è persino stata attaccata e accusata di antisemitismo per la sua presa di posizione dall’ex ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Danny Danon. Tuttavia, sono sempre pochi.

Tempo fa abbiamo acceso anche le luci sul razzismo da parte dei media, di come le guerre in paesi che non siano in Europa sia normale, di come esistano dei profughi di serie A e di serie B. Di come ogni giorno delle persone scappino dalla guerra, ma non facciano tanto scalpore mediatico o breccia nel cuore delle persone in quanto non sono, per citare il Vice Procuratore Capo dell’Ucraina, David Sakvarelidze, «persone europee con occhi blu e capelli biondi». E la presa di posizione (tra l’altro l’Ucraina ha votato a favore) di Italia e Usa ne è la testimonianza.

«L’attacco russo all’Ucraina è una violazione dell’ordine mondiale e Israele lo condannaIsraele ha conosciuto molte guerre. La guerra non è lo strumento per risolvere i conflitti», ha detto ormai più di un anno fa il Ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid. Ha anche espresso il sostegno del governo «per l’integrità territoriale e la sovranità ucraina». Il premier invece: «Come tutti, preghiamo per la pace e la calma in Ucraina e speriamo ancora che il dialogo porti a una risoluzione. Questi sono momenti difficili e tragici, i nostri cuori sono con i civili che, senza colpa, si ritrovano in questa situazione». Ma in Palestina?

Palestina: arrestata nuovamente la studentessa Layan Kayed

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La sistematica oppressione da parte del regime sionista colpisce studenti e studentesse attivisti in maniera costante, trasformando spesso il semplice tragitto verso l’università in un’odissea a causa dei numerosi checkpoint, ostacoli fisici e severi controlli a cui gli studenti sono sottoposti. Ma ieri Layan Kayed, studentessa dell’Università di Birzeit e attivista, è stata arrestata per la seconda volta dalla sua abitazione a Ramallah, che è stata messa a soqquadro e perquisita.

Layan Kayed è stata detenuta per la prima volta l’8 giugno 2020 al checkpoint di Za’atarak, mentre stava viaggiando da Nablus a Ramallah. È stata condannata a 16 mesi di prigione e multata di 6.000 shekel per aver organizzato attività di resistenza all’occupazione come membro della Democratic Progressive Student Union, affiliata al FPLP, presso la Birzeit University, dove stava studiando sociologia. Durante la cerimonia di laurea della Birzeit University, che si è svolta nel giugno 2021, i familiari e gli amici di Kayed, impossibilitati a partecipare a causa della sua detenzione, hanno portato una foto della ragazza con un cappello di laurea come segno di solidarietà.

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Prima di essere arrestata aveva detto: «L’occupazione sa che gli studenti sono il settore più attivo e dinamico della società, specialmente in un momento in cui i partiti politici sono sempre meno efficaci». Dopo essere stata rilasciata il 9 settembre 2021, Layan Kayed ha partecipato alla conferenza Marxism 2023 che si è svolta nell’aprile di quest’anno attraverso una connessione online. Durante l’evento, ha esclamato con fervore: “Bi’r-ruh bi’d-dem nefdiki ya Palestine!” (Con la mia anima e con il mio sangue ti difenderò, o Palestina!). La sua partecipazione alla conferenza ha suscitato grande entusiasmo, grazie alla sua passione nell’esprimere il suo impegno per la causa palestinese.

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