Anche questo lunedì, ci immergiamo nella lingua polacca con Impariamo il polacco, trattando due nuovi argomenti: le declinazioni e i sostantivi. Per chi ha frequentato un liceo e si è quindi scontrato con la lingua latina, probabilmente sarà un tantino più semplice ricordare le declinazioni, ma non demoralizzatevi: basterà memorizzare per capire meglio.
Per scrivere questa rubrica adopererò il libro “Impariamo il polacco, manuale per principianti” di Bartnicka Barbara della casa editrice Wiedza Powszechna.
Prima di passare subito alle declinazioni, però, facciamo un breve excursus grammaticale.
Quello che bisogna ricordare, è che la lingua polacca non possiede articoli come avviene in italiano, quindi per dire “la statua”, diremo solamente “pomnik”.
Poi, un’altra cosa da sapere è che i generi grammaticali sono tre: maschile, femminile e neutro, quindi i nomi, gli aggettivi, i pronomi e anche i numerali si declinano in base al genere e al numero (singolare e plurale).
Casi grammaticali in polacco
Nominativo/Mianownik | Soggetto |
Genitivo/Dopełniacz | Complemento di specificazione |
Dativo/Celownik | Complemento di termine |
Accusativo/Biernik | Complemento oggetto |
Strumentale/Nardzędnik | Complemento di mezzo/compagnia |
Locativo/Miekscownik | Complemento di stato in luogo |
Vocativo/Wołacz | Complemento di vocazione |
Declinazioni
Mentre in latino abbiamo 3 generi, ovvero maschile, femminile e neutra, in polacco ne abbiamo 4, ovvero:
- maschile;
- femminile;
- neutra;
- mista.
La quarta declinazione ci fa pensare un po’ al duale greco, ma in realtà non ha niente a che vedere, poiché questa viene utilizzata solo per alcuni sostantivi.
Declinazione maschile
No, non pensate che sia finita qui. Non basta imparare queste desinenze per poter parlare in polacco, magari fosse così! Adesso avete bisogno di sapere che la declinazione cambia se il sostantivo è riferito a una persona, a un animale o a cose o nomi astratti.
Ma, oltre a ciò, bisogna anche prender nota delle eccezioni, perché alcuni sostantivi maschili inanimato hanno al genitivo singolare la desinenza-a, come negli animati. Alcuni di questi sostantivi sono:
but, scarpa;chleb, pane;czerwiec, giugno;dworzec, stazione;dziennik, giornale/diario; grudzień, dicembre; język, lingua;koniec, fine;lipiec, luglio e tanti altri, purtroppo scriverli tutti impiega molto tempo (soprattutto considerando che non ho una tastiera polacca).
Altri sostantivi maschili, invece, al genitivo singolare hanno la desinenza-u, come:
brat, fratello;pan, signore;pies, cane e altri ancora.
Alcuni sostantivi, invece, allo strumentale plurale hanno la desinenza-mi, come:
gość, ospite;koń, cavallo e altri.
Ci sono poi dei sostantivi che al locativo singolare hanno la desinenza in-u, come:
dom, casa;pan, signore;syn, figlio.
Infine, i sostantivi che indicano persone al nominativo plurale avranno la desinenza-owie, come:
kawaler, scapolo;profesor, professore e altri.
Declinazione femminile
Alcune osservazioni anche sulla declinazione femminile: i sostantivi che terminano con una consonante, comemarchew, carota;noc, notte o wieś, viaggio, hanno al nominativo plurale la desinenza -e, quindi rispettivamentemarchwie,nocee wsie.
Per quanto riguarda il termine signora, ovveropani, il suo accusativo non saràpanię, mapanią.
Declinazione neutra
Declinazione mista
Della declinazione mista fanno parte i sostantivi maschili che terminano al nominativo singolare in-a, cometurysta, turista, opoeta, poeta, e in-o, comeFredro, che al singolare si declinano come se fossero dei sostantivi femminili e al plurale come se fossero maschili.
Di questa declinazione fanno parte anche dei sostantivi comesędzia, giudice ehrabia, conte, che al singolare seguono in alcuni casi la declinazione degli aggettivi (che vedremo fra due capitoli).
Sostantivi usati solo al plurale
Come anche in latino, ci sono anche in polacco dei sostantivi che vengono utilizzati solo al plurale, e sono:
- plecy, schiena
- okulary, occhiali
- drzwi, porta
- lody, gelato
- rodzice, genitori
- wakacje, vacanza
- nożyczki, forbici
- urodziny, compleanno
- imieniny, onomastico
- Włochy, Italia
- Chiny, Cina
- Ateny, Atene
- usta, bocca
- wrota, portone
Ovviamente queste sono alcune delle tante regole riguardanti i sostantivi, ma sono anche quelle essenziali per imparare il polacco. Nel prossimo articolo tratteremo i pronomi, essenziali per parlare e scrivere.
Do następnego spotkania! (Alla prossima!)
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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