Non ci stupiamo così tanto di quello che ha affermato un conduttore televisivo della Bielorussia, Grigoriy Azarenok, sui nostri Maneskin, d’altronde la Bielorussia è quello stato in cui un aereo con dei civili viene dirottato per poter arrestare un giornalista che come unica colpa ha quella di sostenere l’opposizione, tuttavia leggere certe parole nel 2021 ci sconvolge in ogni caso, che vengano dall’Italia (perché, purtroppo, anche in Italia i Maneskin sono abbastanza giudicati per il proprio stile) o che vengano dalla Bielorussia.
In realtà, ascoltando/leggendo quello che ha affermato Grigoriy Azarenok, conduttore della tv bielorussa CTV, emittente filo Lukashenko (ovvero il dittatore al potere del ’94), ci viene quasi da ridere. Sia perché parla di libertà, lui che sostiene un dittatore che fa incarcerare e non solo degli oppositori neanche fossimo rimasti nel fascismo (o neanche fossimo in Russia), sia perché in fin dei conti ammette di preferire la dittatura, e noi lo sappiamo che la dittatura può essere considerata positiva solamente se sei dalla parte del dittatore.
Almeno, comunque, Grigoriy Azarenok ha il coraggio di dirlo. Oddio, parlare di coraggio è molto azzardato poiché non è lui il coraggioso della situazione visto che in Bielorussia il suo atteggiamento è quello considerato normale. Ma quello che voglio dire è che in Italia, sebbene molti politici pensino una cosa del genere, non la dicono e cercano comunque di strumentalizzare la vicenda a loro favore. Questo ovviamente ci fa onore, perché l’odio non è libertà di opinione e quei politici lo sanno benissimo (quando vogliono). Sottolineiamo che non stiamo in alcun modo giustificando la Bielorussia, e ci auguriamo che al più presto l’Unione Europea intervenga in qualsiasi modo.
Grigoriy Azarenok critica i Maneskin
Per i Maneskin non c’è davvero modo di godersi in santa pace la vittoria. Sì, sono stati invitati in diversi eventi, hanno raddoppiato alcune mete in Italia, tuttavia ci sono sempre i criticoni. Prima i media francesi che accusano Damiano di sniffare davanti a tantissime telecamere, poi la televisione Bielorussia che li critica con dei termini pesanti, approfittandone persino per andare contro la democrazia. Ci ricordano tanto dei politici che approfittano di qualsiasi notizia per andare contro il DDL Zan, o che mettono in qualsiasi discorso il politicamente corretto.
In ogni caso, parliamo di quello che ha detto Grigoriy Azarenok, conduttore televisivo e sostenitore del dittatore Lukashenko nella sua trasmissione settimanale La settimana: «Guardate che cosa ha vinto Eurovision», ha detto, cominciando a far scorrere le foto dei Maneskin mentre si esibiscono all’Eurovision. «È un bestiario dei pervertiti, omosessuali degenerati, spazzatura che sa di Aids. Per fortuna non l’hanno trasmesso in Bielorussia», continua, senza alcuna espressione sul viso, come se fosse un robot. E poi comincia a esporre il suo assurdo pensiero.
«Il mondo moderno della democrazia e del progresso sta avanzando con successo verso la demenza totale, verso le perversioni fuori di testa, verso gli individui in tanga, verso la distruzione di tutto ciò che è umano nell’uomo. Dobbiamo separarci da tale progresso dalla cortina di ferro. Preferiamo la dittatura», dice, giudicando il loro stile (tra l’altro io non sono fan, ma penso di non aver mai visto i Maneskin in tanga) e dando per scontato che questo non sia essere umani.
Cos’è che ci rende umani, caro Grigoriy Azarenok? Cosa ci rende diversi dagli animali? Se non lo sai, ti rispondo io: l’essere umano possiede il libero arbitro, possiede la libertà di potersi vestire come gli pare, di poter dire quel che gli pare, di poter pensare quel che gli pare, ma comprendo che questo in Bielorussia è solo un vano ricordo, dato che vi trovate in una dittatura dal ’94 e, si sa, dei difetti della dittatura te ne rendi conto solo dopo aver contato le morti (e noi che abbiamo avuto il fascismo lo sappiamo benissimo).
Siamo diversi dagli animali perché, a differenza di noi, loro non attaccano la loro stessa specie. E questo ce lo diceva Plinio il Vecchio, nel I sec. d.C. nelle Naturalis Historia: «Gli altri animali vivono bene tra i popoli simili. Li vediamo aggregarsi ed opporre resistenza contro le specie diverse; ma i leoni non sono spinti dalla loro ferocia a combattere contro altri leoni, il morso dei serpenti non assale altri serpenti, e neppure i mostri marini e i pesci incrudeliscono, se non contro specie differenti. Invece, per Ercole, all’uomo la maggior parte dei mali è causata da un altro uomo». Ecco cosa ci rende differenti: l’odio.
Dopo aver giudicato i Maneskin e la democrazia, comunque, conclude con una battuta: «Tutto il mondo sprofonderà in questo abisso, ma la Bielorussia rimarrà un’isola di libertà». Ah, non era una battuta? Perché mi sembra che sia proprio la Bielorussia il paese in cui i media vengono censurati, con giornalisti dell’opposizione arrestati e la TV in mano alla propaganda di Lukashenko. Dai, Grigoriy Azarenok, ti perdoniamo. Solo perché non sai cosa sia la vera libertà.
🛑PER LA TV BIELORUSSA I #MANESKIN SONO "PERVERTITI OMOSSESSUALI CHE SANNO DI AIDS" 🛑
— Più Europa (@Piu_Europa) May 26, 2021
Parole che fanno accapponare la pelle quelle della tv #Bielorussia CTV, filo #Lukashenko. Un altro attacco al mondo libero e all’Europa che non possiamo tollerare. @yurigu
grazie @bielorussi pic.twitter.com/DqAMNNResE
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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