Flavio Cobolli, giovane promessa del tennis italiano, ha recentemente rilasciato un’intervista esclusiva a La Repubblica in cui ha discusso delle sue passioni, delle sue ambizioni e della sua grande affinità con la Roma. In un periodo in cui la sua carriera tennistica sta prendendo piede, con la partecipazione agli Australian Open come grande obiettivo raggiunto, Cobolli non ha esitato a rivelare il suo amore incondizionato per la squadra giallorossa.
Il giovane tennista ha raccontato di come la Roma sia una parte fondamentale della sua vita e di come, nonostante il suo impegno nel tennis, il sogno di vedere il club capitolino vincere lo scudetto superi ogni altra ambizione. Con un legame profondo con alcuni giocatori, come il centrocampista Edoardo Bove, Cobolli ha anche parlato dell’importanza di vivere la vita con serenità, aprendosi a riflessioni sulla propria carriera e sul valore delle esperienze che vanno oltre il risultato sportivo.
Nel corso dell’intervista, il tennista ha confessato senza mezzi termini che, per il trionfo della Roma, sarebbe pronto a rinunciare a qualsiasi cosa, evidenziando come la passione per il calcio e per la propria città natale sia qualcosa che trascende le vittorie individuali.
Flavio Cobolli e la passione per la Roma
Cobolli ha parlato della sua amicizia con Edoardo Bove, centrocampista della Roma, sottolineando come la loro relazione vada oltre il campo da gioco. Ha ricordato un episodio significativo in cui Bove, dopo un grave malore, ha imparato a vivere la vita con maggiore serenità e apprezzamento. Cobolli ha dichiarato: «La vita va vissuta in pace e col sorriso, anche se ho tatuato pure Brontolo, il nano di Biancaneve. Non sai mai cosa può accadere, bisogna sempre pensare alla giornata e godersela, ringraziando dell’opportunità».
«È una cosa che gli ha insegnato tanto. E pure a me: la vita va vissuta in pace e col sorriso, anche se ho tatuato pure Brontolo, il nano di Biancaneve. Non sai mai cosa può accadere, bisogna sempre pensare alla giornata e godersela, ringraziando dell’opportunità».
Quando gli è stato chiesto se rinuncerebbe a uno Slam per lo scudetto della Roma, Cobolli ha risposto con entusiasmo: «Credo potrei rinunciare a qualsiasi cosa». Ha raccontato di come, durante la vittoria della Conference League con Mourinho, fosse stato eliminato al primo turno di un torneo, ma la sua felicità per il successo della Roma fosse stata immensa. Ha anche menzionato come, dopo una sconfitta al Roland Garros contro Alcaraz, fosse volato a Budapest per la finale di Europa League, dimostrando la sua dedizione e passione per la squadra giallorossa.
«Credo potrei rinunciare a qualsiasi cosa. Il giorno della vittoria in Conference League con Mourinho sono stato eliminato in un torneo al primo turno, che a saperlo non sarei neanche andato a giocare. A Montecarlo, invece, sono stato eliminato che l’orologio faceva l’una: 5 ore più tardi ero all’Olimpico per un derby. Quando ho perso con Alcaraz al Roland Garros, il giorno dopo ero a Budapest per la finale di Europa League».
Cobolli ha debuttato proprio oggi agli Australian Open, affrontando il primo turno contro l’argentino Tomas Etcheverry. Nonostante la sua carriera tennistica in ascesa, il giovane atleta non nasconde la sua passione per la Roma e il suo desiderio di vederla trionfare. Ha dichiarato: «Per lo scudetto della Roma rinuncerei a qualsiasi cosa».
Flavio Cobolli incarna la passione e l’impegno che caratterizzano i giovani talenti italiani. La sua dedizione al tennis e il suo amore per la Roma sono esempi di come lo sport possa unire e ispirare, creando legami profondi e motivazioni che vanno oltre la competizione. Considerando che proprio in questo momento sta gareggiando, non possiamo che augurargli un grandissimo in bocca al lupo, a lui e a tutti i nostri e le nostre azzurre in gara!
Nuovo taglio, nuove ambizioni per Flavio ✨
— SuperTennis TV (@SuperTennisTv) January 12, 2025
L'intervista completa di Coboldi a SuperTennis ⬇️ pic.twitter.com/HEqevoJH6b
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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