Femminicidio in una villetta alla periferia di Castelnuovo Magra (La Spezia): una ragazza di 25 anni è stata uccisa dall’ex compagno mentre il figlio e un’amica della donna presenti in quel momento in casa si erano nascosti nel bagno per sfuggire alla furia omicida dell’assassino. I vicini hanno chiamato i carabinieri ma, quando sono arrivati insieme ai vigili del fuoco era ormai troppo tardi per la donna. L’omicida invece era ancora presente in casa e, dopo aver attacato gli agenti, è stato arrestato.
Non finiranno mai, finché la cultura e la società non cambierà, non migliorerà, continueremo ad avere un femminicidio ogni tre giorni, o meno. Finché le donne non saranno viste come delle persone e non come degli oggetti, le morti non potranno cessare. E non importa la religione o la nazionalità dell’assassino, non utilizzate la morte di una donna per propaganda politica, importa che oggi un bambino non ha più la sua mamma, importa che, qualsiasi sia la religione o la nazionalità, l’estremismo va eliminato.
Oggi ho letto un paio di commenti sulla vicenda, e purtroppo la gran parte erano proprio quelli che mi aspettavo: «sì ma non tutti gli uomini uccidono», «sì ma anche gli uomini vengono uccisi dalle donne» e, quando si è scoperto che il femminicidio è stato per mano di un magrebino ovviamente si è sfociati nel razzismo. È quasi divertente come se il femminicidio lo compie un italiano, allora è colpa della donna, ma se lo compie un immigrato, è colpa sua. La colpa è sempre dell’assassino, che sia uomo, donna, italiano o magrebino, non dovrebbe neanche esserci bisogno di sottolinearlo.
La violenza non è mai giusta, e questo dovrebbero capirlo anche le donne che, davanti all’omicidio di un uomo da parte di una donna (avvenuto negli ultimi giorni), commentano con «avrà avuto i suoi motivi» o «ha fatto bene, dobbiamo ribellarci». No, ragazze, non funziona così. Non tutte le donne sono innocenti e non tutti gli uomini sono colpevoli, lasciate fare il proprio lavoro agli inquirenti, sperando che svolgano al meglio il proprio lavoro e che non ci facciano fare un’altra figuraccia come quella nel caso della ragazza stuprata ritenuta colpevole perché indossava delle mutande rosse.
Femminicidio : ragazza di 25 anni uccisa dall’ex compagno
L’assassino è di origini magrebine, ha 29 anni e ha ucciso a sangue freddo la sua ex compagna 25enne, originaria della sardegna ma residente in Liguria. Lei viveva insieme al figlio di due anni (che aveva avuto con l’assassino) e, infatti, il piccolo si trovava in casa al momento del femminicidio. Insieme a lui, c’era anche un’amica della donna che è riuscita a nascondersi in bagno insieme al piccolo fino all’arrivo del vigili del fuoco che li hanno portati fuori dall’abitazione tramite la finestra.
Le forze dell’ordine sono state chiamate dai vicini e, insieme ai vigili del fuoco, hanno sfondato la porta d’ingresso per poter entrare in casa, tuttavia, quando sono riusciti a entrare, era già troppo tardi per la 25enne che è morta a causa di una fatale ferita al collo, insieme ad altre che però non sembrano essere state fatali. L’assassino era ancora in casa e ha aggredito tre agenti, per poi essere bloccato e arrestato. Al momento si trova all’ospedale a Massa, piantonato dai carabiniera.
Gli agenti stanno ancora indagando sui moventi della lite, ma probabilmente era dovuto al fatto che la ragazza voleva separarsi dal compagno. Non risulterebbero né denunce né segnalazioni a carico dell’assassino. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che l’assassino possa marcire in galera.
Altra vittima di femminicidio. Provo ribrezzo per questi assassini a cui andrebbe data una pena anche superiore all'ergastolo. Quando nasci merda… #laspezia. Un fiore
— Tony Gambler 🚬 (bluster) (@tonygamblerII) June 12, 2021
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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