Femminicidio a Roma: 34enne uccisa dall’ex compagno

Condividi

Quando finirà questa strage? Un’altra donna, Martina Scialdone, è stata uccisa, questa volta a Roma, ed è sempre un femminicidio. Aveva 34 anni, ed è stata aggredita dall’ex compagno davanti a un ristorante zona Furio Camillo nella tarda serata di venerdì 13 gennaio. Lui ha tentato di scappare, ma la polizia lo ha fermato. L’omicidio è avvenuto all’altezza del civico 42 di viale Amelia intorno alle 23, secondo le prime ricostruzioni i due sarebbero stati a cena insieme e poi hanno cominciato a discutere violentemente, decidendo di continuare la discussione fuori. Ma, una volta usciti, lui ha estratto una pistola e l’ha uccisa.

martina-scialdone-femminicidio-roma

Solo la scorsa settimana abbiamo parlato di Giulia Donato, una donna di 23 anni, una ex maestra d’asilo che ha dovuto sopportare la peggiore delle perdite, quella delle propria figlia (avuta da una relazione precedente) a un solo mese di vita. Era una figlia, era un’amica, ed è stata ridotta a essere solo un numero, il primo numero di speriamo una non troppo lunga serie come gli scorsi anni. Un numero in una lista di vittime. Il suo assassino era una guardia giurata, Andrea Incorvaia, che ha ucciso la fidanzata con l’arma che possedeva legalmente e che utilizzava per lavoro.

Giulia Donato è la prima vittima di femminicidio del 2023, ma non è l’ultima, come non lo sarà neanche Martina Scialdone, la donna uccisa a Roma. Non lo diciamo per pessimismo, o per estremizzare, ma finché non si educheranno gli uomini al rispetto, finché non si farà comprendere anche alle donne che la gelosia ossessiva non è amore, che chi ti ama non ti picchia, neanche una volta, neanche uno schiaffo. Non è possibile sensibilizzare solamente nei giorni dedicati alla violenza sulle donne, per poi leggere notizie di femminicidi per il resto dell’anno.

martina-scialdone-femminicidio-roma

Lo aveva denunciato“, “donna uccisa“, “donna picchiata“, “donna assalita“, “donna perseguitata“, “foto private inviate nella chat del calcetto“ come titolo di ogni articolo, ma non solo! Perché poi negli articoli si sottolinea anche come lui l’amasse troppo, o fosse geloso, o in altri ancora viene descritto come “una bestia”, “un mostro”, e in qualche modo questo porta a pensare: non era un uomo. E invece quell’assassino, quel carnefice, era proprio un uomo, un essere umano come chiunque altro. Una persona che ha deciso di uccidere un’altra persona, che non era di sua proprietà.

Femminicidio a Roma: uccisa Martina Scialdone

Martina Scialdone aveva aveva 34 anni, era un’avvocatessa. Il suo assassino è un uomo di 60 anni con cui aveva avuto una relazione. L’ha uccisa con diversi colpi di pistola davanti a un ristorante in viale Amelia, nel quartiere Appio-Latino, vicino alla stazione Tuscolana. L’uomo era a cena con la donna, pare, per l’ultimo tentativo di riconciliazione dopo la rottura del rapporto. Ma subito è scoppiata una violenta lite che poi è degenerata nel femminicidio della donna, una volta usciti dal locale per non disturbare gli altri clienti.

martina-scialdone-femminicidio-roma

Secondo alcune informazioni fornite dal Corriere, la donna avrebbe tentato di nascondersi nel bagno ma i responsabili del locale l’avrebbero fatta uscire, con lui che l’aspettava fuori. A lungo hanno litigato, fino a che lui non ha impugnato l’arma e l’ha uccisa con diversi colpi di pistola. Martina Scialdone è deceduta a causa delle ferite letali provocate dal proiettile che l’ha raggiunta da una distanza molto ravvicinata: a nulla è valso l’intervento degli addetti del 118 che hanno provato a rianimarla.

Lui ha tentato di scappare, ma è stato intercettato in zona Colle Salario, all’interno della sua abitazione, e sottoposto a stato di fermo. Gli abitanti del quartiere sono sotto choc. Sulla pagina Facebook “Quartiere Appio-Latino-Tuscolano” si sono subito moltiplicati i commenti degli utenti, increduli per l’accaduto: «Ecco cos’erano tutte quelle sirene… – scrive Emanuela S. – non posso crederci». E ancora: «In dieci minuti almeno venti macchine della polizia a fare da rastrellamento – interviene Angelo G. – Terribile…». 

L’assessora alle Politiche della Sicurezza, Pari Opportunità e Attività Produttive di Roma Capitale Monica Lucarelli si è detta «scioccata per la violenza e la brutalità del femminicidio che si è consumato ieri sera. Una donna uccisa dall’ex compagno a colpi di pistola non può lasciarci indifferenti. Voglio complimentarmi con il questore Belfiore e i suoi uomini che in poche ore hanno arrestato il killer. Resta la tragedia e la rabbia per l’ennesima donna uccisa. Non ci sono parole per commentare questo delitto, ma solo tanto dolore».

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.