E dopo aver votato?

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Ci siete riusciti: vi siete svegliati, preparati, avete recuperato tessera elettorale e carta d’identità e siete andati a votare alle elezioni 2022. E adesso che si fa? Principalmente si aspetta. Alla chiusura delle urne verranno in primis contati i numeri dei votanti per ciascuna consultazione, poi conteggiati i voti del Senato e infine quelli della Camera dei deputati, e ovviamente ci vorrà un po’ di tempo. La cosa che probabilmente tutti faremo è… seguire la maratona Mentana, inutile mentire a noi stessi.

Se ancora non avete votato o addirittura state pensando di non votare (continuate a leggere l’articolo), potrebbe interessarvi: chi è pro e chi è contro: la posizione dei partiti politici sui temi sociali e civili

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Elezioni 2022
Fonte: Pexels

Mi rendo conto che fare una scelta è difficile: abbiamo assistito a una campagna elettorale con meme, video e politici che si improvvisano food blogger, tiktoker, rock star (vorrei togliermi dalla testa l’immagine di Luigi Di Maio che viene sollevato neanche fosse un cantante di una band, ma non ci riesco proprio). Tuttavia, è un nostro diritto e anche un nostro dovere, e per avere un’Italia migliore, o almeno per avere il diritto di lamentarci della politica, dobbiamo provare a cambiarla. Votiamo ogni cinque anni, che fatica può mai essere?

Tuttavia, pensateci. Davvero volete scegliere di non votare? Davvero volete buttare l’Italia in mano alla destra peggiore di sempre, alleata con No Vax, Putin, Orban, fascisti, complottisti di qualsiasi tipo, la Polonia omofoba e sessista, che vuole togliere ai poveri il reddito di cittadinanza per poi promuovere la flat tax in modo da fare un favore ai ricchi? Che non ha neanche un minimo paragrafo sulla salute mentale o per proteggere e tutelare l’ambiente? Che non vuole legalizzare la cannabis perché sarebbe un male per la mafia, ci sarebbero meno spacciatori e poi non potrebbero lamentarsene?

Certo, la sinistra non è quella che era un tempo. La sinistra che si è presentata a queste elezioni è una pseudo sinistra, qualcosa che lo è solamente a parole ma che a fatti cerca di allontanarsene il più possibile, e per questo è difficile scegliere chi votare. In molti parlano del voto di convenienza, e sinceramente è meglio questo rispetto all’astensione. È meglio il “meno peggio” alla destra italiana, perché non votando è questo che fate: date il voto al partito favorito, ovvero Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, temuto persino dall’Europa.

Elezioni 2022: cosa fare dopo aver votato

Se comunque quelli descritti non sono i vostri casi e davvero stamattina avete già votato per le elezioni o avete intenzione di farlo in giornata, allora vediamo cosa ci aspetta nelle prossime ore e giorni. In primis, gli elettori dovrebbero essere in totale 50.869.304, di cui 4.741.790 all’estero (perché dall’estero si può votare, ma in un altro domicilio in Italia, no, e questo porterà tanti studenti e lavoratori fuorisede a rinunciare al proprio diritto). Dei 46.127.514 elettori in Italia il 51,74% sono donne e il restante 48.26% uomini.

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Elezioni 2022
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Quando le urne si chiuderanno, ci vorranno da quattro a dodici settimane (circa) per parlare della nascita di un nuovo governo. Il tempo varia in base a quanto chiaro sia il risultato. C’è anche da dire che una coalizione deve decidere di accettare una persona come Premier. Ad esempio, sappiamo che nelle ultime settimane Matteo Salvini e Giorgia Meloni non sono andati così d’accordo, per più argomenti., per cui chissà che non si opponga ad avere la prima donna come Presidente del Consiglio (a una persona è anche concesso sperare, giusto?).

La proclamazione, invece, avverrà dopo pochi giorni presso le Corti d’appello, tuttavia per la legge che ha tagliato i parlamentari portandoli da 945 a 600, quest’anno potrebbe essere un po’ più complesso. Il 13 ottobre ci sarà a prescindere la prima riunione dei nuovi deputati e senatori, dove si proclamano gli eletti e si procede all’elezione dei presidenti di Camera e Senato. A Palazzo Madama poi si eleggerà il Presidente del Senato, con primo e secondo voto a maggioranza assoluta dei componenti, il terzo a maggioranza assoluta dei senatori presenti. Se ancora non bastasse, ci sarà il ballottaggio.

A Montecitorio, invece, al primo scrutinio servono i due terzi dei componenti, al secondo e terzo voto il quorum si abbassa a due terzi dei votanti, dal quarto scrutinio basta la maggioranza assoluta dei voti e si procede a oltranza. Comunque, dal 1948 a oggi, non si è mai superato il quinto scrutinio, per cui la data finale per l’elezione dei due presidenti non dovrebbe tardare oltre il 15 ottobre. A questo punto, il Presidente della Repubblica convoca le consultazioni, in primis con gli ex presidenti della Repubblica, poi con i due presidenti appena elettori e poi i capigruppo con i leader dei partiti.

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Elezioni 2022
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Finite le consultazioni, avremo ufficialmente un presidente del Consiglio, che in genere accetta con riserva e conduce sue consultazioni con i partiti disposti a sostenere il suo esecutivo. Si fa un programma e si stila una lista d ministri, per poi tornare in Quirinale e venire ufficialmente nominato presidente del Consiglio, insieme ai suoi ministri. Se tutto va bene, dovremmo avere un nuovo governo intorno agli ultimi giorni di ottobre. Infine, c’è il discorso con cui il nuovo premier si presenta alle Camere per chiedere la fiducia (201 sì alla Camera e 104 al Senato), ma anche senza fiducia il governo è già operativo. Insomma, speriamo che vada tutto bene.

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