I viaggi all’estero sì, ma a 30 km nella regione confinante no

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Avviene proprio nella nostra bella Italia, nel paese dell’amore: gli spostamenti fra regioni è assolutamente vietato, che sia per abbracciare un parente o che sia per turismo (sono sempre escluse quelle famose motivazioni come rientro per domicilio, abitazione e residenza, o per salute, studio e lavoro), però se vuoi andare a fare una bella vacanza all’estero, perché no? Il Covid-19 è più contagioso se sorpassi il confine regionale, ma per quello nazionale chi se ne frega, andate ad assembrarvi in altri stati.

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Photo by Christian Naccarato on Pexels.com

No, non è una fake news e no, non è neanche una novità. In effetti, mentre tutti si stanno indignando adesso, noi di Cup of Green Tea abbiamo fatto notare questa grande ingiustizia quattro mesi fa, quando le regioni erano già chiuse e, pensate, non avevamo neanche la deroga dell’abitazione. Ai tempi i ministri dissero di vietare gli spostamenti fra regioni «per evitare che milioni di persone si mettano in viaggio durante le vacanze come accaduto la scorsa estate». Plausibile, in fin dei conti gli spostamenti fra regioni potrebbero portare a quello che successe in Sardegna la scorsa estate. Se solo poi non si permettessero comunque i viaggi per turismo, sempre.

I congiunti fuori regione non sono turisti. I congiunti fuori regione vorrebbero gli spostamenti fra regioni non per far baldoria o visitare luoghi, non per fare assembramenti ma solo per abbracciare i propri cari, che sia un fidanzato a cui manca la fidanzata o una madre che vuole stringere in questo difficile periodo i propri figli. I congiunti fuori regione non hanno mai chiesto di aprire le regioni, di consentire tutti gli spostamenti fra regioni, ma solamente di avere una deroga per stare con chi amano. Ma, per il governo, sono pericolosi.

Adesso che tutti hanno notato quest’ingiustizia, ora che finalmente si sta facendo luce sulla grave discriminazione non solo nei confronti dei congiunti fuori regione ma anche verso chi vive con il turismo (gli albergatori, ad esempio), il governo dovrebbe rispondere a questa domanda: perché una singola persona, disposta anche a sottoporsi a un tampone, che vuole andare magari da un parente che abita a 30 km di distanza, non va bene ed è pericoloso, però spostarsi fuori dalla nazione è consentito? Perché gli spostamenti fra regioni no, ma quelle fra nazioni sì?

Perché gli spostamenti fra regioni non sono consentiti?

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Photo by Domenico Bandiera on Pexels.com

Chi segue il nostro blog sa bene che io, al momento, mi trovo in Croazia per il mio Erasmus, e sa anche che sono stata una congiunta fuori regione. Trovandomi all’estero è più semplice vedere il mio ragazzo quando a separarci è il mar Adriatico e 24 ore di viaggio tra treni, traghetto e bus, rispetto a quando a separarci era solo il mar Ionio e 7 ore di treno (e sono così tante solo perché c’è un terribile collegamento fra Puglia e Calabria). Fa ridere e fa davvero pensare, vero? È stata la prima cosa a cui ho pensato. Uno spostamento fra regioni è più difficile di uno fra nazioni.

Se il Covid-19 è così pericoloso, e lo è, perché posso spostarmi all’estero per turismo (capite, per turismo!), ma non posso visitare una persona a cui tengo che magari vive vicino al confine, perché non posso fare uno spostamenti fra regioni, magari a pochi km da me? In che modo è meno pericoloso? E, sia chiaro, non sono contro al ricongiungimento all’estero. Semplicemente serve giustizia. Per cui, se per andare all’estero devo semplicemente fare un tampone e poi sono libera di far quel che voglio, che lo facciano fare anche per spostarsi fuori regione.

In ogni caso, bando alle mie lamentele e alle mie proposte per gli spostamenti fra regioni che chiaramente non verranno ascoltate perché non sono nessuno se non una ragazza che vorrebbe delle risposte e non decreti su decreti che continuano a non prendere in considerazione una parte della popolazione, vi invito a visitare o leggere insieme a me la pagina Viaggiatori del governo, quella che spiega come viaggiare all’estero. Fatta eccezione di Regno Unito e Brasile (da cui l’ingresso è negato fatto salvo di alcune eccezione) e l’Austria (ci sono delle precise regole da seguire), le nazioni sono suddivise in 5 elenchi:

  • Elenco A – Stato della Città del Vaticano e Repubblica di San Marino
  • Elenco B – Gli Stati e i territori a basso rischio epidemiologico verranno individuati, tra quelli di cui all’ Elenco C, con ordinanza adottata ai sensi dell’articolo 6, comma 2
  • Elenco C – Austria (con limitazioni specifiche), Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco
  • Elenco D – Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia, nonchè gli ulteriori Stati e territori a basso rischio epidemiologico, individuati, tra quelli di cui all’elenco E, con ordinanza adottata ai sensi dell’articolo 6, comma 2
  • Elenco E – Tutti gli Stati e territori non espressamente indicati in altro elenco
  • Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord – Regole specifiche per chi ha soggiornato o transitato nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord 

Quelli che a noi interessano maggiormente sono gli stati dell’elenco C e D, per cui «in base alla normativa italiana, gli spostamenti da/per questi Paesi sono consentiti senza necessità di motivazione». Sì, avete capito bene, senza necessità di motivazione significa anche per turismo, mentre gli spostamenti fra regioni italiane sono sempre vietati. Ovviamente poi ci sono da seguire delle regole per ogni nazione, ad esempio, in Croazia, ho dovuto effettuare un tampone molecolare 48 ore prima dell’entrata sul territorio nazionale (in realtà, però, per motivi di studio il tampone non è obbligatorio).

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Photo by Uriel Mont on Pexels.com

Se vi trovate a viaggiare all’estero in questo periodo dovrete seguire delle regole. Potrebbero esserci tamponi o isolamenti da fare, potreste dover compilare autocerficazioni o registrarvi su qualche sito, installare delle applicazioni (Unità di Crisi, ad esempio), ma viaggiare all’estero è consentito. Fare degli spostamenti fra regioni, magari adiacenti, o anche dall’altra parte dello stesso stato italiano, no. Caro governo dei migliori, perché?

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