Gli psichiatri e i medici UK sono contro la politica transfobica di Boris Johnson

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Sebbene abbia dalla sua la transfobica J.K. Rowling insieme ai gruppi transfobici “femministi”, Boris Johnson non può contare sui medici e sugli psichiatri inglese per quanto riguarda le terapie di conversione per le persone transgender, le uniche che non sono escluse dalla legge per vietarle completamente, rendendole illegali. Tra l’altro, diverse persone stanno già manifestando per evitare che una cosa del genere avvenga, in quanto non solo renderebbe ancora legali le terapie di conversione, ma avrebbero anche il pieno consenso del governo.

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Boris Johnson

Chi sostiene le terapie di conversione, ritiene ancora che la transessualità sia una malattia che può essere guarita come un’influenza qualsiasi, ma non è così. Una persona nasce omosessuale, nasce bisessuale, nasce lesbica, e nasce anche transgender. Non si viene influenzati. Certo, per alcune persone potrebbe essere davvero una fase, come è normale anche interrogarsi sul proprio orientamento per poi arrivare a una conclusione, che potrebbe portare all’omosessualità come all’eterosessualità. Tuttavia, se una persona dice di essere transgender, non deve essere guarita.

Un esempio di terapie di conversione l’abbiamo visto in Italia con Alessandro, il ragazzo pazzo per Gesù, che si è dedicato a questa terapia dopo essersi accettato e amato per quel che era, ma quando la madre ha cominciato a pregare per lui ogni sera, a piangere, a dimostrare di essere delusa solo perché il figlio era omosessuale, ha deciso di sottoporcisi. Quando fece coming out, lei gli chiese: «ma c’è qualcuno che ti obbliga a essere così?». In Italia è ancora legale, e questo ne è la dimostrazione. Ma una madre ama il proprio figlio a prescindere da chi lui ami, e chi lui sia.

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Boris Johnson

In altri Paesi, come l’Inghilterra (sebbene ci sia da chiarire questo passo indietro di Boris Johnson), ma anche la Spagna, si è deciso di vietare che delle persone vengano private della propria essenza da bigotti che vivono nel Seicento. In Spagna la legge che le abolisce vede le terapie di conversione come una serie offesa ma anche come un crimine, anche se fatta con il consenso della persona o del loro tutore (nel caso di un minore). Insieme alla Spagna, anche la Nuova Zelanda.

L’Inghilterra di Boris Johnson, però, si trova a metà strada. Se da una parte è contro le terapie per gli LGB, per i T, la situazione non è la stessa. Paul Brand di ITV News ha detto su Twitter che «mi è stato detto che il Primo Ministro è stato colpito dalla forza della reazione dei parlamentari e dei ministri conservatori, quando hanno visto lo stop al disegno di leggeMa ha rimosso il divieto alla terapia di conversione per le persone trans, perché a suo dire un disegno di legge non deve avere “conseguenze indesiderate”».

Gli psichiatri e i medici contro Boris Johnson

La British Medical Association (BMA), l’UK Council for Psychotherapy e il Royal College of Psychiatrists hanno ufficialmente richiesto al governo di Boris Johnson di estendere il divieto fatto per le persone LGB anche alle persone trans. La dott.ssa Latifa Patel, presidente ad interim dell’organismo di rappresentanza della BMA ha proprio voluto ricordare la posizione dell’associazione sulle terapie di conversione: «È con grande sgomento che leggiamo i rapporti secondo cui il divieto alle terapie non si estenderà alle persone transgender, nonostante non ci siano prove di sorta che si tratti di una forma credibile di medicina».

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Boris Johnson

Anche il Council for Psychotherapy del Regno Unito ha sottolineato di aver «ripetutamente offerto» il proprio aiuto al governo «nello sviluppo di una legge in un settore così tanto complesso, per proteggere le persone dalla terapia di conversione senza influire su una terapia etica sicura». Ma Boris Johnson insiste. Vietare le terapie di conversione alle persone trans è, secondo lui, complesso. E quindi automaticamente rende lecito per delle persone pensare che le persone transgender non siano normali.

«La terapia di conversione provoca gravi sofferenze fisiche e psicologiche, viola i diritti umani di tutte le persone LGBTQ+ ed è una forma di tortura», ha detto il dottor Adrian James, presidente del Royal College of Psychiatrists. La British Psychological Society, l’Anna Freud National Center for Children and Families e l’ente di beneficenza per la salute mentale Mind si sono detti d’accordo, confermando le atrocità che le persone transgender già soffrono per le terapie di conversione.

Tornando in Italia, comunque, vi facciamo presente dell’esistenza di una petizione per eliminare le terapie di conversione anche in Italia, ma per tutti:

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