
Spagna: oltre all’aborto, รจ vietato anche molestare le donne che vanno in clinica per abortire
L’aborto deve essere la scelta di ogni donna. Che voglia tenere il bambino o no, deve scegliere solo chi deve fare prendere una decisione tanto difficile, perchรฉ abortire non รจ semplice per nessuna donna. Per questo motivo, la scelta della Spagna che ha introdotto anche il reato di molestare le donne che vanno in clinica ad abortire, evitando quindi di sottoporle a ulteriore stress e sofferenza, รจ un passo avanti che tutti i paesi civili dovrebbero fare.

Mentre ci sono paesi come il Texas o la piรน vicina Polonia che rendono difficile la vita delle donne rendendo illegale (o quasi) l’aborto, mettendo la vita del feto dinnanzi a quella della stessa madre, paesi come la Spagna prendono molto piรน sul serio i diritti della donna. Quante volte abbiamo parlato dell’Heartbeat act, ovvero della legge che vige in diversi stati degli Stati Uniti che rende illegale l’aborto da quando si sente il primo battito (che in realtร non รจ un vero e proprio battito in quanto dopo sei settimane non c’รจ ancora un cuore)?
No eccezioni in caso di stupro o incesto, l’aborto รจ illegale e basta, a prescindere da quello che una donna puรฒ scegliere riguardo al proprio corpo e riguardo la propria vita. Tra l’altro, in paesi come il Tennessee, รจ persino illegale dare qualsiasi tipo di consulenza a riguardo. Insomma, รจ come se l’aborto fosse innominabile. ร inaccettabile che una persona possa pensare di farlo. Persino nella situazione in cui un uomo stupra una donna e questa rimane incinta, i parenti dello stupratore possono denunciare la donna che decide di abortire. ร surreale.
In Italia abortire รจ legale, tuttavia i medici obiettori sono cosรฌ tanti da renderlo quasi illegale. In piรน, ci sono tantissime, troppe, associazioni che molestano le donne davanti alle cliniche abortive, facendole sentire peggio di come si sentono giร . Perchรฉ, ripetiamolo, abortire non รจ facile per nessuno, c’รจ tanta sofferenza dietro. Solo che in Italia, quella della dittatura, del pensiero unico e del politicamente corretto, a ognuno รจ permesso di esprimere la propria opinione. Anche se questa include molestare donne che stanno soffrendo.
Spagna: รจ reato molestare o intimidire donne che ricorrono all’aborto

Il Senato spagnolo ha ufficialmente approvato una modifica del Codice penale per vietare le molestie e le intimidazioni degli attivisti pro-vita e, chi continuerร con il giudizio nei confronti di una donna che decide di ricorrere all’aborto, rischia fino a un anno di reclusione. L’approvazione รจ arrivata mercoledรฌ 6 aprile, promossa dal Partito Socialista del premier Pedro Sรกnchez, che aveva giร ottenuto l’approvazione del Congresso e quindi adesso entrerร in vigore non appena sarร pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.
Da quel momento, chiunque si deciderร di fare ยซatti molesti, offensivi, intimidatori o coercitivi che ledano la sua libertร ยป ยซal fine di ostacolare lโesercizio del diritto allโinterruzione volontaria di gravidanzaยป, sarร punito con la reclusione che va da tre mesi a un anno, oppure sarร sanzionato con la misura alternativa dei lavori di pubblica utilitร . La decisione รจ stata presa perchรฉ, nonostante l’aborto sia legale in Spagna dal 1985, il Paese ha un gran numero di movimenti “anti-scelta”, cosรฌ come anche di obiettori di coscienza.

In molti vanno davanti alle cliniche dove si abortisce per cercare di convincere le donne mostrando slogan o cartelli, persino con dei piccoli feti in plastica, puntando tutto sul lato emotivo e psicologico, perchรฉ persino loro sanno che l’aborto non รจ semplice, ma non si fanno scrupoli a far soffrire una donna. Qualcuno le convince persino a salire su un furgone dotato di monitor per sentire il battito del cuore del feto. Data la grande presenza dei gruppi, ci sono state anche manifestazioni dopo la scelta del Senato.
Secondo un rapporto del 2018 dellโAssociazione spagnola che riunisce le cliniche accreditate per lโinterruzione della gravidanza (Acai), l’89% delle donne che ha abortito si รจ sentita molestata, e il 66% รจ stata persino minacciata. Ma un portavoce del movimento anti-aborto insiste e dice che ยซpregare non รจ un crimine e continueremo a pregare e a offrire il nostro aiuto a tutte quelle donne che ne hanno bisogno in modo che possano capire che lโaborto non รจ lโunica soluzioneยป.
La Spagna legalizza lโaborto โsoloโ nel 2010 (dallโ85 per stupro, rischi gravi di donna e bambino, gravi malformazioni) ma giร oggi istituisce un reato per chi, per ruolo, impedisce o minaccia la donna che chiede la sospensione della gravidanza.
— Alessandra (@bianca_cappa) April 9, 2022
Qui? Obiettori di coscienza. Bleah
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Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty