Spagna approva la legge sull’aborto e sui diritti delle persone trans anche per gli adolescenti

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Che passo avanti per la Spagna, che diviene il primo paese europeo a fornire un congedo medico retribuito alle donne che soffrono di forti dolori mestruali e per consentire a chiunque abbia almeno 16 anni di cambiare il sesso sulla propria carta d’identità con una semplice dichiarazione. I legislatori spagnoli nella giornata di ieri hanno approvato definitivamente la legge, conosciuta come Ley Trans, approvata con 191 voti a favore, 60 contrari e 91 astenuti, rendendo la Spagna uno dei primi e degli unici paesi a essere così avanti.

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Mentre ci sono paesi come il Texas o la più vicina Polonia che rendono difficile la vita delle donne rendendo illegale (o quasi) l’aborto, mettendo la vita del feto dinnanzi a quella della stessa madre, paesi come la Spagna prendono molto più sul serio i diritti della donna. Quante volte abbiamo parlato dell’Heartbeat act, ovvero della legge che vige in diversi stati degli Stati Uniti che rende illegale l’aborto da quando si sente il primo battito (che in realtà non è un vero e proprio battito in quanto dopo sei settimane non c’è ancora un cuore)?

No eccezioni in caso di stupro o incesto, l’aborto è illegale e basta, a prescindere da quello che una donna può scegliere riguardo al proprio corpo e riguardo la propria vita. Tra l’altro, in paesi come il Tennessee, è persino illegale dare qualsiasi tipo di consulenza a riguardo. Insomma, è come se l’aborto fosse innominabile. È inaccettabile che una persona possa pensare di farlo. Persino nella situazione in cui un uomo stupra una donna e questa rimane incinta, i parenti dello stupratore possono denunciare la donna che decide di abortire. È surreale.

In Italia abortire è legale, tuttavia i medici obiettori sono così tanti da renderlo quasi illegale. In più, ci sono tantissime, troppe, associazioni che molestano le donne davanti alle cliniche abortive, facendole sentire peggio di come si sentono già. Perché, ripetiamolo, abortire non è facile per nessuno, c’è tanta sofferenza dietro. Solo che in Italia, quella della dittatura, del pensiero unico e del politicamente corretto, a ognuno è permesso di esprimere la propria opinione. Anche se questa include molestare donne che stanno soffrendo. In Spagna, al contrario, è vietato anche molestare e intimidire le donne davanti ai centri abortivi.

La Spagna approva la Ley Trans

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Madrid ha approvato la legislazione che estende l’aborto e i diritti transgender per le adolescenti, rendendo la Spagna il primo paese in Europa che darà diritto alle lavoratrici al congedo mestruale retribuito. Questi cambiamenti comportano che i ragazzi di 16 e 17 anni in Spagna possono ora subire un aborto senza il consenso dei genitori, anche se minorenni. I prodotti mestruali saranno ora offerti gratuitamente nelle scuole e nelle carceri, mentre i centri sanitari statali faranno lo stesso con i contraccettivi ormonali e la pillola del giorno dopo.

In più, i ragazzi tra i 12 ei 13 anni avranno bisogno dell’autorizzazione del giudice per cambiare genere sui documenti, mentre quelli tra i 14 ei 16 anni dovranno essere accompagnati dai genitori o da chi ne fa le veci. In precedenza, le persone transgender avevano bisogno di una diagnosi di disforia di genere da parte di diversi medici. La seconda legge vieta anche la cosiddetta “terapia di conversione” per le persone LGBTQ e fornisce sostegno statale alle lesbiche e alle donne single che cercano un trattamento di fecondazione in vitro.

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La misura del congedo mestruale consente alle lavoratrici che soffrono di dolori mestruali debilitanti di prendere ferie retribuite. Inoltre, i cambiamenti hanno sancito nella legge il diritto di abortire in un ospedale statale, e questo è tanto importante in quanto, attualmente, oltre l’80% delle procedure di aborto in Spagna vengono eseguite in cliniche private a causa dell’elevato numero di medici del sistema pubblico che si rifiutano di eseguirle, molti a causa di motivi religiosi.

In conclusione, le modifiche ai diritti sessuali e riproduttivi fanno sì che i sedicenni e i diciassettenni in Spagna possano ora subire un aborto senza il consenso dei genitori. Assorbenti saranno ora offerti gratuitamente nelle scuole e nelle prigioni, mentre i centri sanitari statali faranno lo stesso con i contraccettivi ormonali e la pillola del giorno dopo. La misura del congedo mestruale consente ai lavoratori che soffrono di dolori mestruali debilitanti di prendersi una pausa retribuita.

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