Quando pensi che al peggio non ci sia un limite, il governo del Texas la prende come una sfida. Dopo aver tartassato e tolto alle donne il diritto di scegliere sul proprio corpo con la Heartbeat Act, adesso il Senato dello Stato ha deciso di approvare un disegno di legge che vieta alle persone trans di gareggiare in squadre che corrispondono al genere in cui si identificano. Insomma, se sei una ragazza trans, hai 12 anni e stai già affrontando un periodo molto difficile, non puoi giocare a pallavolo con la squadra delle ragazze perché lo Stato è transfobico.
Facciamo una piccola digressione sull’Heartbeat Act, giusto per informarvi delle ultime notizie. L’Heartbeat Actè stata approvata in Texas il mese scorso e vieta l’aborto dopo che è stata rilevata la prima attività cardiaca embrionale, quindi dopo circa sei settimane, senza avere delle eccezioni come in caso di stupro o incesto. È stata firmata dal governatore del Texas Greg Abbott a maggio, tuttavia dei gruppi che lottano per i diritti umani e civili, tra cui Planned Parenthood e l’American Civil Liberties Union (ACLU), hanno chiesto alla Corte Suprema di bloccare questa legislazione che viola i diritti delle donne.
Tra l’altro viene chiamataHeartbeat Actperché vieta l’aborto dal momento in cui si sente il battito del cuore del feto, tuttavia secondo gli studiosi (e non degli ignoranti a caso) quello che viene rilevato durante questa fase è solo «una parte del tessuto fetale che diventerà il cuore come l’embrione si sviluppa». In più, questa legge non solo vuole rovinare la vita delle donne e probabilmente di un bambino che nascerà non desiderato perché magari frutto di incesto o di stupro, ma consente anche a qualsiasi cittadino privato di denunciare qualsiasi persona che «aiuti e favoreggi» un aborto illegale, ottenendo almeno 10mila dollari di risarcimento. L’unica eccezione è quella per le emergenze mediche.
Anche Joe Biden, Presidente degli Stati Uniti d’America, ha affermato che «questa legge estrema del Texas viola apertamente il diritto costituzionale stabilito dalla (sentenza della corte suprema, ndr) Roe v. Wade e confermata come precedente per quasi mezzo secolo». Tuttavia a poco è servito. Due settimane fa, circa, il giudice distrettuale Robert Pitman ha dato il permesso ai giudici di praticare l’aborto senza dover temere di essere denunciati, ma la gioia è durata per poco.
«Scioccante privazione di un diritto importante.Questa Corte non consentirà che questa scioccante privazione di un diritto così importante continui un giorno di più», ha scritto il giudice nella sua decisione. Tuttavia, nonostante la Casa Bianca sia a favore di Pitman, il Texas ha subito annunciato di voler fare ricorso in appello contro la sua decisione, e così è stato e, purtroppo, al momento hanno vinto loro. Gli anti abortisti a cui importa della vita di un feto più di quella della donna. Gli uomini che odiano le donne.
Great news tonight, The Fifth Circuit has granted an administrative stay on #SB8. I will fight federal overreach at every turn. https://t.co/Mrfj3lt2ix
— Attorney General Ken Paxton (@KenPaxtonTX) October 9, 2021
Per Joe Biden, però, non finisce così, infatti sta tentando di annullare la SB8 (Senate Bill 8), in modo da ridare alle donna la dignità e il rispetto che meritano. Tuttavia, la Corte d’appello del 5° Circuito degli Stati Uniti ha stabilito che il Texas può continuare a vietare l’aborto. Al momento siamo a tre volte da agosto in cui la Corte consente questa legge disumana, ma la Casa Bianca non perde le speranze. Il ministro della Giustizia Merrick Garland ha descritto questa legge come «chiaramente incostituzionale», ma altri Stati si sono schierati con il Texas. Insomma, in Europa le cose non vanno bene, ma di certo neanche negli Usa.
Texas contro le persone trans
Come se non bastasse, il Texas odia anche le persone trans, i ragazzi e le ragazze che non solo devono affrontare il difficile periodo dell’adolescenza in un corpo che non sentono proprio (perché per la transizione effettiva bisogna aspettare la maggiore età, salvo qualche eccezione), ma adesso saranno anche umiliati da altre persone transfobiche che avranno tutto il diritto di farlo a causa di un’assurda legge che protegge solo i cittadini transfobici e bigotti come il Governo.
Tra l’altro, vi abbiamo già parlato di una situazione simile lo scorso anno. In quell’occasione, ci trovavamo nel West Virginia e la protagonista della storia era Becky Pepper-Jackson, una bambina di 11 anni, transgender da quando aveva 4 anni, quindi conosciuta e accettata da tutti come Becky. Anche in quella situazione, le assurde leggi firmate dal governatore Jim Justice furono contestate dall’amministrazione di Biden, in modo che la bambina potesse gareggiare con le sue amiche e non con i suoi amici.
Riguardo al Texas, comunque, pensate un po’, la legge è stata pensata proprio per difendere le donne che sarebbero svantaggiate contro delle persone “biologicamente maschi“. Sapete come sarebbero svantaggiare le donne? Gareggiando con un pancione in seguito a uno stupro. Però in quel caso non ve ne frega nulla degli svantaggi delle donne, perché bigotti siete e bigotti sarete sempre. Diciamo che vi importa delle donne solamente se potete discriminare le persone transgender.
Questa legge, comunque, riguarda soprattutto gli istituti scolastici, quindi bambini e ragazzini. I presidi, gli insegnanti e gli allenatori, saranno obbligati ad andare contro i diritti civili (anche se loro stessi ritengono che una donna trans sia una donna e che un uomo trans sia un uomo) e non accettare più i certificati di nascita legalmente modificati, costringendo i ragazzi trans a gareggiare con le ragazze, e le ragazze trans a gareggiare cono i ragazzi. Insomma, benvenuto medioevo.
«I ’maschi biologici’, oltre ad avere livelli di testosterone molto più alti, hanno molti altri vantaggi fisiologici che le ragazze non possono superare», ha dichiarato la deputata texana Valoree Swanson, una delle fautrici del disegno di legge. Ma a risponderle ci pensa la deputata democratica Julie Johnson: «Non si tratta affatto di sport. È un attacco immotivato verso una parte di popolazione che è altamente emarginata, al solo fine di impedire loro di uscire allo scoperto ed esprimere chi sono». E, in effetti, nessuna atleta donna e cisgender ha fatto mai obiezioni contro le colleghe trans in Texas.
Chase Strangio, uno degli avvocati dell’American Civil Liberties Union (Aclu), ha affermato in una conferenza stampa: «Con una rete elettrica in crisi, una pandemia e un’escalation della crisi climatica, i repubblicani hanno scelto di deridere, demonizzare e in definitiva usare il potere dello Stato per prevaricare un gruppo già emarginato di giovani, per risolvere un problema che chiaramente non esiste. Le ragazze e i ragazzi trans non dominano negli sport. In questi giorni trascorrono molto più tempo nei tribunali statali implorando per la loro umanità, più che nei campi sportivi».
Susan Broyles Sookman, in un comunicato stampa per Aclu, scrive invece: «Creare una legge che priverà le bambine e i bambini trans del diritto di partecipare alle attività scolastiche è sbagliato e sancisce la discriminazione contro una minoranza vulnerabile di minorenni. Questa legge è parte di un piano con cui si intende privare sistematicamente le ragazze e i ragazzi transessuali, e le loro famiglie, dei propri diritti». Eppure il disegno di legge è stato approvato, e in Texas non sarà più possibile accettare i certificati di nascita legalmente modificati per sancire la transizione di genere.
In Italia, intanto, la popolazione cavernicola esce dalle grotte e loda uno Stato transfobico e misogino, che odia le donne e le persone trans, senza rendersi conto che gli unici a subirne le conseguenze, psicologiche e fisiche, saranno gli stessi ragazzini che loro dicono di voler difendere. Peccato che si preoccupino solo dei ragazzini cisgender. Che amarezza questo 2021. La pandemia non ci ha reso per niente migliori. Tra l’altro ho persino letto che qualcuno ha definito il Texas, l'”unico Stato femminista“, ma si ricordano che ha letteralmente vietato l’aborto? Ma, soprattutto, ricordate che il femminismo include anche le donne transgender, altrimenti non siete femministe.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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