Tag: studenti

Rovigo: abbassati i voti in condotta dei due studenti che spararono alla prof
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Rovigo: abbassati i voti in condotta dei due studenti che spararono alla prof

Dopo lo scandalo social in seguito alla notizia del 9 in condotta ai due studenti che all'inizio dell'anno accademico aveva sparato alla docente, il consiglio dell'Istituto "Viola Marchesini" di Rovigo ha deciso di cambiare il voto di entrambi gli studenti. A dare la notizia è il Corriere del Veneto, secondo cui il ragazzo che aveva premuto il grilletto e che da tutti sembra essere descritto come uno studente modello, avrà un 7 in condotta, mentre il suo compagno che aveva 8 otterrà un 6. Quindi i voti sono stati abbassati di due livelli, facendo la media fra i 5 del primo semestre e l'8 e il 9 del secondo. Ricordiamo quello che è successo: la dolcente si trovava seduta alla cattedra, impartendo la lezione con l'aiuto del computer e della lavagna elettronica. Improvvisamente, ha s...
Unisalento: docente di latino che vessava gli studenti sospesa per 4 mesi
Opinioni attuali, Università

Unisalento: docente di latino che vessava gli studenti sospesa per 4 mesi

Ricordate la professoressa di latino dell'Università del Salento accusata tramite una lettera indirizzata alla ministra dell'Università e della Ricerca dall'associazione Unione degli Universitari - Lecce di vessare i propri studenti in sede d'esame? Secondo quanto comunicano i vari quotidiani locali, il rettore Fabio Pollice ha avviato un'inchiesta interna e sembrerebbe proprio che, effettivamente, la docente trattasse male i suoi studenti, in quanto a distanza di qualche mese è arrivato prima il sollevamento temporaneo dalla presidenza della commissione di esame e poi la sospensione. Torniamo indietro per chi non avesse voglia di rileggere l'articolo sul caso. La lettera è scritta dall'Unione degli Universitari di Lecce e inizia con il ricordo della studentessa che si è suicidata ...
Rovigo: gli studenti che spararono i pallini in faccia alla docente sono stati promossi con 9 in condotta
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Rovigo: gli studenti che spararono i pallini in faccia alla docente sono stati promossi con 9 in condotta

Gli studenti che colpirono una docente alla testa, tutto mentre riprendevano, sono stati promossi con un 9 in condotta. Succede a Rovigo, in una scuola superiore (nell’istituto “Viola Marchesini”), a ottobre cinque studenti organizzano un piano per sparare con una pistola ad aria compressa una docente di storia, la professoressa Maria Cristina Finatti, che perde quasi un occhio. A giugno veniamo a scoprire che quegli studenti sono stati promossi (a quanto sembra non sono mai stati sospesi ma hanno seguito un percorso rieducativo) e anche con un 9 in condotta. Gli avvocati della docente si rivolgeranno al ministro Valditara. Cosa successe quel giorno? La docente era seduta alla cattedra e stava facendo lezione con l’ausilio del pc e della lavagna elettronica, quando si è sentito un ...
Non si tratta di “regalare la laurea”, ma di rispettare i propri studenti
Opinioni attuali, Università

Non si tratta di “regalare la laurea”, ma di rispettare i propri studenti

Io forse lo ripeterò fino alla mia morte, ma a uccidere gli studenti non è il programma di studi troppo lungo con nozioni su nozioni che molto probabilmente dimenticheranno subito dopo l'esame, quanto più il sentirsi un fallimento, o ancora di più i docenti che finiscono per umiliare i propri studenti (e i casi non sono pochi, proprio qualche giorno fa abbiamo parlato di quello di Ester Barrale, siciliana in un'università del nord) portandoli a non voler più sostenere esami o che, comunque, scavano cicatrici profonde nella loro autostima creando anche dei veri e propri traumi. Purtroppo storie di docenti che vessano i propri studenti non sono per niente rare, solo che se n'è parlato sempre troppo poco. "È una vergogna per me interrogarti" o ancora "Ma gli altri esami come vanno? Male, ...
Lo sportello psicologico nelle università c’è già, ma non basta: CNSU ha presentato un’interrogazione alla ministra Bernini
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Lo sportello psicologico nelle università c’è già, ma non basta: CNSU ha presentato un’interrogazione alla ministra Bernini

Due studenti sono morti nel 2023, ed entrambi hanno utilizzato il termine fallimento nelle loro lettere d'addio. In un'Italia e in un governo che non fa che parlare di merito, e merito e ancora merito, gli studenti vogliono quanto prima delle risposte da parte dalla Ministra dell'Università Anna Maria Bernini che, tra l'altro, ha aspettato un bel po' di giorni per fare un post (e non dal suo profilo privato, dove invece è presente ancora oggi la foto dello studente di 20 anni laureato tramite università private in giurisprudenza, bensì da quello del Mur). Ha promesso dei presidi. Insomma, il supporto psicologico che nelle università già c'è, e va troppo a rilento! Nell’articolo di La Repubblica si dice il nome del ragazzo, ma noi abbiamo scelto di non scriverlo. Vi diciamo che lui,...
I quattro studenti incensurati che si trovano ai domiciliari da 7 mesi per la manifestazione a Torino
Opinioni attuali

I quattro studenti incensurati che si trovano ai domiciliari da 7 mesi per la manifestazione a Torino

Non si sta parlando abbastanza dei quattro studenti incensurati che sette mesi fa sono stati arrestati e sottoposti a custodia cautelare dopo aver partecipato, il 18 febbraio, a una manifestazione studentesca a Torino. La manifestazione aveva l'obiettivo di protestare contro l'alternanza scuola-lavoro, in seguito alla morte di Lorenzo Parelli durante l’alternanza scuola-lavoro. Tuttavia, qualcosa andò storto, e infatti quattro studenti, ancora dopo sette mesi, si trovano agli arresti domiciliari (tre di questi sono anche stati brevemente in carcere). E intanto il 15enne che accoltellò Marta Novello è libero. Lorenzo Parelli aveva 18 anni, ed è morto a gennaio, schiacciato da una putrella cadutagli addosso. In quel caso abbiamo letto i soliti politici con le loro solite condoglianz...
Quello che non avete capito della manifestazione degli studenti
Opinioni attuali, Università

Quello che non avete capito della manifestazione degli studenti

Venerdì scorso migliaia di studenti hanno partecipato a manifestazioni in tutta Italia, dal Sud al Nord. Quando degli studenti manifestano, è perché c'è del disagio generale, perché c'è il desiderio di voler cambiare una situazione. E in effetti, in un'Italia in cui non ci sono prospettive future, in cui uno studente delle superiori viene costretto a fare alternanza scuola-lavoro spesso in un percorso che più che formativo è di sfruttamento e uno studente universitario si trova a vivere una situazione in cui devi prendere sempre più lauree per un lavoro che non esiste, il tutto con anni di esperienza, c'è tanto da manifestare. Perché il 18 novembre gli studenti sono scesi in piazza? Il motivo principale è la richiesta di una scuola «innovativa, partecipata, antifascista, antirazzista, ...
Ma studiare in Italia con il progetto Erasmus+… è così semplice? La storia di una studentessa tunisina
Opinioni attuali

Ma studiare in Italia con il progetto Erasmus+… è così semplice? La storia di una studentessa tunisina

In questi giorni non si fa che parlare di sbarchi e di immigrazioni; in molti domandando, ignorantemente, "perché non vengono con l'aereo o con il treno?". Semplicemente perché anche facendo tutto legalmente, l'Italia è razzista. L'Italia non invoglia gli studenti a venire a studiare nel nostro belpaese, neanche con l'Erasmus. Nonostante ami vantarsi delle nostre università (senza però parlare degli studenti fuoricorso, della salute mentale e neanche dei suicidi degli studenti che sentono troppa pressione addosso), poi chiude le porte agli studenti non europei o non statunitensi che sognano di frequentare una delle nostre facoltose università. È il caso di Nour, una studentessa tunisina di giurisprudenza, che avrebbe voluto fare l'Erasmus in un'università italiana. Nour ha condivis...
Caso Carlotta Rossignoli: necessaria chiarezza su alcuni punti della storia
News dal mondo, Università

Caso Carlotta Rossignoli: necessaria chiarezza su alcuni punti della storia

Qualche giorno fa abbiamo parlato del caso Carlotta Rossignoli, la «modella e medico a 23 anni» osannata da tanti giornali, da qualche adulto e da pochi coetanei. Alcuni parlano di invidia, altri dicono che bisognerebbe solo "congratularsi", ma temo che si sia perso il punto del discorso polemico che circonda la sua figura: se Carlotta Rossignoli si fosse semplicemente laureata prima come molti altri coetanei, nessuno le sarebbe andato contro (in quel caso i problemi sono causati dai giornali che spettacolarizzano); il fatto è il suo messaggio del dormire come tempo perso, e anche qualcosa della sua storia che non torna e che fa pensare, più che a privilegio, a raccomandazione. Carlotta Rossignoli Dal Corriere della Sera siamo venuti a sapere che la neo dottoressa ha concluso la mat...
Milano è diventata una città per ricchi: la storia di Carmelo
Economia e finanza

Milano è diventata una città per ricchi: la storia di Carmelo

Milano è diventata una città per ricchi. Se Vdnews che si è occupata del servizio di cui parleremo oggi ha posto la storia come una domanda, io, che negli ultimi mesi ho cercato affitti anche a Milano, rispondo chiaro e tondo: Milano è una città per ricchi, perché uno studente, un lavoratore alle prime armi, quelli "senza esperienza" perché appena usciti dall'università, quelli che magari sono addirittura in stage, non riescono a poter sostenere, con il proprio solo stipendio o con una borsa di studio, la vita nella città più famosa del nord Italia. Abbiamo già parlato della situazione affitti in Italia quest'anno, pubblicando un report di Immobiliare Insights, celebre agenzia che affitta in tutta Italia a studenti fuorisede, secondo cui in un anno gli affitti in Italia sono aument...
Perché per le testate è più importante un click in più rispetto alla dignità
Opinioni attuali, Università

Perché per le testate è più importante un click in più rispetto alla dignità

Avete notato quante persone sono riuscite a prendere 100 e lode quest'anno? Io sì, nonostante sia fuori dal sistema scolastico da un po' di anni. Come lo so? Perché non so neanche quanti articoli su non so quanti ragazzi prodigio abbia letto. Poi fino al mese scorso condividevano la storia di quella ragazza che si è laureata e ha cercato di normalizzare il fuoricorso, l'ansia per gli esami e parlando anche degli studenti che si suicidano per lo studio e per le troppe aspettative (oh, aspetta, sono io quella ragazza). Questa è l'ipocrisia dei giornali e delle testate italiane, che cercano il click, fregandosene completamente degli studenti. Facciamo una premessa: complimenti a tutti gli studenti che sono riusciti a concludere il percorso scolastico, qualsiasi sia stato il loro voto...
Studenti in piazza contro l’alternanza scuola-lavoro — FOTO E VIDEO
Opinioni attuali

Studenti in piazza contro l’alternanza scuola-lavoro — FOTO E VIDEO

L'alternanza scuola-lavoro va abolita: è questo il messaggio che migliaia di studenti in più di 40 piazze d'Italia hanno voluto trasmettere nella giornata di ieri. Un messaggio che da mesi, da anni, cercano di far ascoltare a chi ha il potere di cambiare la loro situazione, ma che comincia a essere solamente sentito in questi giorni, dopo due disgrazie. Si chiamavano Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci. Avevano 18 e 16 anni e sono morti a causa di un sistema che ci vuole lavoratori ancor prima di studenti. Lorenzo Parelli aveva 18 anni, ed è morto a gennaio, schiacciato da una putrella cadutagli addosso. In quel caso abbiamo letto i soliti politici con le loro solite condoglianze, come se non avessero oggettivamente il potere di salvare i ragazzi dal loro futuro, o almeno come se non pot...
L’università non è una gara e quando lo capiremo potremo viverla al meglio
Opinioni attuali, Università

L’università non è una gara e quando lo capiremo potremo viverla al meglio

Negli ultimi giorni ho letto così tanti articoli su studenti che si laureano molto prima del previsto che mi son detta: non posso non scriverne. Tuttavia, devo ammetterlo, sono rimasta stupita anche dal gran numero di coetanei che ha espresso il proprio dissenso nei confronti di questi articoli e dei post a riguardo, in particolare verso la ragazza laureata in giurisprudenza che ha preso in giro una malattia come la depressione, che non scegli di avere e che non puoi guarire, come pensano in molti, «pensando positivo». Fonte: pinterest Chi segue il mio blog sa che sono appena tornata dalla mia esperienza Erasmus, per cui ho provato l'ebrezza di studiare all'estero e quindi scoprire un nuovo mondo universitario magico in cui i professori ti rispettano, rispondono entro 5 minuti alle...
#nomaturità21: due chiacchiere con Dafne, una delle menti della petizione
Due chiacchiere con...

#nomaturità21: due chiacchiere con Dafne, una delle menti della petizione

Tra crisi di governo, il Presidente degli Stati Uniti d'America accusato per la seconda volta di impeachment, rivolte, Silvio Berlusconi in ospedale e regioni che cambiano di nuovo colore, non dobbiamo dimenticarci, ancora una volta, degli studenti che dovranno affrontare la maturità 2021, in quest'anno con forse più incertezze del precedente, poiché l'unica certezza che hanno è quella che non sapranno fino all'ultimo come dovranno svolgere l'esame di Stato. Così, un gruppo di studenti, ha ben pensato di dare inizio a una petizione: «annullare l'Esame di Maturità 2021». No, non cominciate con i pregiudizi sui ragazzini che non hanno voglia di studiare o sui soliti studentelli che cercano scuse per essere promossi senza impegnarsi et similia. Leggete quello che hanno da dire questi ragaz...
17 novembre: Giornata Internazionale degli Studenti
Opinioni attuali

17 novembre: Giornata Internazionale degli Studenti

Non tutti sanno che il 17 novembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale degli studenti, una ricorrenza storica che ricorre dal 1941. Ma che senso ha oggi questa ricorrenza? Un po' di storia La data del 17 novembre non è casuale. La Giornata Internazionale degli Studenti nasce come una commemorazione di un fatto storico che ha avuto esiti tragici. Novembre, Praga: alcuni studenti universitari secondo in piazza per manifestare ma la rivolta viene sedata dai nazisti, che in quel momento storico occupavano la Cecoslovacchia. Durante gli scontri uno studente viene colpito da un’arma da fuoco, motivo per il quale morirà pochi giorni dopo. In occasione di quello che avrebbe dovuto essere un corteo funebre per accompagnare la salma del giovane verso la sua abitazione, migliaia di...