Sarah Everard era la 33enne che è stata rapita, stuprata e uccisa lo scorso 3 marzo mentre rientrava a casa sua, intorno alle 21:30. A essere accusato della sua morte è sin da subito stato l’agente della Polizia Metropolitana di Londra Wayne Couzens, 48enne, che nell’udienza dell’8 giugno si è anche dichiarato colpevole del rapimento e dello stupro e, successivamente, anche dell’omicidio, sebbene non gli fosse stato chiesto ufficialmente di dichiararsi colpevole anche per questo reato.
La storia di Sarah Everard in pochissimo tempo fece il giro del mondo, facendo indignare donne e persone che rispettano la vita umana, ma soprattutto nella sua città e in quelle dell’Inghilterra, ci furono tantissime manifestazioni. In Italia del caso non si è parlato abbastanza come ne meritava, ma diversi giornali furono più interessati al fatto che Kate Middleton avesse reso omaggio alla ragazza con un mazzo di fiori. Tuttavia, adesso, la ragazza ha finalmente ottenuto la giustizia che merita.
Sarah Everard era una 33enne inglese scomparsa lo scorso 3 marzo. Lavorava per un’agenzia di media digitali, era giovane, piena di vita e, come tante altre ragazze, tornava a casa da sola, a piedi. Faceva una cosa normalissima, e proprio nel fare una cosa normalissima è stata uccisa da un uomo. Era una ragazza con dei sogni, una ragazza con un futuro davanti, con delle persone che amava e che le volevano bene, e quell’agente ha cancellato tutto ciò che aveva programmato, ma adesso sarà punito per questo.
Tuttavia, è orribile utilizzare la morte di Sarah Everard come ennesima testimonianza del fatto che esistano degli uomini che considerano delle donne come degli oggetti e di come una donna non possa essere libera di tornare a casa da sola senza rischiare di essere stuprata o uccisa, ma è un paragone necessario, poiché Sarah è divenuta solo un’altra vittima di un sistema che in queste situazioni si preoccupa più di sottolineare che «non tutti gli uomini» o «non tutti i poliziotti» sono degli assassini o stupratori o entrambi. La ragazza solare e sorridente adesso è un numero.
Isondaggi ufficialinel Regno Unito hanno confermato di come più del 70% delle donne abbia subito molestie in pubblico, mentre solo il 3%, tra i 18 e i 24 anni, non ha mai avuto un’esperienza del genere. A livello globale 9 donne su 10 non si sentono al sicuro a camminare da sole per strada. Come possiamo stare tranquilli e affermare cheil femminismo non serve piùo ancora ritenere che diresì ma non tutti gli uominisia una cosa corretta da dire in questi casi? Come possiamo stare tranquilli se tante donne, come Sarah Everard, devono subire la paura ogni giorno?
«I cittadini si sentono feriti e arrabbiati per quanto è accaduto, e questi sono sentimenti che condivido personalmente. Riconosco anche le preoccupazioni più ampie, che sono state giustamente sollevate, sulla sicurezza delle donne negli spazi pubblici. A loro voglio dire ora che questa organizzazione rimane impegnata a proteggere i londinesi ovunque si trovino in questa città. E quell’impegno non è diminuito da questi eventi, semmai si è rafforzato con queste tragiche circostanze», disse Nick Ephgrave ai tempi dell’accaduto, in seguito alle manifestazioni.
La comandante di Scotland Yard, Cressida Dick, primo capo donna della polizia metropolitana di Londra (Metropolitan Police) della storia a cui è stato anche contestato il fatto che più donne avevano denunciato per molestie sessuali Wayne Couzens (come anche altri poliziotti), ma non erano minimamente state prese in considerazione, ha voluto chiedere scusa alla famiglia di Sarah Everard ma anche alla comunità: «Sono molto dispiaciuta per la perdita, il dolore e la sofferenza. Tutti ci sentiamo traditi. Io sono disgustata, furiosa e devastata per i crimini orribili commessi da quell’uomo».
Riguardo l’uomo, si è dichiarato colpevole del rapimento, dello stupro e dell’omicidio di Sarah Everard e il 29 settembre ci sarà la sua condanna ufficiale. Ricordiamo anche che l’uomo, qualche settimana prima di questi ultimi crimini, era stato accusato da un’altra donna di atti osceni in un fast food (quando poi ci sono persone che dicono “uno che si masturba in treno dovrebbe farti ridere, siete sessuofobe!“) e, tra l’altro, ci sarebbero anche 12 agenti sotto indagine perché si crede che abbiano coperto il collega con atti di negligenza.
L’opinione sul web riguardo Sarah Everard
In Italia la notizia non è stata ascoltata da molte persone, qualcuno l’ha letta ma non ha commentato, altri non l’hanno proprio letta. Nessuna parola, ancora, neanche dai politici, ma d’altronde è un caso avvenuto fuori dall’Italia, non ci aspettiamo che Matteo Salvini intervenga soprattutto perché l’assassino (dichiaratosi colpevole) è un poliziotto, tuttavia ci aspettiamo magari un commento da Laura Boldrini, che si è sempre espressa contraria alla violenza sulle donne. Ma, in fin dei conti, è ancora presto, la notizia in Italia non è arrivata ancora sulle più grandi testate.
A police officer who repeatedly exposes himself and continues to serve as a police officer. The #saraheverard case lays bare unbelievable failings in Dame Cressida Dick’s @metpoliceuk.
— Tim Walker (@ThatTimWalker) July 9, 2021
🔺12 officers being investigated for misconduct relating to the murder of Sarah Everard.
— David Challen (@David_Challen) July 10, 2021
🔺 2 officers charged with taking selfies with the bodies of Nicole Smallman and Bibaa Henry.
🔺 Officers handcuff and remove women from a vigil for Sarah Everard.
It goes on…
2/2
His police colleagues ignored at least two incidents of indecent exposure by predatory rapist and murderer Wayne Couzens.
— Will Black (@WillBlackWriter) July 9, 2021
THIS is how his colleagues treated women at Sarah Everard’s vigil. pic.twitter.com/DADYeQIwBb
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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