Rosa Alfieri: la tragedia della 24enne trovata morta ieri, arrestato il presunto assassino

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Una tristezza immane ci travolge nello scrivere quest’articolo. Rosa Alfieri aveva 24 anni, è descritta dai suoi vicini come una «ragazza solare», anche molto popolare in quanto fidanzata con il giovane titolare della tabaccheria in cui lavorava e poi, in un piccolo paesino come Grumo Nevano, comune in provincia di Napoli, tutti conoscono tutti, per questo la comunità è sconvolta e si stringe al dolore della famiglia. Mazzi di rose bianche sono stati lasciati davanti al portone dove la giovanissima Rosa è stata uccisa. Al momento si sospetta del vicino, che è stato arrestato proprio qualche minuto fa.

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Fonte: Napoli Today

Parliamo spesso di femminicidio, di violenza sulle donne, di violenza di genere, delle varie discriminazioni, eppure sempre più spesso scriviamo di donne uccise da uomini, di donne stuprate da uomini e questo ci fa solo comprendere che quello che manca è l’educazione. Non basta postare quella frase indignati quando una donna viene trovata morta, non basta pubblicare la foto con un cuoricino rotto su Instagram, non basta fare quello pseudo attivismo. Le istituzioni devono intervenire sin dalla tenera età per far comprendere alle giovani menti che la violenza è sbagliata, sempre. Bisogna prevenire, prima di curare.

Rosa Alfieri, 24 anni, è stata trovata con uno straccio in bocca, nella camera da letto del vicino di casa, con i vestiti in disordine. Questo fa intendere che la ragazza sia stata uccisa durante un’aggressione sessuale contro cui stava cercando di ribellarsi (poi, ovviamente, queste sono solamente delle ipotesi, sarà l’autopsia a parlare chiaro). Il suo assassino, un trentenne, si era trasferito da poche settimane nell’edificio affittato da un parente di Rosa (come ha sottolineato la cugina a Napoli Today). Si chiama Elpidio D’Ambra, ha 31 anni e aveva negato di aver visto la ragazza.

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Rosa Alfieri

Il cadavere di Rosa è stato trovato dai suoi parenti, che non riuscivano a contattarla e hanno cominciato a preoccuparsi. Anche il suo fidanzato ha cercato di chiamarla ma risultava sempre irraggiungibile. Tuttavia, probabilmente, a rifiutare la chiamata non era più lei, ma il suo assassino che sperava che, rifiutandolo, avrebbe smesso. Ma il giovane si è diretto alla casa della ragazza chiedendo sue notizie alla madre che poi ha avvertito il marito. Venendo la macchina di Rosa, hanno deciso di fare irruzione nella casa dove hanno fatto la tragica scoperta.

Rosa Alfieri: trovato il presunto assassino

Urla di disperazione da parte di amici e familiari di Rosa Alfieri nel momento il cui il cadavere della giovanissima donna veniva trasportato nell’Istituto di Medicina legale all’ospedale di Giugliano in Campania per fare degli accertamenti e scoprire le cause della morte. Sul suo corpo non c’erano ferite d’arma da fuoco o da taglio, e questo ha subito fatto pensare che sia stata uccisa per strangolamento o soffocamento.

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Rosa Alfieri

Non si sa ancora se Rosa Alfieri sia entrata nell’appartamento del vicino trascinata di forza, di sua volontà o attirata con una scusa, ma sul Corriere leggiamo che «Rosa grida, ma lì per lì nessuno si rende conto di quello che sta accadendo: solo più tardi gli abitanti della zona ricollegheranno le grida all’omicidio».

Lui, l’assassino, è scappato. Inizialmente sui social hanno cominciato a girare delle voci che vedrebbero come degli assassini dei pachistani e c’era persino chi iniziava a organizzare delle rappresaglie per andare contro gli immigrati pachistani della città, ma subito le notizie sono state smentite: il principale sospettato è un compaesano, Elpidio D’Ambra, che a lungo ha vissuto in Spagna dove ha anche avuto problemi con la giustizia ma che ha deciso di far ritorno a Grumo Nevano qualche settimana fa. La madre di lui, tramite il sindaco Di Bernando, «ha chiesto di fare presente alla famiglia Alfieri che si stringe intorno al loro lutto, è anche lei distrutta da questa tragedia».

«Aveva saputo che il figlio era tornato a Grumo Nevano ma non aveva rapporti con lui da mesi. Per un periodo il 31enne è stato all’estero, in Spagna, dove ha passato un periodo anche gli arresti», ha detto la madre del presunto assassino al sindaco, che descrive l’omicidio di Rosa Alfieri con «un dolore immenso, il lutto della famiglia è il dolore dell’intera comunità. Nelle prossime ore con la Giunta decideremo le iniziative per essere concretamente vicini alla famiglia. Siamo sconvolti. Qui ci conosciamo quasi tutti ed il dolore delle famiglie coinvolte è il nostro dolore».

La cugina di Rosa Alfieri, Rosamaria, ricorda la cugina minore con Napoli Today: «Io e Rosa siamo cresciute insieme. Era una ragazza normale, viveva la sua vita in maniera spensierata. Non poteva imbattersi in casini o guai. Quello che è accaduto è assurdo e impensabile. Speriamo che chi ha fatto ciò si consegni. Poi le forze dell’ordine sapranno cosa fare». Elpidio D’Ambra non si è consegnato, ma è stato preso a Fuorigrotta dai carabinieri e dalla polizia, riconosciuto dal personale della volante del commissariato di Bagnoli. Adesso attendiamo altre notizie, ma niente potrà riportare Rosa indietro.

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