Pretty Little Liars è ufficialmente tornata su Netflix, per cui un rewatch è d’obbligo. Oppure, semplicemente, potremmo rivivere insieme quel periodo in cui non avevamo dubbi riguardo il futuro e l’unica domanda che ci ponevamo era: ma chi diavolo è -A? O, ancora, quando abbiamo aspettato la bellezza di sette anni per… avere un finale più che indecente. Perché sarebbe potuto finire in tanti modi, riprendersi in un modo fantastico, ma invece la sceneggiatura ha deciso di essere coerente: schifo e imbarazzo fino alla fine.
Pretty Little Liars ci ha dato i primi meme, ci ha tenuti incollati alla televisione per anni interi, ci ha fatto fare le prime teorie, ci ha fatto capire cosa è l’imbarazzo… ma soprattutto cosa significa avere letteralmente l’ansia per una serie tv, perché, insomma, non importa quante le liarsne abbiano passate, continueranno sempre a fare gli stessi identici errori e, soprattutto, noi continueremo (e abbiamo continuato) a seguire una serie tv proprio per questo. Perché, sì, non c’è una fan di Pretty Little Liars che l’abbia seguita senza sapere che fosse trash. Ma il bello era proprio questo.
Aria, Spencer, Hanna, Emily e, ovviamente, Alison, sono le ragazze che ci hanno accompagnato durante la nostra adolescenza. Da una parte una ragazza del liceo (minorenne) innamorata del suo professore, e noi ce la facevamo andare comunque bene e li shippavamo anche. Spencer, poi, letteralmente si drogava e subiva tutto lo stress della scuola e della vita. Hanna l’hanno resa proprio la stereotipa della bionda stupida (Jenna non può sentirci, è sorda), Emily invece… è solo Emily. E a noi andavano bene così.
Ma il personaggio più complesso è Alison. Non si conosceva abbastanza neanche lei stessa. Tutti abbiamo pensato che fosse la cattiva, poi la vittima, poi di nuovo la cattiva e poi ancora la vittima. Insomma, Alison era una minorenne, una ragazzina, che si trova in una situazione più grande di lei e tutto senza rivolgersi a un adulto. Non che gli adulti di Pretty Little Liars fossero migliori delle minorenni. Ma, ancora una volta, a noi andava benissimo così.
Pretty Little Liars: i momenti più imbarazzanti e iconici
«Rosewood, Pennsylvania. Un gruppo molto affiatato di cinque migliori amiche (Hanna, Emily, Aria, Spencer e Alison) trascorrono insieme il weekend del Labor Day. Durante la notte, però, Alison scompare misteriosamente. Avendo perso la loro “ape regina”, le altre quattro amiche si allontanano e il gruppo si sgretola.
Un anno dopo, le quattro ragazze rimaste cominciano a ricevere degli strani sms firmati semplicemente “A”; i messaggi contengono segreti che le ragazze pensavano di aver confidato solo ad Alison. Le ragazze deducono, dunque, che l’amica sia ancora viva, ma la scoperta del corpo di Alison smonta le loro certezze. Ipotizzano quindi che “-A” sia l’assassino di Alison e cercano di scoprirne la vera identità.»
“Jenna non può sentirci, è cieca”
Incommentabile. Iconica. Imbarazzante. Una delle frasi che continueremo a ricordare per tutta la vita quando sentiremo nominare Pretty Little Liars.
La relazione di Aria con Ezra
Va bene. Va bene! Amiamo Aria ed Ezra. Amiamo il loro amore, amiamo la loro relazione, in particolare quando sono cresciuti. Perché, siamo onesti: Aria che bacia Ezra e il giorno dopo quando se lo trova come professore non interrompe la relazione, bensì la continua (e anche lui, insomma, è solo una tua studentessa), è abbastanza imbarazzante.
Gli outfit
Non solo di Aria, perché sappiamo che abbiamo pensato tutti ad Aria. Ma in generale… come diamine si vestivano? Sappiamo che è tutto romanzato, perché in fin dei conti basta vedere Elité o Euphoria per capire come le ragazze non si vestono a scuola (o ai funerali…), però come diamine le vestivano? Chi decideva i costumi?
Caleb e Spencer
Brrr. I brividi solo a pensarci.
Il maiale nel bagagliaio
Ma dobbiamo davvero parlarne? Perché io vorrei dimenticare quella scena dalla mia testa.
La casa delle bambole
No, non la voglio ricordare. Mi viene il terrore solo a pensarci. È letteralmente stata protagonista di tutti i miei incubi in quel periodo.
La storyline di Alison
Morta, viva, morta, viva, morta, è -A, viva, morta… Se oggi abbiamo troppi dubbi e non ci fidiamo delle persone, è a causa di Pretty Little Liars. Non mentiamo.
Il finale di stagione
No. Va bene? Avrebbe potuto finire in tantissimi modi, c’erano tantissime teorie plausibili. E invece no. Inventiamoci la gemella di Spencer, Alex.
Vedo di nuovo che si parla di Pretty Little Liars, per fortuna, così posso condividere la mia indignazione con altri utenti che, come me, hanno aspettato 7 anni per vedere finalmente chi è -A e si sono ritrovati quel finale di merd4.
— Evæ🔬🧫 (@anikeatable) March 16, 2022
Abbracciamoci
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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