Non succede nel lontano Bronx, dall’altra parte del mondo, il secolo scorso o in uno stato dove vige ignoranza e maschilismo. Succede in Italia, a Imola, nel 2019, dove forse si pensa che la pedofilia non esista. Lui ha 46 anni, loro invece 6 ragazzine dai 12 ai 13 anni, amiche della figlia dell’uomo e che venivano invitate a casa per dei normali pigiama party fra bimbe. Tuttavia, dopo il brindisi dell’amicizia con sonniferi, succedeva tutto ciò che non dovrebbe accadere.
Viene il disgusto a solo scrivere di queste notizie, a pensare che delle bambine che in quegli anni cominciano a scoprire da sole, magari su internet, magari a scuola, cos’è un rapporto sessuale, si trovino a essere stuprate da un uomo di 46 anni, da un padre che sfruttava la figlia per invitarle a casa, poi le dava i sonniferi approfittando del “brindisi dell’amicizia” e, una volta che loro non potevano minimamente reagire né comprendere, le violentava. Ma anche da sveglie, non si fermava.
È risultato colpevole, accusato non solo di pedofilia, dopo essere stato denunciato da una delle famiglie lo scorso anno, poiché i fatti sono avvenuti tra la primavera e l’estate del 2019, e le indagini sono iniziate non appena i genitori di una delle bambine che ha trovato il coraggio di raccontare loro tutto ciò che avveniva in quelle mura domestiche hanno denunciato il tutto alla polizia.
Le vittime sono sei e sono tutte minori di 14 anni. Stupro, pedofilia e anche l’aggravante di aver utilizzato delle «sostanze narcotiche a effetto stupefacente» che è clamorosamente vietato per le persone minori di 18 anni. La sentenza, uscita negli ultimi giorni, lo ha condannato a un rito abbreviato, 6 anni e 4 mesi, più €20.000 a vittima e anche le spese processuali.
No, non sei anni per vittima. Sei anni in totale. Fra meno di dieci anni, fra poco più di cinque anni, quando quindi avrà solo 52 anni, l’uomo che ha rovinato la vita di quelle ragazzine innocenti sarà libero. Che conseguenze avrà sulle loro vite? Riusciranno a vivere l’amore? A fidarsi delle persone dell’altro genere? A dormire tranquille? A non fare incubi ogni notte? Ha ricevuto 6 anni per violenza sessuale, per pedofilia e per aver drogato le sue vittime.
I racconti delle giovani vittime di pedofilia
Una delle bambine che, ricordiamolo, erano tutte 12enni o 13enni, racconta di essersi svegliata in una delle notti che passava a casa della sua coetanea, e lui era accanto a lei. Le ha promesso che «non lo avrebbe più fatto» e che «dopo quello che è successo non siamo più solo amici». Un’altra bambina è arrivata a chiamare la madre poiché non voleva passare la notte in quella casa, con quell’uomo.
Li faceva passare per giochi, le toccava insistentemente, ogni scusa sembrava buona. La figlia si allontanava durante il gioco del nascondino, e lui si avvicinava a una di loro, «inducendo nella vittima uno stato d’animo di ripulsa». Ma non erano giochi, e molte bambine, per fortuna, sono riuscite a comprenderlo e ad avare il coraggio di parlarne con i propri genitori, in modo da fermare definitivamente quest’uomo. Beh, per sei anni e quattro mesi, almeno.
Gli avvocati dell’uomo accusato di pedofilia, Enrico Caliendo e Carlo Gandolfi Colleoni, hanno dichiarato, dopo la sentenza del giudice: «Aspettiamo le motivazioni, il giudice si è preso un mese. Sono convinto che la vicenda sarà ridimensionata in appello, a bocce ferme. Alcune circostanze sono state enfatizzate». Sì, hanno proprio detto enfatizzate, come se delle bambine potessero inventare uno stupro.
Secondo loro, «nulla è accaduto di sessualmente rilevante, tutto è stato montato e lo dimostreremo», e questo ci dimostra che non importa quanti anni hai, se ne hai 18 e vieni violentata, sei ingenua, se hai 22 anni, fai un video con il tuo fidanzato e lui lo pubblica senza il tuo consenso, è colpa tua e non sei adatta a lavorare, se hai quanti anni vuoi e vieni stuprata, come eri vestita? Cosa hai fatto per provocarlo? Perché non hai denunciato subito? Sono uomini, devi capirli. Non importa quanti anni hai, se sei vittima di stupro, pedofilia e se sei stata anche drogata, ti sei inventata tutto.
Lui ha affermato di aver dato il sonnifero alle bambine (che, ricordiamolo, è illegale), poiché di difficile gestione, tuttavia nega di aver abusato di loro. «Le abbracciavo perché sono sempre stato un padre attento e premuroso. Ma loro si sono inventate tutta un’altra storia», ha detto. Ma come possono delle bambine di 12 e 13 anni inventare una cosa così spregevole come la pedofilia? Il giudice, comunque, ha deciso che l’uomo sarà condannato e le famiglie sembrano essere soddisfatte.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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