Tanti auguri di buona Pasqua! Visto che oggi è il Lunedì Santo, Lunedì dell’Angelo o semplicemente Pasquetta, dedichiamo il nostro articolo sulla Polonia a questa festività, in quanto in passato abbiamo parlato in modo generale della Pasqua ma non ci abbiamo fatto un articolo specifico a riguardo come invece abbiamo fatto per il Natale. Quindi… Wesołych Świąt Wielkanocnych, ovvero Buona Pasqua… Oppure Smacznego jajka i mokrego dyngusa, ovvero spero che tu abbia una splendida Pasqua e un felice lunedì di Pasqua!
Facciamo la nostra solita premessa: questa rubrica è arrivata al suo 83esimo capitolo (pensate un po’, è stata la nostra prima rubrica!). Sebbene ci siano alcune eccezioni con dei termini legati a festività o eventi d’attualità, la maggior parte degli articoli parla proprio di grammatica, partendo con il primo, dove ci siamo approcciati alla lingua con l’alfabeto e i digrammi, ma poi abbiamo continuato con le declinazione, le coniugazioni e tanto altro ancora!
Ai tempi utilizzavo il libro “Impariamo il polacco, manuale per principianti” di Bartnicka Barbara della casa editrice Wiedza Powszechna, mentre adesso sto usufruendo di diversi libri. Per le lezioni di grammatica continuerò con il Basic Polish: A Grammar and Workbook di Dana Bielec. Come vi ho detto la scorsa volta, sto molto apprezzando questo libro, sebbene sia in lingua inglese, poiché alla fine di ogni capitolo ci sono anche degli esercizi. Per oggi, invece, nessun libro! Ma solo interrogazione ai madrelingua che conosco!
Buona Pasqua… in Polonia!
Tolta la parte lessicale che abbiamo detto proprio nel primo paragrafo di questo articolo e che in realtà abbiamo trattato in modo generale in altri articoli sulle festività, passiamo subito alle tradizioni pasquali in Polonia, iniziando dal sabato santo dove i polacchi dipingono uova sode (chiamate pisanki). Alcuni usano kit acquistati in negozio che facilitano la colorazione e la decorazione, mentre altri usano addirittura lo stesso cibo, quindi, ad esempio, le bucce di cipolla bollita!
Il sabato santo in Polonia si preparano anche i cesti pasquali, foderati con un tovagliolo di lino bianco o pizzo e decorati con rametti di bosso (bukszpan). Al loro interno ci sono diversi cibi pasquali: pisanki, un pezzo di salsiccia o prosciutto, sale e pepe, pane, un pezzo di torta e un agnello pasquale fatto di zucchero o addirittura di plastica. Poi, le famiglie polacche, li portano in chiesa pe farli benedire.
Passiamo ora alla domenica di Pasqua: qualcuno va in chiesa alle 6 del mattino per la messa della Resurrezione, con una processione e i membri della chiesa che cammineranno itntorno all’edificio tre volte mentre suonano le campane. Poi tutte le famiglie si riuniscono per fare colazione insieme. Prima del pasto, più o meno come a Natale con la condivisione dell’opłatek (ostia natalizia), le persone condividono spicchi delle benedette uova di Pasqua dal cesto. A colazione si mangiano principalmente piatti freddi e carne: prosciutto, salsiccia, arrosti, paté (pasztet), uova, salsa di rafano, pane. Si scambiano auguri e un Wesołego Alleluja.
Ci sono poi tantissimi dolci pasquali in Polonia: una torta lievitata dolce alta e rotonda di 15 tuorli con un buco nel mezzo (babka); mazurek, una torta con uno strato grasso di glassa, decorata con frutta secca, noci, mandorle, semi tostati; o sernik, una classica cheesecake polacca. Il pranzo pasquale comprende molti pasti tradizionali: żurek, biała kiełbasy, uova sode e un assortimento di altri cibi e dessert. Il lunedì di Pasqua, che è conosciuto come il lunedì umido (Śmigus-Dyngus) spesso i ragazzi gettano dei gavettoni sulle ragazze oppure fra di loro. Insomma, se in Italia ci preoccupiamo del mal tempo per non bagnarci… In Polonia lo fanno per tradizione.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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