Nelle ultime settimane, ma soprattutto nelle ultime ore, il nome Mario Draghi è sulla bocca di tutti, di giovani che non lo conoscono e adulti che ne hanno un ricordo. Per cui, vediamo chi è il forse nuovo Premier, sempre che riesca a ottenere la maggioranza, colui che sostituirà, sempre in forse, Giuseppe Conte, il Premier che si è trovato a dover combattere contro una pandemia.
È tutto partito da quando Il Quirinale ha comunicato di aver convocato, il giorno 3 febbraio 2021 alle ore 12, il professore Mario Draghi. Quello che ci si chiede in questo momento è quindi: riuscirà a ottenere una maggioranza? Lo vedremo nel prossimo episodio de La crisi di governo durante una pandemia.
Il Presidente della Repubblica Sergio #Mattarella ha convocato per domani mattina alle 12 al #Quirinale il Professor Mario #Draghi
— Quirinale (@Quirinale) February 2, 2021
Intanto, tra le risposte, troviamo persone indignate perché «dopo 70 anni ci hanno tolto il diritto di votare. Tempi bui e temo che siamo solo all’inizio del tunnel», altre invece speranzose perché «sarebbe veramente la persona di cui abbiamo bisogno ora più che mai!!!», altre ancora invece sono contrarie: «Non vedo l’ora di vedere come reagiranno tutti quelli che lo elogiano quando attuerà macelleria sociale a colpi di avanzi primari nel giro di qualche mese. Evidentemente il governo Monti non è stato sufficiente per voi. Ora godetevi il futuro».
Ma, prima di giudicare, vediamo chi è Mario Draghi e cos’ha fatto nella vita, dalla sua istruzione ai vari incarichi che ha ottenuto.
Mario Draghi: chi è e cos’ha fatto nella vita?
Come avete potuto vedere dalle reazioni sotto al posto del Quirinale, Mario Draghi, come ogni uomo che si fa notare in Italia e nel mondo, ha dei sostenitori come degli haters, tuttavia noi non daremo un’opinione, ma ci limiteremo a farvelo conoscere in modo che voi stessi creiate un’opinione personale su di lui.
Mario Draghi nasce a Roma nel 1947, ed è il primo di tre fratelli. Il padre, Carlo, è un banchiere, mentre la madre, Gilda Mancini, è una farmacista. Perde entrambi i genitori all’età di 15 anni e di lui e dei suoi fratelli si prenderà cura una sorella del padre. Si iscrive al Liceo Classico Massimiliano Massimo di Roma, e tra i suoi compagni di classe ci saranno anche Luca Cordero di Montezemolo e Giancarlo Magalli.
Finiti gli studi scolastici, frequenterà e si laureerà nel 1970 all’Università Sapienza di Roma, con relatore Federico Caffè e con una tesi su Integrazione economica e variazione dei tassi di cambio, criticando molto Pierre Werner. L’anno successivo entra al Massachusetts Institute of Technology, segnalato da Franco Modigliani, ed è uno degli studenti di Stanley Fischer, il futuro governatore della Bank of Israel. Nel 1977 ottiene il dottorato di ricerca con una tesi intitolata Essays on Economic Theory and Application, supervisionato da Modigliani e Robert Solow.
Dal 1975 al 1978 è un professore incaricato prima di Politica economica e finanziaria all’università di Trento, poi di Macroeconomica a Padova ed Economia matematica alla Ca’ Foscari di Venezia, poi di Economia Politica monetaria e di Economia internazionale alla facoltà di scienze politiche Cesare Alfieri all’Università di Firenze. In quest’ultima università sarà anche, dal 1981 al 1991, professore ordinario di Economia e politica monetaria.
Nel 1983 è consigliere di Giovanni Goria, ministro del Tesoro durante il Governo Craxi I, mentre dall’anno successivo al 1990 diviene Direttore Esecutivo della Banca Mondiale. Dal 1991 al 2001 è Direttore Generale del Ministero del tesoro. Viene chiamato durante il Governo Andreotti VII e poi confermato per tutti i governi successivi, fino a Berlusconi II. Nel 1992 incontrò alcuni rappresentanti della comunità finanziaria internazionale sul panfilo HMY Britannia della regina Elisabetta II e questo gli causò molte polemiche tanto che, nel 2008, il Presidente emerito della Repubblica italiana Francesco Cossiga rifiutò di vederlo come Presidente del Consiglio dopo Prodi.
Nel 2005 Mario Draghi diviene nono governatore della Banca d’Italia, sostituendo Antonio Fazio dopo lo scandalo di Bancopoli, mentre nel 2011 l’Eurogruppo diviene Governatore della Banca centrale europea. Iconico è il suo «whatever it takes» pronunciato in una conferenza stampa a Londra in merito all’Euro che lui, insieme alla Banca centrale europea, farà di tutto per salvare.
Nel 2012 diviene l’uomo dell’anno sul Financial Times e sul The Times, per le capacità con cui ha gestito la crisi del debito europeo, mentre nel 2018, secondo il Forbes, si trova al 18° posto nella classifica degli uomini più potenti al mondo. Insomma, diciamo che Mario Draghi ha una lunga carriera e, speriamo, possa fare qualcosa di buono per l’Italia.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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