Leo Battaglia, il leghista nemico dell’ambiente

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Chi è Leo Battaglia? Leo Battaglia è un agente immobiliare di Castrovillari, candidato della Lega alle regionali del 3 e 4 ottobre che ha avuto la splendida idea di lanciare da un elicottero un involucro in plastica con all’interno una mascherina e il volantino con il suo nome, il logo del partito e la scritta “omaggio”. Tralasciando il fatto che sembra quasi una corruzione, il gesto è pessimo per il nostro ambiente. Una persona che ama la Calabria che già sta bruciando per i troppi incendi non avrebbe neanche dovuto pensare di buttare così tanta spazzatura per strada, nel mare e sulle spiagge.

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Foto di un utente su Facebook

Perché, in fin dei conti, il gesto di Leo Battaglia possiamo proprio paragonarlo a quelle persone che invece di trovare un cestino e tenere la spazzatura in mano o nella propria auto, o semplicemente in una busta personale mentre si trovano in spiaggia, decidono di gettarla per strada, inquinando lo splendido territorio calabrese e italiano. Ma la cosa peggiore di questa situazione sono le parole che Leo Battaglia ha usato per giustificarsi e, sì, proprio giustificarsi, perché non ha avuto minimamente intenzione di chiedere scusa per quel che ha fatto alla splendida Calabria.

Siamo tutti bravi a giudicare le persone che buttano per strada la sporcizia, ma quando ci troviamo davanti a una persona che utilizza addirittura un elicottero per poter provare a vincere delle elezioni regalando una mascherina, non possiamo stare in silenzio solo perché è un politico, solo perché è campagna elettorale o solo perché vota il partito del Capitano. C’è bisogno che, nel momento in cui si voterà, tutti si ricordino che Leo Battaglia ha inquinato l’ambiente calabrese che già sta soffrendo a causa degli incendi e che la plastica non aiuta in alcun modo.

Una persona che ama la Calabria, non la sporca. Una persona che ama la Calabria, non butta la spazzatura per strada. Una persona che ama la Calabria, non inquina il suo mare per scopi elettorali. Una persona che ama la Calabria, non getta la plastica per strada, sulle spiagge o nel mare mentre le foreste stanno già bruciando. Una persona che ama la Calabria si ricorda quello che la Lega diceva anni fa sul sud Italia, ed evita di votare il partito. Una persona che ama la Calabria, non vota Leo Battaglia.

In Calabria, a Villapiana Lido, un candidato leghista ha fatto piovere da un elicottero un numero indefinito di santini…

Pubblicato da Plastic Free su Domenica 15 agosto 2021

Leo Battaglia: il leghista contro l’ambiente

La storia, successa una decina di giorni fa circa, è stata ovviamente condivisa da diverse persone, ma non da troppe, ed è per questo che abbiamo deciso di scriverne anche con ritardo, ma soprattutto perché voglio che tutti leggiate la giustificazione del leghista Leo Battaglia, perché una persona che vi «omaggia» con una mascherina che poi rischia di finire in mare, in spiaggia o per strada (perché non tutti raccoglieranno quelle troppe mascherine sprecate o ancora tutta quella plastica), non vi sta facendo un regalo, ma fa solo un torto al territorio.

L’elicottero del leghista ha sorvolato i cieli di Marina di Albidona e Trebisacce, ma anche a Rossano-Corigliano, Villapiana ed altri comuni, insomma ha colpito e inquinato più comuni, con il solo obiettivo di far parlare di sé e di sperare che qualcuno si facesse corrompere da una mascherina. Tra l’altro, lo diciamo giusto per informazione, ma Leo Battaglia è lo stesso che nel 2014, ai tempi con Fratelli d’Italia, fece imbrattare i muri di Cosenza con una bomboletta spray. In ogni caso, sono stati in tanti a denunciare questa situazione assurda.

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Alessia Alboresi, consigliera comunale di Corigliano-Rossano, ha raccontato la vicenda: «Ore 12. Un elicottero a bassa quota vola sulle spiagge. Temiamo tutti ci sia un incendio. Invece scarica – e la maggior parte ovviamente finisce in mare! – queste bustine di plastica contenenti una mascherina chirurgica con questa scritta. Ignobile forma di pubblicità politica. Non c’è limite alla strafottenza e al cattivo gusto. Ovviamente ho segnalato a chi di dovere». Insieme a lei, però, sono state tante le persone che hanno denunciato il gesto di Leo Battaglia, non solo sui social ma anche alle forze dell’ordine, poiché, ricordiamolo, nel codice stradale esiste un articolo per chi sporca la strada.

«Vorrei esprimere tutto il mio disappunto per quanto successo sul litorale Ionico nella speranza che la mia voce incontri quella di altre riverberando tra la comunità calabrese.

Intorno alle 12:00 di oggi, 15 agosto, in località 104 (Trebisacce) un elicottero che procedeva in direzione Taranto lanciava buste di plastica con dentro mascherine e manifesti elettorali ovviamente sempre del solito partito di merda: lega salvini e co. L’elicottero volava basso sicuramente al di sotto dei 150m (500ft) mettendo in pericolo la presenza di tutte le persone presenti sul litorale.

Le buste (rigorosamente di plastica) lanciate a grandi quantità contenevano un manifesto elettorale e una mascherina. Il lancio avveniva perfettamente sulla linea di costa e quindi questo pacchetto di porcheria finiva indiscriminatamente metà a mare e metà sulla spiaggia.

Io ho denunciato sia alla guardia costiera che alla guardia di finanza.

CHIUNQUE ABBIA PROMOSSO QUESTA INIZIATIVA SUL TERRITORIO SI DEVE VERGOGNARE ED ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ PER QUESTO SCEMPIOPS: la metà delle persone incredibilmente nemmeno si è indignata… una signora si è anche lasciata andare a un commento approvatorio riscontrando in questa porcata della originalità.»

Nicola La Vitola su Facebook

Non finisce qui, anche il presidente Legambiente Stefano Ciafani ha denunciato la campagna elettorale di Leo Battaglia: «Nella Calabria colpita al cuore dagli incendi e dall’inquinamento un candidato della Lega fa campagna elettorale anni ’80, per le imminenti elezioni regionali, sul litorale della provincia di Cosenza, facendo lanciare da un elicottero che vola a bassa quota bustine di plastica contenenti pubblicità elettorale e mascherine. La campagna del candidato Leo Battaglia non solo è vintage visto che negli anni ’80 si lanciavano volantini di carta ma soprattutto ignora totalmente la normativa in materia ambientale. Si tratta di plastica ed altri materiali inquinanti che finiscono in mare e sul territorio».

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Foto di un utente su Facebook

Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, invece: «La plastica è la principale nemica del mare, del territorio e della biodiversità mettendo a rischio centinaia di specie viventi e creando un nocumento gravissimo alla salute umana. E’ inconcepibile che chi pretende di rappresentare i cittadini all’interno delle Istituzioni regionali agisca in spregio delle norme nazionali e comunitarie in materia di tutela ambientale nonché contro ogni regola di buon senso civico. La nostra associazione sta valutando, con l’ausilio dei propri legali, se sussistano estremi di reato perseguibili da parte dell’Autorità giudiziaria al fine di presentare denuncia sull’accaduto».

«Questa mattina, domenica di ferragosto, nell’Alto Jonio cosentino, un elicottero a bassa quota vola sulle spiagge e scarica in mare ed in spiaggia bustine di plastica contenenti una mascherina chirurgica con la scritta “Lega Salvini, Leo Battaglia” ed il simbolo della Lega, che invece di inquinare mare e spiagge, dovrebbe, visto che è al governo regionale, far funzionare i depuratori per il mare e smaltire i rifiuti.

Questo governo regionale è una vera e propria emergenza nazionale, manca tutto, a cominciare dall’acqua. Il governo in Calabria, a guida Spirlì, fortemente sostenuto da Occhiuto oggi candidato alla guida della Regione Calabria, dovrebbe risarcire i calabresi e chiedere scusa, invece di oltraggiare il mare già ferito dalla loro assoluta incapacità di governare».

Luigi de Magistris, candidato presidente alla Regione Calabria per una coalizione di sinistra

Leo Battaglia si difende

Ovviamente non hanno tardato ad arrivare le giustificazioni di Leo Battaglia. Le giustificazioni, non le scuse. Perché, come un vero leghista, non si è scusato di nulla. Non si è scusato Durigon che ha affermato di voler sostituire due giudici anti-mafia del calibro di Falcone e Borsellino con il fratello di Mussolini, non si è voluto scusare Salvini per aver fatto passare per criminale l’uomo ucciso da un suo assessore, né si è scusato l’assessore leghista, figuriamoci se si scusa Leo Battaglia solo per aver inquinato l’ambiente. Sia mai.

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Leo Battaglia e Matteo Salvini

Le sue giustificazioni arrivano sul sito di cosenzachannel, in un articolo scritto proprio da lui, dove si definisce «perplesso nel leggere gli attacchi che mi sono stati avanzati per aver regalato delle mascherine contro il Covid ai bagnanti nel litorale dove io passo le mie vacanze estive», e già qui non ha centrato il punto delle critiche. Nessuno lo critica perché regala mascherine, ma se decidi di regalare delle mascherine gettandole da un elicottero e molte finiscono per strada o sulle spiagge, un problema c’è. Ma ci rendiamo conto che chi non ama il proprio territorio questo non può comprenderlo.

«Un gesto fatto nel solo unico scopo di sensibilizzare i bagnanti verso l’utilizzo dei sistemi di protezione individuale. L’ho fatto col mio spirito di sempre e col mio carattere esuberante ma non pensavo che una tale iniziativa venisse strumentalizzata da una certa sinistra che nella vita invece di pensare alle cose serie e ai problemi reali della Calabria pensa alle stupidaggini», continua, attaccando la sinistra che accusa di strumentalizzare il suo inquinamento. Avrebbe potuto sensibilizzare in tanti modi, in fin dei conti si sa che la Lega è la prima a sensibilizzare per l’uso della mascherina… Ah no?

Comunque, parla anche di inquinamento: «Non vi è stato alcun inquinamento per la semplice ragione che le mascherine che non sono state raccolte dai bagnanti sono state prese da una squadra di miei amici che hanno provveduto e stanno provvedendo a raccogliere per donarle ad altre persone. Quindi non vi è nessun inquinamento. Richiamerei l’attenzione sulle tantissime buste di spazzatura che vengono buttate per le strade da incivili e nessun personaggio di sinistra dice nulla…». E invece a quelle finite in mare o non raccolte chi ci pensa? Il fatto che le strade calabresi siano già sporche non implica che bisogni sporcarle ancor di più.

Comunque, nelle sue giustificazioni, ha anche deciso di dire qualche barzelletta, come: «La vera politica è quella che fa Matteo Salvini che passa le vacanze in Calabria e che gira in tutti i posti ascoltando tutti i calabresi». Va bene, dai, almeno ha detto che la vera politica di Matteo Salvini è quella di fare le vacanze, almeno questo dobbiamo concederglielo. Non si comprende perché Leo Battaglia non si sia semplicemente scusato. Lo sappiamo tutti che la Calabria ha dei problemi, ma perché aggiungerne altri?

«Pensiamo, invece, seriamente a valorizzare ciò che abbiamo: il mare, la montagna le nostre eccellenze gastronomiche. Cari Calabresi auguriamoci di cuore di migliorare la qualità di vita nella nostra amata terra, auguriamoci una Calabria migliore da lasciare ai nostri figli», conclude, dicendo tutto e niente. Cari Calabresi, fate la scelta giusta e ricordate chi non dovete votare, perché una persona che ama la Calabria, non la inquina, e Leo Battaglia è evidente che non la ami abbastanza.

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