Laura Pausini è stata la voce di tutte quelle persone che, il 25 novembre, hanno pensato esattamente la stessa cosa ma che non hanno avuto il coraggio o la rilevanza per dirlo: «Fa più notizia la morte di un uomo poco apprezzabile che la violenza sulle donne». E vogliamo dire il contrario? Dispiace tanto per la morte del calciatore che ha fatto la storia del calcio e tanto importante per il Napoli, tuttavia bisognava dare la giusta rilevanza anche a tutte le donne che sono morte, assassinate.
Ovviamente, il commento di Laura Pausini non è andato bene a tutti, in particolare agli appassionati di calcio che hanno cominciato ad attaccarla su ogni social esistente, solo per aver espresso una sua semplice idea e opinione, condivisibile o no che sia. Noi, però, oggi siamo qui per riassumervi in breve tutta la vicenda, dal commento allescuse, sempre che possano essere chiamate scuse, della cantante.
Il commento di Laura Pausini
«In Italia fa più notizia l’addio ad un uomo sicuramente bravissimo a giocare al pallone, ma davvero poco apprezzabile per mille cose personali diventate pubbliche, piuttosto che l’addio a tante donne maltrattate, violentate, abusate. Non so davvero che pensare», ha scritto la cantante in un commento sul profilo Instagram di sua sorella, facendo notare il suo disappunto non verso Maradona, ma verso i media italiani e non solo.
Infatti, anche su Twitter, hanno fatto notare come, dopo l’annuncio della morte del grande calciatore, i servizi sulla giornata contro la violenza sulle donne (giornata, ricordiamolo, essenziale considerando quante morti di femminicidio e quante violenze di genere ci siano ancora all’anno) siano drasticamente diminuiti a favore di quelli su Maradona. Insomma, è una cosa che a molte persone non è andata per niente bene e, tra queste, c’è Laura Pausini.
Ovviamente il commento ha avuto una gran rilevanza su tutti i social, scatenando un’onda di haters nei confronti della cantante, non solo nei confronti del suo commento, ma anche della sua persona e della sua musica che, tra l’altro, non centravano nulla con ciò che aveva detto. Alcuni commenti erano persino sessisti e dimostravano solo quanto Laura Pausini avesse ragione. La giornata contro la violenza sulle donne serve ancora e troppo.
Le scuse di Laura Pausini
Diciamo scuse ma, più che scuse, sono spiegazioni, poiché il suo commento è stato molto frainteso. Laura Pausini non ha insultato Maradona né ha detto che la sua morte non meritasse il rilievo che ha avuto. Tuttavia, considerando la giornata in cui è morto (per carità, non per colpa sua), avrebbero almeno potutodividere i servizi. Ma non farne sette su di lui e uno sulla giornata contro la violenza sulle donne (testimonianza di una ragazza di Twitter).
In ogni caso, il suo messaggio di spiegazione non ha tardato ad arrivare:
«Non ho fatto nessun post. Ho risposto a uno di mia sorella che è ancora pubblico. E come sempre le parole che leggo non sono quelle che ho scritto. Una persona scomparsa così importante va sempre ricordata, ma io ho parlato dello spazio che viene riservato a questo argomento rispetto a quello purtroppo sempre minoritario legato alla violenza sulle donne.
Non c’entra nulla che ieri fosse la giornata dedicata alla lotta contro la violenza alle donne, purtroppo ogni giorno dovrebbe esserlo ormai e se ne parla sempre meno. Poi se fa più notizia inventare cose che non ho scritto come vengono riportante non posso farci nulla. È un peccato. Ma la violenza sulle donne è un argomento troppo importante perché nel nostro paese passi in secondo piano. Questo è il mio pensiero. Ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Ma non inventando attorno a questo frasi non vere.»
Queste sono le parole che Laura Pausini ha utilizzato per spiegare, sempre sotto a un commento su Instagram, quel che intendeva con la sua opinione molto travisata. Su Twitter molte persone erano dalla sua parte, ovviamente, soprattutto molte ragazze.
Laura Pausini fa notare che nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne hanno dato più rilevanza all’addio di un calciatore che a storie di femminicidi e stupri. Indovinate chi non è d’accordo e sta scrivendo insulti sessisti? Sì esatto, i maschi etero.
— mari (@amaricord) November 26, 2020
Il problema che Laura Pausini fa emergere è che in Italia se hai a che fare con camorra, droga, violenze, ma sei stato un incredibile talento, un campione, resti tale, e ti ricordano per questo. Invece alle donne si chiede com’erano vestite, se hanno provocato, se erano ubriache
— 𝓥𝓪𝓵𝓮𝓻𝓲𝓪 𝓘𝓻𝓸𝓷 🌈 (@valeriaferro951) November 26, 2020
Molte persone, però, non sono state d’accordo con la sua opinione, tra queste anche Fiorella Mannoia.
Le risposte negative sui social
Tralasciando i meme di cattivo gusto su Laura Pausini a cui evitiamo di dar rilevanza, anche molte persone hanno risposto sui social al suo commento, principalmente sul social di Twitter.
Lello Pinto scrive: «Vorrei far notare a Laura Pausini che la media dei femminicidi è di tre al giorno. Ieri 2. È morto un uomo debole, per il quale persino i Capi di Stato Mondiali hanno espresso solidarietà e dolore. Lei, che è amatissima in Sudamerica, penso abbia fatto un commento populista.»
Fiorella Mannoia invece paragona Maradona con Michael Jackson:
Se Michael Jackson fosse morto ieri sarebbe successa la stessa cosa. Quando se ne vanno uomini così amati nel mondo intero è logico che succeda questo. Non ha scelto lui di morire nella giornata mondiale contro il femminicidio. Anche basta con questa polemica becera.
— fiorella mannoia (@FiorellaMannoia) November 26, 2020
Insomma, le opinioni sono tante e diverse. Voi da che parte state?
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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