I Kalush Orchestra sono i vincitori dell’edizione italiana dell’Eurovision, per cui hanno vinto il tanto desiderato trofeo (un microfono in cristallo) che hanno deciso di vendere all’asta in modo da finanziare con il ricavato (esattamente 838mila euro) dei droni per l’esercito ucraino. In un certo senso, quindi, tutto il popolo europeo che ha deciso di votare Stefania durante la finale, ha dato una mano all’Ucraina che da più di tre mesi sta difendendo il proprio territorio dalla Russia, piangendo amici e familiari ma non smettendo mai di resistere.
Dopo aver vinto, i Kalush Orchestra dissero che era «difficile dire cosa succederà ora, è la prima volta che vinciamo l’Eurovision. Abbiamo un permesso temporaneo per essere a Torino: domani dobbiamo essere di ritorno e come ogni ucraino siamo pronti a combattere, come possiamo e fino a quando possiamo». I ragazzi quindi sono tornati a combattere, come ogni cittadino ucraino maggiore di 18 anni, e di sesso maschile, e spesso anche di sesso femminile.
«Ogni successo in questo momento è pieno di significato per l’Ucraina. La nostra cultura è stata attaccata e siamo qui anche per dimostrare che invece è viva e ha il suo marchio distintivo», disse la Kalush Orchestra. Tra l’altro, lanciando quell’appello umanitario, hanno quasi rischiato la squalifica, ma il cantante Oleh Psjuk disse che sarebbe stato «un prezzo che non avrei esitato a pagare per far passare il mio messaggio».
Aggiunse anche che che «la nostra gente è bloccata nell’acciaieria Azovstal e non possono uscire. Bisogna farli uscire e per farlo abbiamo bisogno di far circolare le informazioni, di fare pressione sui politici». Infine, concluse dicendo che «saremo felici di ospitare l’ESC nella nuova, felice e integrata Ucraina». E noi speriamo davvero che possa esserci quest’opportunità! Intanto, però, i Kalush Orchestra cercano di dare una mano con il successo ottenuto dalla propria canzone.
I Kalush Orchestra hanno venduto il premio dell’Eurovision
Siamo entrati da poco nel quarto mese di guerra fra Russia e Ucraina, in una guerra che sarebbe dovuta essere una guerra lampo, di poche settimane, ma probabilmente Putin non si aspettava che l’Ucraina avrebbe resistito. Per questo motivo, la Kalush Orchestra ha trovato un modo per poter dare una mano al proprio paese, tramite il premio che hanno vinto all’Eurovision con la canzone Stefania. Hanno infatti venduto il premio all’asta per 900mila dollari (circa 838mila euro).
La diretta dell’asta si è svolta domenica sera ed è stata presentata dallo showman e attivista ucraino Serhii Prytula. Tutto l’incasso sarà devoluto all’esercito ucraino per comprare dei droni PD-2, ovvero dei droni di fabbricazione ucraina che sono stati usati sia come armi che come aerei di ricognizione contro gli invasori russi. «Abbiamo vinto l’Eurovision Song Contest e adesso vogliamo aiutare l’Ucraina», aveva detto la Kalush Orchestra annunciato l’asta, che avrebbe coinvolto non solo il premio ma anche il cappellino rosa che è stato indossato dal cantante Oleh Psiuk.
«Ogni euro che decidi di donare può salvare la vita di un soldato ucraino», ha detto, in modo da invitare più persone possibili a partecipare all’asta che in questo modo è stata vista quasi come una raccolta fondi. Tant’è che, mentre per il premio ci sono voluti diverse migliaia di euro, per il cappellino sarebbe bastata una donazione di almeno cinque euro alla Serhiy Prytula Charity Foundation, un‘organizzazione benefica che sostiene l‘esercito ucraino. Tra le donazioni, poi, ne sarà estratta una che ha vinto il cappello.
Eurovision-2022 winner band “Kalush Orchestra" and Serhiy Prytula sold the Eurovision-2022 crystal microphone for $900,000 at a charity auction.
— Stratcom Centre UA (@StratcomCentre) May 30, 2022
The money was raised for a set of PD-2 drones for the Ukrainian army. pic.twitter.com/o40P543POE
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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