È stato in silenzio Donald Trump dopo un anno in cui non ha smesso di urlare al complotto: alla vigilia dell’attentato a Capitol Hill, però, è stato in silenzio, non ha fatto alcun discorso probabilmente puntando tutto sul comizio in Arizona del 15 gennaio. Al contrario, il presidente Joe Biden oggi terrà un discorso in cui denuncerà le responsabilità dell’ex Presidente per quel che è successo un anno fa, quando un gruppo di estremisti trumpiani hanno deciso di attaccare la sede del Senato.
Per chi non ricordasse cos’è successo esattamente un anno fa, facciamo un brevissimo riassunto. «Domani parlerò al RADUNO SAVE AMERICA sull’Ellipse alle 11:00 di mattina. Arrivate presto: le porte aprono alle 7:00. GRANDI FOLLE!», scrisse Donald Trump su Twitter. E la rivolta è partita proprio da questo tweet.«Non ci arrenderemo mai, non concederemo mai» la vittoria, ha detto Donald Trump nel discorso che aveva annunciato sul suo profilo Twitter e che è stato messo in atto il 6 gennaio 2021, quando il Senato avrebbe dovuto finalmente ufficializzare tutti i voti dei grandi elettori per stabilire una volta per tutte la vittoria di Joe Biden contro Donald Trump.
La CNN fece sapere che erano stati uditi degli spari, ma a essere feriti non furono i rivoltosi, bensì i poliziotti. Il vice-Presidente Mike Pence fu fatto uscire dall’edificio tramite alcuni tunnel sotterranei e la seduta fu quindi sospesa. Visto che abbiamo citato Mike Pence, parliamo anche di lui. Donald Trump aveva detto che, se il suo collegaavrebbe fatto la cosa giusta, loro avrebbero vinto leelezioni. Tuttavia, poco dopo, su Twitter scrive questo:
Mike Pence non ha avuto il coraggio di fare quello che sarebbe dovuto essere fatto per proteggere il nostro Paese e la nostra Costituzione, dando agli Stati la possibilità di certificare una serie di fatti corretti, non quelli fraudolenti o inesatti che era stato chiesto di certificare in precedenza. Gli USA vogliono la verità!
Donald Trump su Twitter
Per vedere le foto e i video della rivolta (che sono il miglior modo per descriverla), potete cliccare questo nostro vecchio articolo, mentre se siete interessati a tutta la vicenda, potrebbero interessarvi: Le rivolte per Donald Trump: manifestazione o terrorismo?, Facebook banna Donald Trump fino alla fine del suo mandato, Twitter per 12 ore, Rivolta di Trump: quali sono state le conseguenze?, Melania Trump condanna le rivolte a Capitol Hill, Approvata la proceduta di impeachment contro Trump, Jack lo sciamano tradito da Trump: adesso testimonierà contro di lui.
Joe Biden contro Donald Trump: le anticipazione del discorso di oggi
«Biden vede il 6 gennaio come il tragico culmine di quello che quattro anni di presidenza Trump hanno portato al nostro Paese», ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Il Presidente Joe Biden infatti oggi terrà un discorso dalla Statuary Hall del Congresso insieme alla sua vice Kamala Harris e sembra che parlerà proprio di ciò che è accaduto quel 6 gennaio 2021, della «verità, non delle bugie che alcuni hanno diffuso da allora e del pericolo che ha rappresentato per lo stato di diritto e il nostro sistema di governo democratico».
In più ha aggiunto che «commemorerà gli eroi del 6 gennaio, in particolare i coraggiosi uomini e donne delle forze dell’ordine che hanno combattuto per sostenere la Costituzione e proteggere il Campidoglio e le vite delle persone che erano lì. Grazie ai loro sforzi, la nostra democrazia ha resistito all’attacco e la volontà degli oltre 150 milioni di persone che hanno votato alle elezioni presidenziali è stata infine registrata dal Congresso». Sono infatti morti, durante quell’attacco, quattro sostenitori di Trump e un agente della polizia di Capitol Hill.
Trump, al contrario, ha deciso di non fare un discorso su quel che è successo, ma non l’ha fatto senza fare la solita polemica: «Parlerò di molti temi importanti nel mio comizio di sabato 15 gennaio in Arizona, ma alla luce della faziosità e della disonestà della commissione d’inchiesta sul 6 gennaio, cancello la conferenza stampa in programma a Mar-a-Lago», continuando ovviamente sulle «elezioni rubate», definendole «il crimine del secolo».
Ha poi aggiunto: «è ormai chiaro a tutti che i media non riporteranno il fatto che Nancy Pelosi ha negato la richiesta per la Guardia Nazionale o per l’esercito a Capitol Hill». Intanto la commissione che indaga su quello che è accaduto a Capitol Hill vorrebbe anche ascoltare la testimonianza dell’ex presidente Mike Pence, ma secondo i media non è chiaro se collaborerà o no con l’inchiesta.
Il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland ha invece fatto il punto della situazione per quanto riguarda il processo penale: «Ad oggi, abbiamo arrestato e messo sotto accusa più di 725 imputati, in quasi tutti i 50 stati e nel Distretto della Columbia, per il loro ruolo nell’attacco del 6 gennaio (…) Nelle nostre indagini penali, non ci possono essere regole diverse a seconda del proprio partito politico. Non ci possono essere regole diverse per amici e i nemici. E non ci possono essere regole diverse per i potenti e i deboli».
Adesso non ci resta che attendere per il discorso di Joe Biden.
un anno fa sostenitori di Trump occuparono il Campidoglio (Capitol Hill) dopo il delirante discorso che il presidente perdente aveva tenuto mentre si certificava l’elezione di Biden. #CapitolRiot #6gennaio pic.twitter.com/LrPq5aSxBT
— Daniele Bailo (@DaniBailo) January 6, 2022
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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