Giuseppe Conte torna a insegnare all’Università?

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Ormai è ufficiale: Giuseppe Conte ter non ci sarà, per cui il Presidente del Consiglio amato e odiato, che si è trovato a vivere una situazione impensabile e che nessun altro Presidente del Consiglio aveva mai affrontato, non sarà più Premier. Sui social, sono tanti i messaggi che lo rimpiangono e soprattutto di gratitudine nei suoi confronti, molti più di quelli pieni d’odio e risentimento, tuttavia nelle ultime ore c’è stata un’altra voce a circolare: Giuseppe Conte tornerà a insegnare?

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Fonte: twitter

Lo abbiamo apprezzato, le sue dirette sono state il miglior passatempo della quarantena, a volte lo abbiamo anche odiato, ma quello di cui siamo certi è che lui ha sempre cercato di dare il massimo per l’Italia. E adesso potrà tornare a insegnare e a plasmare nuove menti. Celebre è il video del 2018 in cui, quando gli viene detto che «Matteo Renzi ha detto che è un collega, non è stato votato neanche Lei alle elezioni», lui risponde con un sonoro «è professore lui?».

Tecnicamente, infatti, Giuseppe Conte potrebbe tornare a insegnare già dal 22 febbraio, dall’inizio del secondo semestre accademico. Per chi non lo sapesse, è un avvocato ma anche un insegnante di diritto privato presso il Dipartimento di Scienze giuridiche e il rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei, lo aspetta già a braccia aperte, soprattutto dopo aver dimostrato «grande competenza e precisa statura morale».

Giuseppe Conte tornerà a insegnare?

Il professore Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze, ovvero l’Ateneo dove Giuseppe Conte insegnava diritto privato prima di essere nominato Presidente del Consiglio, ha detto all’Adnkronos: «Il professore Giuseppe Conte ha portato il suo contributo al servizio del Paese e lo ha fatto con grande competenza e con una precisa statura morale. Ha svolto il suo compito di presidente del Consiglio al meglio, come gli ha sempre richiesto l’alto ruolo ricoperto».

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Fonte: twitter

Ha poi sottolineato che la sua carica ha dato «sicuramente lustro alla nostra Università ed ha rappresentato un elemento di orgoglio per l’Ateneo. La nostra Università ha avuto ed ha docenti in ruoli importanti della vita pubblica. Contribuire al funzionamento delle massime istituzioni repubblicane con i nostri docenti è ovviamente motivo di lustro e di orgoglio e lo è stato anche nel caso del professor Conte».

Il rettore ricorda anche che, secondo la legge 383 del 1980, quando un docente diviene presidente del Consiglio entra automaticamente in aspettativa obbligatoria ma, una volta che la sua Presidenza si conclude, comunicherà al Rettorato la decadenza della carica e quindi riprenderà subito possesso della cattedra universitaria che aveva abbandonato per cause maggiori, quindi Giuseppe Conte potrebbe subito confrontarsi con la didattica a distanza.

Ovviamente questo dipende anche dalle lezioni della sua materia, se si svolgeranno o no nel secondo semestre. In caso negativo, si dedicherà alla ricerca, allo studio e, ovviamente, ai colloqui con i suoi studenti che sicuramente saranno onoratissimi di potersi confrontare con lui. Anche se, insomma, durante la pandemia gli universitari non sono stati presi molto in considerazione.

All’Adnkronos il rettore Dei ha anche espresso la propria opinione su Mario Draghi, che non conosce personalmente ma solo per fama: «Indubbiamente rappresenta una personalità assolutamente autorevole, forse la più autorevole per affrontare l’emergenza socio-economica in atto. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto la scelta più autorevole sia dal punto di vista nazionale e soprattutto internazionale».

Addio Presidente Conte: la reazione sul web

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Fonte: twitter

Intanto, online, sono cominciati i tweet e i meme di addio per Giuseppe Conte, da quelli che lo vedono come miglior Presidente a quelli che già sentono la sua mancanza. Poi ovviamente ci sono quelli che lo insultano, e non c’è neanche bisogno di dire che partito votino. Vediamo alcuni tweet:

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