Oggi è la prima giornata nazionale per le vittime di Covid-19

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Esattamente un anno fa vedevamo le strazianti foto dei camion dell’esercito che portavano via centinaia di bare fuori da Bergamo. Per questo motivo è stata scelta questa data, il 18 marzo, come giornata nazionale per le vittime del Covid-19. La legge, approvata in Senato, prevede che sia fatto un minuto di silenzio nazionale, una programmazione speciale della Rai e iniziative didattiche a scuola (anche a distanza).

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Fonte: twitter

Quelle immagini sono divenute il simbolo della pandemia in Italia, della lotta contro al Covid-19, e oggi vengono usate per ricordare quelle vittime, quelle 103mila persone in continuo aumento. Solo ieri in Italia sono morte 431 persone e c’è ancora chi ha il coraggio di affermare che il Covid-19 non esiste, o che è una semplice influenza. C’è chi ancora sottovaluta un virus che ha ucciso tantissime persone nel giro di un anno. Un virus che ha reso ancora più debole chi già era debole.

Per questo motivo, nella giornata di oggi, si chiede rispetto. Rispetto e silenzio per tutte le vittime e per chi ha perso un familiare e un amico, per chi non lo potrà più abbracciare, per tutti i nipoti e i figli che hanno perso dei nonni e dei genitori, per chi ha perso una sorella, un fratello, un figlio, una figlia, un amico, un’amica, un docente, un nonno, una nonna, una madre, un padre, un marito, anche solo una semplice conoscenza. Si chiede rispetto per chi questo Covid-19 lo ha sofferto.

La legge per la giornata nazionale per le vittime del Covid-19

La proposta per la legge sulla giornata nazionale per le vittime del Covid-19 è nata dall’unificazione di alcune proposte esposte a Montecitorio, in particolare dal sottosegretaria alla Difesa del governo Draghi Giorgio Mulè (Forza Italia). Il voto è stato approvato da tutti i gruppi parlamentari. Insieme a quella proposta, è passata anche la richiesta al governo a «prevedere forme di indennizzo o sostegno in favore degli operatori sanitari e socio-sanitari deceduti o che hanno riportato lesioni o infermità di tipo irreversibile a causa dell’infezione da Sars-Cov-2». Il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, ha affermato che:

«L’approvazione della legge [per la giornata nazionale per le vittime del Covid-19] è per me motivo di profonda commozione essendone primo firmatario e promotore. Grazie al comune sentire dei partiti rappresentati in Parlamento, l’Italia ricorderà ogni anno chi non ce l’ha fatta nella ricorrenza di quell’immagine con i camion militari incolonnati sulle strade di Bergamo con i feretri. Sarà un giorno simbolico per il Paese che attraverserà i confini del tempo e della memoria. Mi sento in dovere di essere grato a tutti coloro che, all’unanimità alla Camera e al Senato, hanno contribuito affinché si giungesse al risultato dell’approvazione della legge a ridosso del 18 marzo».

The Knitted Heart
Fonte: MicheTiraboschi su Twitter

La senatrice Lisa Noja, di Italia Viva, afferma che «È importante ricordare queste vittime perché consentirà al nostro Paese un momento di lutto collettivo ed è importante, perché celebreremo tutti insieme vittime che purtroppo, nei momenti più difficili, non sono state nemmeno degnamente salutate». Ovviamente sono tutti d’accordo sull’istituzione della giornata nazionale per le vittime del Covid-19, sarebbe assurdo andare contro a una giornata del genere.

Maurizio Martina, PD, invece: «Qualcuno può pensare che questo passo della giornata in memoria delle vittime sia inutile, che una giornata della memoria, in fondo, non cambi le cose, che una giornata non serva a nulla. Io, noi, siamo invece tenacemente convinti che ci sia bisogno di costruire una memoria collettiva, condivisa, di quello che è accaduto, perché un grande Paese fa così».

Sandra Zampa, sempre del Partito Democratico, invece: «A nome mio, a nome del Ministro Speranza, a nome del Governo tutto, grazie per avere istituito questa Giornata. Diceva Piero Calamandrei: ‘Bisogna avere visto’, e io credo che noi, che abbiamo condiviso la sofferenza e abbiamo visto ciò che è accaduto, abbiamo il dovere di trasmetterlo a chi verrà dopo di noi. Quindi grazie davvero, al di là di ogni retorica, per questa iniziativa e per questa legge».

Fonte: BBC

Anche Filippo Sensi, del PD, è molto soddisfatto per l’istituzione della giornata nazionale per le vittime del Covid-19: «Il Senato ha chiuso il cerchio, giovedì 18 marzo sarà la giornata nazionale delle vittime del Covid-19. Spero davvero che il governo dichiari in questa occasione il lutto nazionale e le bandiere a mezz’asta come saluto estremo e deferenza nei confronti dei caduti e delle famiglie».

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi «giovedì 18 marzo partecipa a Bergamo alla Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus». Il programma prevede che alle 11:00 verrà deposta una corona di fiori al Cimitero monumentale di Bergamo, mentre alle 11:15, al Parco Martin Lutero alla Trucca, ci sarà l’inaugurazione del Bosco della Memoria con la cerimonia per la messa a dimora dei primi 100 alberi. Durante la cerimonia ci saranno saluti e interventi istituzionali (Fonte).

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