Giorno di questo, giorno di quest’altro… insomma, non avremmo bisogno nemmeno di celebrare la Giornata mondiale dell’Ambiente se non ci sentissimo in colpa dei danni che abbiamo arrecato alla nostra stessa casa. Quindi, ecco a voi 5 libri per chi vuole capirci un po’ di più sul cambiamento climatico!
Giornata mondiale dell’Ambiente 2023: 5 libri per chi vuole capirci un po’ di più sul cambiamento climatico
Jonathan Safran Foer, “Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perchè il clima siamo noi“
Titolo lungo – e impegnativo – per l’opera di Jonathan Safran Foer, autore che non si è mai tirato indietro dallo scrivere di quella crisi climatica che non è più un “domani”, e nemmeno solo un “oggi”. In “Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perchè il clima siamo noi” troviamo parole incisive, che hanno uno scopo ben preciso: farci aprire gli occhi su quello che sta accadendo nel nostro mondo.
Il paragone è forte, perchè accinge ad uno dei capitoli più bui della storia dell’umanità, il genocidio portato avanti dal nazismo nei suoi campi di sterminio. L’orrore di quegli anni viene accettato solo una volta che la guerra è bella che conclusa, e così potrebbe essere per l’uomo di “oggi”, ancora una volta, ignaro o semplicemente troppo menefreghista di ciò che potrebbe accadere in quel “domani”.
Jostein Gaardar, “Il Mondo di Anna“
Lo abbiamo conosciuto con “Il Mondo di Sofia“, ma la protagonista di questa sua storia è Anna, una ragazzina di sedici anni che vive nell’incantevole Oslo. Anna ha tanta fantasia e un grande amore per la natura, ma questo non basta a farle dimenticare che quella stessa natura sta soffrendo, per mano di chi non se ne è saputo prendere cura.
A scuola Anna è distratta, la mamma chiede aiuto ad uno psicologo che la rassicura, ma la ragazzina continua a fare sogni alquanto bizzarri, fino a quando in uno di questi fa la conoscenza di Nova, che gli racconta di essere la sua pronipote, che vive nel 2082. Quale sarà il prospetto del nostro mondo tra sessant’anni? Nova non porta buone notizie.
Jostein Gaardar con “Il Mondo di Sofia” ha voluto insegnarci la filosofia, con “Il Mondo di Anna” vuole metterci in guardia.
Elizabeth L. Cline, “Siete pazzi a indossarlo“
La critica pungente di Elizabeth L. Cline è rivolta a quella moda low cost di cui spesso ignoriamo la provenienza. La bassa qualità è solo uno degli effetti collaterali, in quanto i danni più gravi si riscontrano in termini di ambiente e diritti umani.
L’autrice in “Siete pazzi a indossarlo” propone un’indagine globale, dalla Cina al nostro Bel Paese, che pone sotto accusa il fast fashion, come artefice di crimini contro i lavoratori – costretti in condizioni di lavoro pessime e malsane, con salari minimi e pause inesistenti – e contribuente al riscaldamento globale, tra smog e spreco prodotto dall’industria dell’abbigliamento a basso prezzo. Il tutto finanziato da noi, inconsapevoli forse per ignoranza di quanto davvero questo meccanismo possa ledere alla nostra stessa salute, all’economia e all’ambiente.
Maja Lunde, “La storia delle Api“
Per non propinarvi sempre il discorsetto del quattro volte campione del mondo di Formula 1 Sebastian Vettel, e di quanto quegli esserini neri e gialli con le ali siano speciali, lascio volentieri la parola al libro di Maja Lunde, “La storia delle Api“.
Le api sono necessarie alla salvezza dell’uomo: può sembrare assurdo che la nostra sopravvivenza derivi da un insetto così piccolo, ma in questo romanzo possiamo comprendere un po’ più da vicino quanto siano importanti per il nostro mondo. “La storia delle Api” è anche la storia di William, George e Tao, che avranno modo di capire a loro volta la differenza che un ape può fare nel grande meccanismo delle cose.
Paola Catella e Giobbe Covatta, “A nessuno piace caldo: Perché il pianeta ha la febbre“
L’ultima lettura che intendo consigliarvi – tranquilli, Greta Thunberg ve l’ho risparmiata – appartiene alle penne di Paola Catella e Giobbe Covatta, autori di “A nessuno piace caldo: Perché il pianeta ha la febbre“. In chiave ironica, si discute del problema del cambiamento climatico, ma soprattutto dell’irresponsabilità dell’uomo che si è messo nei pasticci con le sue sole mani. Nel 2080 la temperatura della Terra è salita di 4°C rispetto alla norma, cosa pensate possa essere successo all’ambiente?
Giulia, Giu per chiunque. 20 anni. Studentessa di lettere e fonte di stress a tempo pieno. Mi diletto nello scrivere di ogni (ma soprattutto di F1) e amo imparare. Instagram: @ xoxgiu