Unimore introduce l’autodeterminazione di genere alla carriera “alias”

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Qualche giorno fa l’Unimore, ovvero l’Università di Modena e Reggio Emilia, ha introdotto la carriera alias, che è fondata sul principio di autodeterminazione di genere e sarà esteso non solo agli studenti, dottorandi o specializzandi, ma anche al personale dell’Università. A prendere questa decisione arcobalenata è stato il Senato accademico nella seduta del 13 luglio, approvando un regolamento ad hoc redatto da esperti ed esperte in materia, che noi possiamo solamente ringraziare.

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Unimore

Perché è una decisione importante? Spesso il processo di transizione, a differenza di quello che la destra fa credere, è lungo e anche abbastanza doloroso. Seguendo attivistǝ transgender vi rendete conto di come molti, sebbene si siano accettati come uomini o donne trans ormai da anni e abbiano l’aspetto che più lǝ fa sentire a proprio agio, ancora non hanno la possibilità di avere dei documenti con il proprio nome, ma sono costretti ad avere ancora quelli con il deadname, quindi il fatto che un’università abbia preso questa decisione è davvero spettacolare.

È bello soprattutto vedere com’è accaduto in questi giorni in cui nel nostro Senato si discute sul DDL Zan, il disegno di legge contro la discriminazione omotransfobica in cui ne stiamo sentendo di tutti i colori, tra fake news, fonti inattendibili e notizie inesatte, ma soprattutto, la parte più deludente, è ascoltare come dei politici cerchino di sminuire il problema omofobico in Italia e, nel mentre, invalidano la comunità transgender che esiste e merita rispetto. Proprio il rispetto che Unimore, aggiungendo la carriera “alias”, dà ai suoi studenti e dipendenti.

Unimore aggiunge la carriera alias: cos’è?

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Carriera Alias su Unimore

Parliamo quindi della scelta di Unimore di aggiungere la carriera “alias” nel suo servizio. «Il Senato Accademico con delibera del 26 aprile 2016 ha previsto l’adozione di misure idonee a tutelare gli studenti e le studentesse che hanno iniziato un percorso di cambiamento di genere al fine di garantire loro un ambiente di studio sereno in cui i rapporti interpersonali siano improntati al reciproco rispetto delle libertà e dell’inviolabilità della persona come previsto dalla legge n. 164 del 14 aprile 1982», leggiamo sulla pagina ufficiale.

Fare la richiesta per la carriera alias è possibile «in un qualsiasi momento, successivo all’immatricolazione, consegnando in Segreteria Studenti, al Responsabile dell’ufficio, l’accordo confidenziale assieme alla documentazione attestante l’iter intrapreso», leggiamo ancora. Dopo aver firmato, la Segreteria Studenti rilascerà una nuova Student Card con foto e nominativo alias aggiornati, sarà modificato il nome anagrafico con il nome alias nell’account di posta elettronica e nel portare Dolly e poi si potrà inserire il nome alias in Esse3 per prenotarsi agli esami.

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Carriera alias, “uno strumento di inclusione” su Unimore

Aggiungono poi che «l’accordo confidenziale ha valenza solo all’interno delle strutture universitarie di Unimore ma nel caso in cui volessi svolgere delle attività all’esterno (a titolo esemplificativo: partecipazione a tirocini, adesione a progetti di mobilità internazionale), l’amministrazione, dopo il tuo consenso, si riserva di valutare la possibilità di informare dell’accordo, e proporne l’applicazione, ai referenti esterni eventualmente coinvolti nella richiesta. Ricorda che le certificazioni rilasciate dall’Università ad uso esterno faranno riferimento esclusivamente all’identità anagrafica legalmente riconosciuta».

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