Bridgerton: la differenza fra i primi due libri e le prime due stagioni

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Bridgerton è la serie del momento. Non importa se l’hai già vista, continuerai a rivederla ancora e ancora e ancora. E noi di Cup of Green Tea non ne siamo immuni. Tuttavia, dopo aver visto entrambe le prime stagioni, abbiamo anche dato un’opportunità ai libri e ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi, notando le grandi differenze che sono state apportate nel portare sul piccolo schermo le storie della famiglia londinese. Nella prima, come (soprattutto) nella seconda stagione. Per quanto riguarda la terza, sembra ormai quasi ufficiale che non sarà su Benedict, bensì su Colin e Penelope, quindi dobbiamo affrettarci a leggere anche il quarto libro!

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Bridgerton è una serie tv approdata su Netflix il 25 dicembre ed è sin da subito stata al centro dell’attenzione, non solo per la sua trama e per la sua somiglianza con Gossip Girl (anche se i romanzi da cui è ispirata sono precedenti a Gossip Girl, per cui forse è quest’ultima a essersi ispirata a Bridgerton) che è una delle serie più iconiche e che ci ha accompagnato per tanti anni, ma anche perché è stata prodotta dalla mamma di Grey’s Anatomy, ancora oggi una delle serie più popolari e seguite, Shonda Rhimes.

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La serie è basata sui romanzi di Julia Quinn, in particolare dal primo libro The Duke and I: tuttavia, la serie alleggerisce diversi contenuti e si prende le sue dovute modifiche, tanto da rivelare qualcosa di molto importante (come sempre nelle nostre recensioni non troverete alcuno spoiler, per cui leggete tranquillamente anche se non avete finito la serie) alla fine della stagione, sebbene nei romanzi venga portato a galla solo dopo quattro libri. Ogni stagione è incentrata su un personaggio: la prima su Daphne, la seconda su Anthony (dal libro Il visconte che mi amava).

Nella serie, la fiamma di Anthony, Kate Sharma, è interpretata da Simone Ashley, che abbiamo già visto all’opera in Sex Education, mentre Charithra Chandran è sua sorella Edwina, che cercherà in tutti i modi di interrompere la loro storia d’amore. Entrambe le attrici sono di origine indiana e sono state caldamente desiderata da Rhimes proprio per rendere il cast di Bridgerton ancora più inclusivo. Torna poi tutto il cast, escluso il Duca. Tra le differenze che inseriremo, non ci sarà l’aspetto fisico, in quanto Shonda Rhimes cerca in tutti i modi di rendere il cast inclusivo, ma nel libro sono tutti bianchi ed etero.

Bridgerton: le differenze fra libri e serie

Il duca e io

Non ci sono re, regina e neanche il principe. La prima cosa che ho notato, è stata proprio questa. Sebbene la regina nella serie abbia un bel ruolo e sia a dir poco iconica, è un’aggiunta proprio della serie, in quanto nel libro non viene neanche citata, né lei né suo nipote, il Principe, che corteggia Daphne e che lei usa per far ingelosire il Duca. Non c’è neanche Re Giorgio III. Insomma, la famiglia reale è stata completamente aggiunta in Bridgerton.

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Il primo incontro fra il Duca e Daphne non avviene perché lei scappa da Nigel Berbrooke, o meglio: lei si trova con quest’ultimo e lui cerca di convincerla a sposarlo, diciamo che è il momento in cui lei dà un pugno a lui che vediamo anche nella serie, ma in seguito. Simon è sin da subito attratto da lei, ma quando scopre che è una Bridgerton decide che è off-limits, non può essere sua. Nonostante ciò, ne rimane molto attratto e fa pensieri molto sconci su di lei.

A proposito di Daphne, non è alla sua prima stagione e diviene un diamante solo grazie all’interesse del Duca. Nel libro non viene proprio usato il termine diamante che invece nella serie è importante, ma sappiamo che Daphne non è alla sua prima stagione e che ottiene l’interesse di tantissime persone non grazie al titolo datole dalla regina, ma grazie al Duca. Nella prima, la signorina non ha trovato marito, anche a causa dei fratelli che terrorizzano ogni pretendente.

C’è anche da dire che ho trovato abbastanza diverse la Daphne del libro con quella della serie. La Daphne della serie è entusiasta di debuttare, è entusiasta di feste, balli, la Daphne del libro fa persino dei commenti femministi e non apprezza molto il fatto che debba sposarsi. O meglio, lei vuole avere una famiglia più di ogni altra cosa, ma l’ho trovata un po’ più Eloise che Daphne. Riguardo Eloise, sappiate che è quasi completamente assente e soprattutto è più piccola di come lo è nella serie, infatti non debutta l’anno successivo.

Restando sul Duca e Daphne, al loro matrimonio ridono e sono felici, tanto da essere descritti come la coppia più felice di Londra. Sappiamo, invece, che in Bridgerton su Netflix il matrimonio è abbastanza serioso in quanto lui pensa solo di star togliendo qualcosa a lei. Cosa che accade anche nel libro, tuttavia in maniera molto meno grave. I due parlano e poi capiscono di amarsi, ma non è portata alle lunghe così tanto come nella serie. C’è anche il famoso stupro che vediamo anche nella serie: solo che il Duca era ubriaco! Rendendo ancora più grave tutto.

Infine, concludiamo con Daphne e Simon dicendo che i due non hanno subito un maschietto, bensì hanno prima tre femminucce e poi un bel maschietto. Probabilmente nella serie hanno preferito subito far sapere che gli Hastings avevano degli eredi. Nel libro vediamo anche maggiormente le conseguenze che il comportamento del padre hanno avuto sul figlio, ma Daphne gli fa diverse strigliate. Passiamo avanti, ad altri personaggi, e come non citare anche il fatto che Anthony sapeva quasi da subito dell’accordo fra l’amico e la sorella?

Visto che abbiamo citato Anthony, non c’è alcuna storia con Siena, e tra l’altro è anche molto meno cattivo. Non la vuole mai dare in sposa a Berbrooke e, anzi, l’aiuta a scappare lontano da lui. Quest’ultimo poi è descritto come uno sciocco e ci prova con Daphne solo perché è l’unica che gli sorride. Insomma, non è così cattivo e odioso come nella serie. Voglio anche aggiungere che nella serie ci sono molti più personaggi (ad esempio, Lady Danbury è molto secondaria, forse terziaria), ma nel libro esiste anche una Felicity Featherington, dell’età della più piccola dei Bridgerton.

Riguardo i Featherington, la signorina Marina Thompson non c’è nel primo libro e probabilmente verrà introdotta nei successivi, come non è presente neanche la sfortuna della famiglia, che è una trama secondaria non da poco. Tuttavia, nel libro Lady Featherington è sin da subito una vedova con quattro figlie, di cui tre da maritare. Infine, non sappiamo l’identità di Lady Whistledown alla fine del primo libro, come avviene nella prima stagione. Non è citata neanche la cotta di Penelope per Colin Bridgerton.

Il visconte che mi amava

Qui ci sarebbe da parlare tanto e tanto, perché nella serie ci hanno privati di una storia d’amore meravigliosa. Iniziamo dal principio: nel libro viene spiegata per bene la storia delle Sharma, che nella serie è giusto accennata. Si va molto sul lato psicologico, parlando anche del perché Kate ha paura dei temporali (ed è una cosa abbastanza macabra che non dirò in caso qualcuno voglia leggere i libri, non vi tolgo il gusto). Ovviamente si dice anche del perché Anthony Bridgerton ha paura delle api, ma lui non assiste alla morte del padre come nella seconda stagione.

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Riguardo la puntura dell’ape sopra il petto di Kate… Nel libro è fondamentale, in quanto i due si sposano proprio in seguito a quella. Mentre Anthony cerca di tirare il “veleno” dell’ape fuori da lei, Lady Bridgerton, Lady Featherington e Lady Sharma assistono alla scena e, per evitare scandali (sebbene non stessero facendo quello che si pensava), i due si sposano. Quindi, no, niente presunto matrimonio fra Edwina e Anthony, niente litigi fra Edwina e Kate, insomma molti meno drama.

Riguardo la storia delle Sharma, loro, sì, sono lontane dall’alta società ma non vengono ospitate da Lady Danbury che, anche in questo caso, è un personaggio molto secondario, non c’è un incontro con i nonni, e non c’è alcun accordo fra Kate e quest’ultimi. Insomma nella serie cambiano diverse cose e vengono aggiunge molte più trame.

Fra Anthony e Kate, poi, è molto più complesso. Parlo del pre-matrimonio. I due si baciano molto appassionatamente nelle studio di lui, e lui è anche abbastanza cattivo in quella situazione. Un Anthony Bridgerton a cui non siamo abituate in quanto lo vediamo sempre come un gentiluomo. Ma poi si fa perdonare. La loro prima volta, dopo il matrimonio, è descritta molto dettagliatamente e non solo in meno di un minuto degli ultimi munito dell’ultimo episodio, e dopo quella c’è tantissima storia!

Sin da quando vengono colti mentre lui toglie il veleno a lei, vanno molto d’accordo, si stuzzicano ma non si insultano più, si vede che c’è affetto. Lui però è sempre convinto di non volerla amare e di non amarla. Il dopo matrimonio è descritto molto bene, con dettagli piccanti e non solo, c’è anche Anthony che quando capisce di amarla, scappa e se ne va. Quando poi decide di accettare l’amore che prova, lei fa il famoso incidente, che però non avviene a cavallo come nella serie, e lei non resta in coma per qualche giorno.

Kate si trova con Edwina e con il ragazzo di cui è innamorata, si trovano in una carrozza che si ribalta e lei rimane ferita in maniera seria, rompendosi la gamba. Lui la trova, la salva e le dice che la ama. Quindi, vediamo con chi si fidanza Edwina, e abbiamo anche un altro tipo di incidente, da cui sì, è lui a salvarla, ma dopo che si sono sposati. Insomma, cambiano molto anche le tempistiche. Alla fine del libro, poi, vediamo che la coppia ha avuto dei figli, ma soprattutto che Anthony ha superato l’età del padre.

Perché, sebbene nella serie non si comprenda, lui sa di non poter superare il padre, e con questo include anche l’età e, per questo, non voleva innamorarsi. Lui infatti sottolinea di credere nell’amore ma di non volersi innamorare solo perché sapeva che sarebbe morto prima dei 38 anni. Insomma, Bridgerton è una bella serie, ma se posso, leggete anche i libri, perché ne vale tutta la pena!

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