E chi l’avrebbe mai pensato che nel 2022 le persone sarebbero arrivate a odiare… l’arcobaleno. E invece è così: il ministero del commercio dell’Arabia Saudita ha fatto sapere che i dipendenti hanno confiscato tutti i «prodotti che contengono simboli e segni che invitano alla deviazione e contraddicono il buon senso». Chissà cosa succederà quando si troveranno davanti un vero arcobaleno. Se la prenderanno con il cielo?
Una situazione un po’ simile l’abbiamo vissuta con il pop-it arcobaleno. Il protagonista in quell’occasione è stato lo sceicco Othman Alkamees, noto scrittore e predicatore sunnita del Kuwait con un milione e mezzo di followers su Instagram, secondo cui il famoso gioco amato da tutti i bambini e non solo, nato come gioco anti-stress molto colorato, in realtà sarebbe un modo perrendere gayi bambini. La gravità della situazione si comprende già solo da questa frase: una persona non può essere resa gay, o etero. Ci si nasce.
Tuttavia, secondo Othman Alkamees è proprio questo quello che stanno cercando di fare i pop it: cercano di rendere omosessuali i bambini eterosessuali. «Questo è un giocattolo che viene venduto nei negozi per bambini, e non solo. Bisogna dire che questi hanno un colore che ha uno scopo dietro. Questo è un simbolo gay. La gente lo compra per il suo bel colore. No, non è solo il suo bel colore, ma ha un valore. È obbligatorio per i musulmani fare attenzione quando lo acquistano per i loro figli. È un segno dei gay che si definiscono gay», disse in un video Youtube.
Questo succedeva a settembre 2021, ma la situazione non è minimamente cambiata. La testimonianza è quello che sta succedendo in Arabia Saudita, dove il governo ha deciso di condannare dei giochi solo perché arcobaleno. Ai bambini piace l’arcobaleno perché è colorato, perché rende felici, perché esce dopo la pioggia (o durante). Non è tanto difficile.
Arabia Saudita: condannati gli arcobaleni
Fiocchi, gonne, cappelli, magliette e astucci sono i principali prodotti che sono stati sequestrati in Arabia Saudita solo a causa della fantasia arcobaleno. A denunciare la notizia è stato un servizio del canale di notizie statale Al Ekhbariy andato in onda due giorni fa, 15 giugno. Secondo i funzionari del ministero del Commercio, questi oggetti arcobaleno «contraddicono la fede islamica, la morale pubblica e promuovono l’omosessualità prendendo di mira le giovani generazioni».
Ha poi twittato che i suoi team stanno ritirando «prodotti che contengono simboli e segni che invitano alla deviazione e contraddicono il buon senso». La deviazione, secondo gli omofobi dell’Arabia Saudita, è l’omosessualità. La legge islamica, infatti, punisce con la morte e la fustigazione i rapporti tra persone dello stesso sesso. L’omosessualità di per sé non è vietata con delle leggi, ma i rapporti sessuali lo sono. È però vietato «comportarsi come donne» e viceversa.
فرقنا الرقابية تنفذ جولات على منافذ البيع وتضبط وتصادر منتجات تتضمن رموز ودلالات تدعو للشذوذ وتنافي الفطرة السّوية، وتوقع الجزاءات النظامية على المنشآت المخالفة. pic.twitter.com/XyeNvYmOvl
— وزارة التجارة (@MCgovSA) June 14, 2022
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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