Diritti civili a rischio: perché Italia e USA sono finite nella watchlist di CIVICUS

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Recentemente, l’organizzazione internazionale CIVICUS ha inserito gli Stati Uniti d’America nella sua Watchlist del 2025, segnalando un preoccupante deterioramento delle libertà civili in entrambi i paesi. Questa decisione segue una serie di azioni intraprese dall’amministrazione Trump che minacciano i principi democratici fondamentali, tra cui la libertà di espressione, di associazione e di assemblea pacifica. Le valutazioni di CIVICUS si basano su cinque categorie: “chiusa”, “oppressa”, “bloccata”, “limitata” e “aperta”. Questa classificazione si ottiene attraverso un’analisi che incrocia diverse fonti di dati sulle libertà fondamentali, tra cui il diritto di associazione, di manifestazione e di espressione.

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Italia e Stati Uniti nella Watchlist del 2025

Sia l’Italia che gli Stati Uniti sono stati collocati nella fascia “limitata”: entrambi i governi, secondo l’organizzazione che da ormai 30 anni sta lottando per ottenere società più civili in tutto il mondo, stanno restringendo i diritti civili e ampliando le discriminazioni, confermando una tendenza globale preoccupante verso la compressione delle libertà democratiche. L’amministrazione Trump ha emesso una serie di ordini esecutivi arbitrari che hanno portato al licenziamento di massa di dipendenti federali e alla sostituzione di figure chiave all’interno del Dipartimento di Giustizia e dell’FBI con lealisti del presidente.

Queste azioni rappresentano un attacco senza precedenti allo stato di diritto negli Stati Uniti, paragonabile al “maccartismo del XX secolo“, ha affermato Mandeep Tiwana, co-segretario generale ad interim di CIVICUS. Tali misure rischiano di compromettere gravemente le libertà costituzionali, creando un clima di intimidazione che potrebbe soffocare il dissenso democratico. Le autorità hanno intensificato la repressione delle proteste, sostenute da iniziative legislative in diversi stati mirate a limitare il diritto di manifestare. In almeno 12 stati sono state introdotte leggi che criminalizzano l’uso di maschere durante le manifestazioni. Inoltre, i manifestanti pro-Palestina hanno affrontato pene arbitrarie e la revoca dei visti studenteschi, evidenziando una tendenza preoccupante verso la limitazione della libertà di espressione.

Quello in atto negli USA è un attacco senza precedenti allo stato di diritto, come non si vedeva dai tempi del maccartismo nel ventesimo secolo. Ordini esecutivi restrittivi, tagli istituzionali ingiustificati e tattiche intimidatorie attraverso minacciose dichiarazioni da parte di alti funzionari dell’amministrazione stanno creando un’atmosfera che raffredda il dissenso democratico, caro ideale americano. L’amministrazione Trump sembra decisa a smantellare il sistema di controlli ed equilibri che sono i pilastri di una società democratica.
Esortiamo gli Stati Uniti a sostenere lo stato di diritto e a rispettare le norme costituzionali e internazionali sui diritti umani. Gli americani di tutto lo spettro politico sono sconvolti dalle azioni antidemocratiche dell’attuale amministrazione.
Mandeep Tiwana, co-segretario generale ad interim di CIVICUS

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L’amministrazione di Trump ha congelato i finanziamenti federali e ridotto gli aiuti esteri, mettendo a rischio il lavoro vitale delle organizzazioni della società civile che supportano le comunità emarginate. La decisione di smantellare l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e di sospendere la cooperazione internazionale, inclusa la partecipazione all’Organizzazione Mondiale della Sanità e al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, potrebbe avere conseguenze gravi per le libertà civili sia a livello nazionale che globale.

In più, la Casa Bianca ha iniziato a controllare quali media possono accedere alle conferenze stampa presidenziali, escludendo giornalisti di agenzie come l’Associated Press e rimuovendo con la forza quelli che coprono argomenti politicamente sensibili. Queste azioni rappresentano una grave minaccia alla libertà di stampa e al diritto del pubblico di essere informato.

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Oltre agli Stati Uniti, anche l’Italia è stata inserita nella Watchlist del 2025 di CIVICUS, indicando preoccupazioni significative riguardo alle libertà civili nel paese. Sebbene i dettagli specifici non siano stati resi noti, l’inclusione dell’Italia in questa lista solleva interrogativi sulla situazione dei diritti civili e delle libertà democratiche nel paese.

Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty

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