Fra due giorni è San Valentino e Netflix ci ha fornito il film perfetto da vedere in compagnia del nostro compagno (che potrebbe dover essere costretto a farlo, ma per amore si fa tutto, giusto?): Tua per sempre, della serie diTutte le volte che ho scritto Ti amo, insomma quel film trash che ci piace tanto, il solitoteen drama con un’adolescenza che si trova a scegliere, una coppia di ragazzini che scoprono l’amore le prime volte, insomma,avete capito.
Il film è uscito questa mattina dopo essere stato annunciato lo scorso gennaio su Netflix, ma forse le persone ancora non hanno avuto tempo di guardarlo, in fin dei conti c’è anche il nuovo film polacco e molto romantico, Miłość do kwadratu (qui trovate la recensione), che merita di essere guardato, poiché sui social non c’è tutto l’hype e soprattutto l’hashtag in tendenza come conThe Kissing Booth, altro teen drama Netflix di cui aspettiamo il terzo capitolo. Tuttavia, è ancora mattina, vedremo come andrà.
Tua per sempre gira sempre intorno a Lara Jean Covey, che sta affrontando il suo ultimo anno di liceo, con tutti i problemi che una ragazzina si trova ad affrontare, in particolare se ha una relazione: come faremo con le università? E la distanza? E se non entrerò nelle università? Insomma, la solita dicotomia fra università e amore, o meglio fra distanza e amore. Riuscirà Lara Jean a scegliere il meglio per sé?
Ebbene sì, abbiamo già trovato il film da vedere la sera di San Valentino. Possibilmente con divano e gelato. Tua per sempre, l’ultimo capitolo della storia con Lana Condor e Noah Centineo, arriva il 12 febbraio. pic.twitter.com/yud7JsTT8f
— Netflix Italia (@NetflixIT) January 13, 2021
In questo articolo vi diremo cosa ne abbiamo pensato noi di Cup of Green Tea, faremo qualche spoiler, per cui se non avete visto il film, non leggetelo! Sappiate che sto scrivendo quest’articolo man mano che vedo il film, per cui le mie opinioni potrebbero cambiare scena dopo scena (p.s. colonna sonora meravigliosa).
Tua per sempre: cosa ne pensiamo
Tua per sempre inizia con un bel viaggio in Corea. Siamo tutti felici, le tre sorelle sono felici, Kitty si prende la sua prima cotta ed è a distanza. Scena molto commovente con il lucchetto in memoria per la madre. E poi, il bel rientro con Peter, scena commovente, entrambi felici! Tutto è bene quel che inizia bene. Tuttavia, c’è di mezzo l’università, perché l’università ci tormenta con l’ansia anche nei film che dovrebbero farci rilassare e fare una risata.
Come ogni adolescente, Lara Jean non sa cosa fare dopo le superiori, o meglio, lei sa cosa vuole fare, ma non sa dove volerlo fare. Sa di voler andare alla Standford, ma lo vuole fare solo per il suo amato Peter e, se c’è qualcosa che tutti noi abbiamo imparato è che non bisogna prendere delle decisioni in base a una relazione, perché poi ti potrebbe portare a pentirti delle tue scelte e portare rancore verso il tuo partner. Bisogna scegliere con il proprio cuore, non con quello del fidanzato (o fidanzata) che, se vi ama davvero, rispetterà qualsiasi vostra decisione.
Quasi ci sembra di sentire il dolore di Lara Jean in Tua per sempre, quando viene rifiutata all’università dove il suo Peter è stato già ammesso, con tutti i castelli di sabbia che si era costruita in testa che le crollano addosso. E, a quel punto, il film ci fa un po’ pensare a The Kissing Booth, quando Elle si trova a scegliere fra il fidanzato e il migliore amico, solo che la protagonista di Tua per sempre deve scegliere fra il fidanzato e quello che vuole davvero: la NYU.
Ma, il problema, è che Peter la prende relativamente bene, anche quando lei gli rivela di voler andare all’università di New York, lui ci rimane male ma non le vieta di andarci, non le taglia le ali, tuttavia lei sembra già sapere che i due si lasceranno, come le fa notare il ragazzo che, stanco di questo atteggiamento, decide di lasciarla subito per non soffrire dopo, e come biasimarlo? Tutti ci rimarremmo male se la nostra fidanzata vivesse le giornate con il pensiero che si lasceranno a causa della distanza. Anche lui, però, ci mette del suo. Diciamo che si sono comportati come i soliti adolescenti, tutto sotto controllo.
Non tutti, in particolare in età adolescenziale, vedono di buon occhio le relazioni a distanza, perché si pensa che siano destinate a finire, e questo pensiero è molto comune soprattutto nei teen drama americani, è una costante abbastanza fastidiosa perché ci piacerebbe tanto che, in un mondo globalizzato con videochiamate e immensi modi per raggiungersi, qualcuno faccia passare il messaggio che è possibile amarsi a distanza, ma che lo sappia anche prima di testarlo, perchése una persona ti vuole tradire, lo fa anche vivendo accanto a casa tua. È il cuore e l’amore che sono importanti, non una serie di numeri.
Tua per sempre: le conclusioni
Ho voluto aprire un nuovo paragrafo perché mi sono fermata per non perdermi neanche un momento degli ultimi minuti di Tua per sempre, minuti in cui, indubbiamente, ho pianto. Sì, ci aspettavamo un finale del genere, sapevamo che, come in ogni teen drama, l’amore avrebbe trionfata e che Tua per sempre non sarebbe stato l’eccezione, ma ho apprezzato tanto, tantissimo, sia le parole di Peter nel nuovo contratto che quelle di Lara Jean durante il monologo finale.
Spero che questo film faccia comprendere a tutte le coppie che lo vedranno che l’amore non è costrizione ma libertà, che l’amore non ti taglia le ali ma ti aiuta a spiccare il volo, che se una coppia, due coppie, tre coppie sono rimasti feriti dalla distanza, non significa che sarà lo stesso anche per le altre, che la distanza è un problema solo se lo si vede come tale.
In conclusione, il terzo capitolo di Tutte le volte che ho scritto ti amo, Tua per sempre, è il mio preferito in tutta la trilogia, sarà perché ho apprezzato tantissimo il finale, il modo in cui, finalmente, fanno intendere che l’amore può durare anche se non si vive insieme, anche se si è lontani.
«Amare, amare davvero significa rimanersi sempre accanto, scegliersi ogni giorno, all’inizio, durante e alla fine.»
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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