Tiziana Cantone, non è stato un suicidio? Il corpo sarà riesumato

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Qualche mese fa vi abbiamo parlato di Tiziana Cantone e del mistero sulla sua morte. A prima vista tutto ha fatto sembrare che si trattasse di un suicidio, non solo il fatto che fosse attaccata mediaticamente da chiunque e che chiunque conosceva il suo nome e rideva, tuttavia quello che c’era intorno a lei era piuttosto sospetto, come il suo iPad e lo smartphone completamente ripuliti, come se non li avesse mai usati. E, in più, come ha fatto una pashmina a creare un solco di 2.5 cm sul suo collo? La madre ha lottato per anni, e finalmente è stata ascoltata.

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Quello che è successo a Tiziana Cantone si sarebbe potuto evitare. Si sarebbe potuto evitare con più consapevolezza (se fosse successo oggi le persone non avrebbero reagito così, o meglio, una parte avrebbe sicuramente reagito allo stesso modo, ma altre l’avrebbero difesa a dovere) su quello che la povera ragazza ha dovuto subire, con la legge sul revenge porn che oggi (anche grazie alla sua morte) abbiamo ma che 4 anni fa era solo un’utopia. Ma, soprattutto, si sarebbe potuto evitare se un uomo non avesse ben pensato di postare dei video di una ragazza, senza il suo consenso.

Gira sempre tutto intorno a quello: al consenso. E guarda caso quando si parla di consenso si parla anche di una donna a cui non è stato chiesto il permesso, che è stata costretta a fare qualcosa, o che è stato fatto senza il suo parere. Quando è stato pubblicato il video nessuno ha pensato a Tiziana Cantone come una persona, come una vittima. Tutti andava in giro urlando le parole che pronunciava in quel video, come fossero una barzelletta, come se una donna innocente non fosse stata resa una vittima da parte di un uomo di cui lei si era fidata.

Nessuno ha pensato all’uomo presente nel video. Lui era qualcosa di contorno, forse per qualcuno è stato persino un eroe. Quando è stata trovata morta nel suo appartamento, impiccata con una pashmina, è stato subito deciso che fosse morta per suicidio. D’altronde, tutto l’odio e le attenzioni mediatiche (si facevano persino articoli online sul suo video!) ottenute in quel periodo, avrebbero distrutto psicologicamente qualsiasi persona debole, per cui pensare al suicidio sembrava la scelta più ovvia. Ma se non fosse stato così? Se Tiziana Cantone in realtà non si fosse tolta la vita da sola?

Tiziana Cantone: la morte sul “suicidio” e la riesumazione

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Faremo un piccolo riassunto del perché Tiziana Cantone potrebbe essere stata portata al suicidio, ma se voleste leggerlo più nel dettaglio, cliccate qui, se invece voleste solo i dettagli più importanti potete continuare a leggere quest’articolo.

La prima inchiesta su Tiziana Cantone su subito archiviata dalla procura di Napoli Nord, tuttavia Teresa Giglio, mamma della ragazza, non è mai stata convinta del suicidio della figlia e non ha mai smesso di lottare in tutti questi anni. Ma perché non era convinta del suicidio? In primis, il tablet e il telefono di Tiziana Cantone sembrava che non fossero mai stati utilizzati, erano completamente resettati se non per quattro pagine aperte sul browser Safari. Tuttavia, considerando da quanto avesse il tablet, sembra pressoché impossibile che abbia utilizzato solo quelle quattro pagine.

Secondo gli esperti che hanno analizzato la questione, questa manomissione sarebbe avvenuta per mani di qualcuno senza esperienza. Ma non finisce qui, perché c’è anche una grande incongruenza per quanto concerne la galleria della Apple. Chi possiede un dispositivo sa che le immagini sono numerate da 0001 in crescendo, tuttavia sull’iPad di Tiziana Cantone «foto del 2008 è intitolata 0004. Ciò si concretizza in un’anomalia a una manipolazione poiché quanto trovato non rispecchia il sistema operativo del dispositivo ed è per definizione un intervento esterno. Si fa anche notare che risulterebbero comunque mancanti le foto 009, 0014 e 0015».

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Infine, «secondo quanto riportato dagli stessi carabinieri, la Sim originale Vodafone fu sequestrata unitamente con l’iPhone di Tiziana Cantone, in una busta separata, una volta estratto dal dispositivo per essere fotografata e inserita nel fascicolo fotografico. Ma lo stesso dispositivo, quando fu restituito alla signora Giglio aveva al suo interno una Sim bianca (o vuota) e non quella indicata nei due documenti della polizia giudiziaria».

Adesso, comunque, dopo quasi cinque anni dalla sua morte, il corpo di Tiziana Cantone, che alla sua morte aveva 31 anni, sarà riesumato. A disporla è stato il sostituto procuratore Giovanni Corona della Procura della Repubblica di Napoli Nord e avverrà in seguito alle indagini aperte lo scorso gennaio con la formulazione dell’ipotesi di omicidio contro ignoti. Tutto questo, però, è stato possibile grazie alla forza di volontà di mamma Maria Teresa. La riesumazione dovrebbe essere nei primi dieci giorni di giugno.

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