Dopo Twitch, adesso tocca alla Siae, la Società italiana degli autori ed editori. L’azienda è vittima del gruppo hacker Everest che ha sottratto 60-70 gigabyte di informazioni tra cui anche conti correnti, fatture e contratti. A differenza dell’hackeraggio di Twitch, però, in questo c’è un riscatto da pagare in Bitcoin, che però la Siae non ha intenzione di pagare. La polizia postale sta comunque indagando sul caso tramite il compartimento di Roma del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche).
Se la Siae non pagherà il riscatto, tutti i 60 gygabite di dati rubati saranno nelle mani del darkweb. In questi dati ci sono i documenti importanti di diversi artisti e la società dovrebbe tutelare i diritti d’autore, per cui se questo avverrà davvero, sarà una tragedia per le persone che si sono affidate alla società. Il Garante della privacy è stato messo al corrente dei fatti in data 18 ottobre, quando l’hackeraggio ha avuto inizio, mentre la Siae fa sapere che cercherà di proteggere tutti gli iscritti.
Gaetano Blandini, dg della società, ha detto all’Ansa che «la Siae non darà seguito alla richiesta di riscatto. Abbiamo già provveduto a fare la denuncia alla polizia postale e al garante della privacy come da prassi. Verranno poi puntualmente informati tutti gli autori che sono stati soggetti di attacco. Monitoreremo costantemente l’andamento della situazione cercando di mettere in sicurezza i dati degli iscritti della Siae».
Tuttavia, un altro dettaglio che potrebbe interessarvi, è che giusto due settimane fa la società è stata oggetto di un tentativo di phising, ma nessuno poteva pensare a una cosa del genere. A quanto pare, poi, i dati non sono stati criptati bensì “esfiltrati” dal database, per poi esser pubblicati sul dark web (sono una piccola parte, per il momento). Il riscatto, comunque, per chi se lo stesse chiedendo, equivale a 3 milioni in Bitcoin. Per il momento non abbiamo altre informazioni.
Siae vittima di un gruppo di hacker: l’opinione sul web
La #SIAE, per un attacco hacker, è sotto ricatto: per uscirne dovrà pagare e basta, senza un perché.
— Francesco Palma (@PalmaFrancesco) October 20, 2021
Ah, il karma.
#siae hackerata, chiesto riscatto in #Bitcoin. Pronti a farvi due risate guardando i servizi dei tg che parleranno di questa strana moneta usata appunto da hackers, assassini e spacciatori?
— Decrypted 🇮🇹 (@Decrypted20) October 20, 2021
Io non vedo l'ora.
Ah hanno hackerato anche la SIAE ma nessuno sta facendo tutto sto bordello così per dire.
— Coconutmilk ✨🥥 (@lattedicocc0) October 20, 2021
Il #Ransomware Team #Everest rende pubblico un #databreach di @SIAE_Official, asseritamente contenente 60GB di dati.
— Matteo G.P. Flora (@lastknight) October 20, 2021
Nella "demo" pubblicata sono presenti carte di identità, patenti in corso di validità, variazioni di recapiti e riconoscimenti di opere. #news pic.twitter.com/TjJdOkQunD
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty