She-Hulk: recensione del terzo episodio [ALERT SPOILER]

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Procede la narrazione di She-Hulk, con un terzo episodio davvero intenso che ci fa entrare ancora più nel vivo della storia con protagonista Jennifer Walters, l’avvocata con i poteri di Hulk, e anche cugina di Bruce Banner. Quest’episodio è molto particolare e vediamo Jennifer crescere non solo come avvocato, ma anche come She-Hulk, e viene pseudo introdotto anche il villain della serie. Siamo troppo curiosi di sapere come la storia andrà avanti.

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Dove collocare She Hulk nella timeline MCU

Il primo trailer pubblicato da Disney Plus ci ha mostrato una She-Hulk che comincia con la trasformazione e siamo sicuri che ci farà davvero tanto ridere. Lo stesso Kevin Feige l’ha descritta come una commedia, e la presenza dell’Hulk che abbiamo conosciuto nell’ultimo Avengers sicuramente migliorerà la situazione. In più, in questa serie sapremo anche com’è riuscito Bruce Banner a mantenere il controllo la sua trasformazione grazie all’uso delle radiazioni.

Ma chi è Tatiana Maslany/She-Hulk? Altro non è che la cugina di Bruce Banner, che ottiene i suoi poteri da una trasfusione d’emergenza da parte del cugino e quindi riesce a trasformarsi in una versione femminile di Hulk, cercando di portare giustizia non solo nei tribunali (Tatiana è un’avvocata) ma anche fuori, lottando contro i cattivi. Nel trailer vediamo anche diversi easter egg interessanti, che ci fanno capire quanto sarà bella la serie!

I personaggi che già conosciamo e che vedremo nel corso della serie sono: Hulk/Bruce Banner, Emil Blonsky/Abominio, Titania, Nikki Ramos, Wong e anche il non più segreto Matt Murdock/Daredevil. In un tweet abbiamo visto quattro personaggi: Hulk, Emil Blonsky / Abominio, Wong e Daredevil… e un’automobile, che dovrebbe essere fondamentale in quanto quest’ultimo personaggio appare proprio dopo che She-Hulk stoppa l’auto sportiva verde che sembra volerla investire.

Sottolineiamo anche che She-Hulk seguirà le vicende di una supereroina, nulla di diverso dalle altre serie tv Marvel che abbiamo già visto… se non fosse che Jennifer Walters è anche un’avvocata, e questo rende la serie un procedurale con diverse scene in aule di tribunale dove vedremo all’opera la protagonista mentre cerca di difendere altri superumani. Questa caratteristica della serie viene evidenziata in un nuovo breve spot, che ci fa venire ancora più voglia di vedere la serie:

She-Hulk: recensione del terzo episodio [SPOILER]

Dove eravamo rimasti? L’episodio numero due si conclude con Abominio che scappa di prigione e va a combattere in un fight club sotterraneo, ed è proprio qui che comincia la nostra avventura. Jennifer torna in carcere, questa volta molto sicura di sé, per parlare con Emil Blonsky e cosa scopriamo? Che è proprio Wong a costringere Abominio a uscire dal carcere per combattere, e poi lui torna in carcere di sua spontanea volontà. Molto carina la parte in cui la protagonista si rivolge direttamente a noi, facendoci sapere che è lei la protagonista, anche se sembra che ci sia un cameo a settimana.

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Intanto vediamo anche la reazione a She-Hulk da parte di diversi fenomeni del web che sembra tanto una risposta a quello che davvero è stato scritto negli ultimi mesi, da quando è stato annunciata la serie tv e il personaggio: create un eroe femminile, perché dovete rendere tutto femminile, e bla, bla, bla. Insomma hanno riportato la vita reale nella serie tv, e quanto è stato bello? Un bello schiaffo morale.

She-Hulk, intendo la serie, è molto diversa da tutte le altre Marvel che abbiamo visto, in quanto va di pari passo con noi, addirittura abbiamo sentito “è un 10“, che è tipo una sorta di meme che va di moda oggi. Intanto Jennifer è chiamata per un altro caso che coinvolge la sua nemesi, Dennis Bukowski, che ha avuto una pseudo relazione con un’asgardiana con le orecchie da elfo che si finge Megan Thee Stallion, finché Wong non si presenta per parlare con l’avvocata e difendere Abominio, che a quanto pare è davvero innocente.

Jennifer intanto si presenta all’udienza per la scarcerazione di Emil Blonsky, a cui assistono anche le sette anime gemelle, dove lui parla di come sia cambiato, in attesa che il testimone principale si presenti per scagionare l’uomo. Wong, in perfetto ritardo, aiuta davvero con il caso, raccontando di come sia cambiato e che abbia sempre chiesto di tornare in carcere. Tuttavia, i giudici sono preoccupati per quando diventa Abominio, così lui si trasforma per far vedere che ha il controllo e scopriamo che anche lui è una sorta di… Smart Abominio.

Jennifer, un po’ impacciata, riesce poi a riprendersi al meglio, dimostrando proprio come il fatto che lui sia rimasto in galera nonostante potesse scappare sia la testimonianza che sia cambiato. Intanto anche Wong è un po’ nei guai, visto che ha agevolato la fuga di un criminale, ma… se ne va come è arrivato. Riguardo al caso dell’asgardiana, viene definita artista della truffa e viene concesso il processo. Le storie, comunque, si intrecciano, e per questo forse ci fanno seguire tutte e due le vicende, tanto che la nostra protagonista diviene addirittura una testimone chiave del processo del suo collega.

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In che modo? Perché parla di lui come un «uomo patologicamente tracotante, crederebbe assolutamente di essere fidanzato con la vera Megan Thee Stallion, perché è un megalomane accertato», e quindi fa vincere il caso e l’imputata dovrà pagare e dovrà anche fare 60 giorni di galera. E poi vediamo la vera Megan Thee Stallion in aula (la rivediamo poi anche nel cameo finale, dove balla persino con She-Hulk, scena iconica non dimenticate di guardarla), che dice che di lei ce n’è solo una. Cos’è, la puntata dei cameo?

Torniamo a questo punto al caso di Blonsky, che ottiene la libertà condizionale a patto che non si trasformi in Abominio e che ordini un inibitore per sempre. A questo punto l’uomo fa comprendere a Jennifer che ormai è un personaggio pubblico, e che scriveranno sempre qualcosa su di lei, per cui in un certo senso la convince a rilasciare un’intervista, dove sottolinea sia la sua identità che quella di Abominio e, tra l’altro, che non ha inventato neanche lei il nome She-Hulk.

Come si conclude l’episodio? Con Jennifer che viene quasi rapita da dei soggettoni, uomini maschilisti che non apprezzano che una donna sia forte, e quindi si trasforma in She-Hulk per difendersi. Il loro obiettivo però sembra essere prendere il sangue di She-Hulk: gli uomini infatti erano stati mandati da un uomo, ma chi? Lo sapremo nel prossimo episodio.

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