Scarlett Johansson, a differenza di qualcuno, ha deciso di far sentire la propria voce e sfruttare la grandissima influenza che ha sulle persone per qualcosa di buono, ovvero di spingere per la «scarcerazione immediata» di quattro appartenenti all’ong egiziana per la difesa dei diritti civili Eipr, tra cui Patrick Zaki, studente egiziano che frequenta l’Università di Bologna e che si trova in custodia cautelare da mesi, essendo accusato di propaganda sovversiva.
Le altre tre persone citate da Scarlett Johansson, star di Hollywood e soprattutto star della Marvel, nei cui film interpreta Black Widow (il film su questo personaggio sarebbe dovuto uscire mesi fa ma a causa del Covid-19 la data continua a essere rimandata), sono Abdel Razek Gasser, Karim Ennarah e Mohamed Basheer, tutti attivisti dell’organizzazione Eipr.
I quattro, Patrick Zaki, Abdel Razek Gasser, Karim Ennarah e Mohamed Basheer sono stati ingiustamente imprigionati proprio mentre facevano il loro lavoro che, come sottolinea Scarlett Johansson, è quello di lotta per la dignità degli altri. Gli ultimi tre (arrestati fra il 15 e il 19 novembre) sono rispettivamente il direttore esecutivo, il direttore per la giustizia penale e il responsabile amministrativo dell’Eipr.
La storia di queste quattro persone, in particolare quella di Patrick Zaki, continua a viaggiare nei social da mesi tramite le persone che chiedono la sua scarcerazione e soprattutto chiedono al governo di parlare e di intervenire in modo da salvare lui e le altre tre persone imprigionate ingiustamente. Scarlett Johansson, una delle dive più amate e pagate da Hollywood, ha voluto far valere ancora una volta (è ambasciatrice globale dell’Ong Oxfam) il suo impegno sociale.
Il video di Scarlett Johansson
“Scarlett Johansson”:
Per aver chiesto con questo video la “scarcerazione immediata” di quattro membri dell’Ong egiziana per la difesa dei diritti civili “Eipr”, tra cui Patrick Zakipic.twitter.com/tOXIgeNoCR— Perché è in tendenza? (@perchetendenza) December 2, 2020
Nel video, postato su Youtube che dura poco più di due minuti, Scarlett Johansson spiega al mondo, a chiunque la stia ascoltando in quel momento, la situazione che stanno affrontando quelle quattro persone imprigionate ma anche l’interno Egitto. «Far sentire la propria voce in Egitto oggi è pericoloso», ha detto all’inizio del video.
«Vorrei citare i guai di quattro esseri umani arrestati erroneamente per il loro lavoro compiuto lottando per la dignità degli altri: Gasser, Karim, Mohamed e Zaki dell’Iniziativa egiziana per i diritti personali. Questi uomini hanno speso la loro vita lottando l’ingiustizia e ora si ritrovano dietro le sbarre. ll loro unico crimine è stato quello di difendere la dignità degli egiziani.»
Ha poi continuato ricordando che Karim, uno dei quattro incarcerati, passerà il suo 37esimo compleanno in prigione e vuole dirgli che «non è solo». Mentre poi parla degli altri incarcarati: «La moglie di Mohamed è disperata perché le stanno negando la possibilità di andarlo a trovare. A Gasser sono state tolte le coperte mentre era in una cella d’isolamento fredda come il ghiaccio. Patrick è stato torturato al momento dell’arresto».
Quelle di Scarlett Johansson sono state parole dure e forti e se pensiamo che molte persone e molti giornali si sono soffermati sul fatto che fosse struccata o che fosse bella anche da struccata, fa accapponare la pelle ancora più della sua storia perché dimostra quanto la gente continui a fregarsene di quello che avviene in Egitto anche quando la verità gli viene sbattuta in faccia.
Ha chiesto l’immediato rilascio di Gasser, Karim, Mohamed e Zaki, imprigionati con accuse false, come sottolinea Scarlett Johansson: «Contro di loro vengono mosse false accuse che potrebbero portare a lunghe pene detentive, quando il loro unico crimine è stato difendere la dignità degli egiziani». Infine, ha lanciato un messaggio al governo:
«Un governo veramente democratico dovrebbe celebrare uomini coraggiosi come loro, non certo metterli in prigione».
E come darle torto? Dobbiamo adesso sperare che qualcuno, dopo che persino un’attrice famosa di Hollywood ne ha parlato, possa far qualcosa per salvare le vite dei quattro attivisti.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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