Dopo lo youtuber russo che ha lasciato morire la sua compagna al gelo e poi ha trasportato il suo cadavere all’interno della casa, non pensavamo che avremmo dovuto assistere, ancora una volta, a una giovane donna uccisa in diretta su Instagram, uno dei social più utilizzati dagli adolescenti e non solo. È successo in Olanda, sabato scorso. Una ragazza di 20 anni di Den Bosch è stata uccisa con delle coltellata da una donna di 21 anni che, prima di essere arrestata, ha pubblicato le foto del cadavere della ragazze sul proprio profilo Instagram.
Sì, sappiamo che su internet, o meglio, nel dark web, esistono tantissime foto o video di persone che vengono uccise, di persone morte, di tutte le età, di ambo i sessi, dai bambini alle adolescenti agli anziani. Tuttavia, quando avviene su un social mainstream come quello di Mark Zuckerberg, dove i contenuti (tutti i contenuti) sono alla portata di tutti, sconvolge ancora di più. Soprattutto se poi gli utenti cominciano a inviare la foto del cadavere come se fosse un selfie.
D’altronde sono le stesse persone che quando una ragazzina è vittima di revenge porn, cominciano a inviarla ridendo o facendo le peggio porcate. C’è comunque differenza fra il revenge porn, che è comunque sbagliato, che è una delle peggiori cose che una persona può fare a un’altra che si è fidata di lei, e la condivisione di foto di una ragazza morta, uccisa a coltellata, tuttavia questa è la generazione che si dimostra molto sensibile per alcuni argomenti, ma che sembra anche non avere il minimo rispetto per la vita umana.
Olanda: ragazza uccisa a coltellate e postata su Instagram
Secondo gli inquirenti che hanno cercato di ricostruire l’omicidio della giovane ventenne, l’omicidio sarebbe avvenuto proprio in diretta sul social, e poi è stata condivisa una «foto molto violenta» del corpo della vittima. Le forse dell’ordine hanno assicurato che «le immagini e i video sono in nostro possesso e le includeremo nella nostra indagine», tuttavia ha dovuto anche rivolgere un appello online, alle persone che hanno visto e salvato il video e il filmato.
«La gente non si rende conto del dolore che quelle immagini provocano ai parenti della vittima», hanno detto, cercando di mirare poi all’empatia: «nessuno dovrebbe far circolare qualcosa del genere sui social media. Cosa pensereste se lei fosse vostra sorella o la vostra ragazza?». Riguardo ai contenuti condivisi, la polizia sta anche indagando tramite un’indagine parallela su chi abbia diffuso le immagini, ma «sembra chiaro che queste siano state condivise dalla sospettata».
L’omicidio, secondo i media locali, è avvenuto sabato sera intorno alle 19:30, ma non è ancora chiaro il motivo. La vittima inizialmente è riuscita a fuggire, bussando alla porta dei vicini per chiedere aiuto, tuttavia poi, in quella casa, è morta. I soccorsi sono arrivati subito, tuttavia non è stato abbastanza per salvarle la vita. È stato ferito anche un cane che al momento è all’ospedale per animali a Waalwijk. Facciamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia della vittima, e speriamo anche che l’animale possa riprendersi.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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