Never Have I Ever 4: recensione dell’ultima stagione di Non ho mai… [ALERT MAJOR SPOILER]

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Che lacrime, ragazzi. L’ultima stagione di Non ho mai… è stata devastante, e dire addio alla serie tv teen drama migliore di Netflix è davvero doloroso. È un po’ come se fossimo cresciuti con Devi, poco importa che ormai non siamo più adolescenti e letteralmente siamo adulti che lavorano, o universitari, o entrambi. Questa serie ci ha colpito nel profondo perché è passata dall’essere un tipico teen drama americano con un triangolo amoroso a una riflessione sul futuro e sulla crisi dei ventenni. Personalmente lo riguarderei e riguarderei, e ogni volta mi commuoverei.

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Non ho mai… 4

La prima stagione di Non ho mai ha come protagonista Devi Vishwakumar, una ragazza di quindici anni un po’ ribelle e di origini indiane che dopo il secondo anno di superiori, dopo aver sopportato un anno terribile in cui ha anche perso il padre, decide di voler migliorare la sua vita trovando un fidanzato e diventando una ragazza popolare. Da qui iniziano tutte le sue strane e divertenti avventure, fra l’amore per Paxton e per Ben, fra i problemi con sua madre e tanto altro ancora.

La seconda stagione di Non ho mai…, invece, si conclude quando la protagonista riesce a svincolarsi dal triangolo amoroso con Paxton e Ben. Tuttavia, dopo che quest’ultimo si è rimesso insieme ad Aneesa, Devi e Paxton hanno deciso di rendere pubblica la loro storia ed è proprio con loro due che inizia la terza stagione. Tuttavia, alla fine della seconda, Ben è venuto a sapere da Eleanor che Devi provava sentimenti per lui e voleva lasciare Paxton, per cui questo ci ha fatto pensare a un nuovo (ma stesso) triangolo amoroso.

La terza stagione di Non ho mai…, infine, vede ancora una volta il triangolo amoroso, ma tutti i personaggi sono un po’ più maturi, inclusi gli adulti. Paxton e Devi rompono definitivamente, lei decide di andare finalmente avanti rispetto alla morte del padre, Paxton entra in entrambe le università che aveva scelto, Ben invece matura non solo a livello di amicizie ma anche comprendendo che riempirsi di impegni non lo aiuta sempre. La stagione si conclude con Ben e Devi che si baciano e… beh, un po’ più di questo. E nella quarta stagione di Non ho mai… invece cosa succede?

Non ho mai… 4: recensione con spoiler dell’ultima stagione

L’ultima stagione di Non ho mai… si apre proprio come l’avevamo lasciata, ovvero con Devi e Ben che perdono insieme la verginità, dimostrandoci come gli enemies to lovers siano sempre i preferiti di tutti gli autori, e quindi parliamo proprio di loro. Sono sempre stata team Paxton, l’unico ragazzo che è stato capace di apprezzarla sempre anche quando era abbastanza sfigata, ma personalmente mi sono messa l’anima in pace perché già dalla scorsa stagione e a maggior ragione in questa è stato evidente come i due fossero su due linee completamente differenti.

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Non ho mai… 4

Se Katniss ha apprezzato il “dente di leone che fiorisce a primavera. Il giallo brillante che significa rinascita anziché distruzione” di Peeta invece che il fuoco “acceso di odio e di rabbia” di Gale, Devi ha preferito una persona che letteralmente è come lei. Che puntava sempre troppo in alto, che si riempiva di impegni per il suo futuro e soprattutto per la scuola, con cui era in una costanza lotta, litigio, battaglia. E io ne sono stata soddisfatta perché in questa stagione più che nelle altre è stato evidente come i due appartenessero l’uno all’altra. Anche lontani, anche con altre persone, si cercano e si sono sempre cercati.

E a proposito degli impegni, quanto ho pianto quando la protagonista di Non ho mai.. non è stata accettata nei suoi grandi collage e si è trovata a dover mentire alla madre? Sarà che, lo sappiamo tutti, ho troppo a cuore la questione della salute mentale, delle aspettative e del sentirsi un fallimento, ma quando ho visto Devi mentire e venir divorata da quelle bugie, mi sono sentita morire dentro. La madre che poi inizialmente non la comprende proprio, il non sapere cosa fare del proprio futuro, le bugie a tutti quelli che conosce per non ammettere di aver fallito. Quanto è attuale questa serie? Quanto ci colpisce?

Non ho mai.. non è stato solo un teen drama adolescenziale con un triangolo amoroso e una storia d’amore enemies to lovers, è stata molto più di questo. Ammetto per un momento di aver avuto il terrore che finisse come per The Kissing Booth con la protagonista che decidere di mandare tutto a quel paese e andare in un altro collage, e dico terrore perché sarebbe stato completamente non da Devi, che si ossessiona letteralmente sui suoi obiettivi finché non li raggiunge. E il secondo saggio che ha scritto è stato davvero bello, davvero commovente. È bello come nonostante tutto non dimentichi mai il padre, come pensi sempre a lui pur volendo vedere felice la madre.

Anche la mamma di Devi ha fatto tanta strada, cambiando e crescendo insieme alla figlia. È stata anche lei la rappresentazione dei genitori che vedono crescere e maturare i propri figli e che, forse, non vogliono realmente che questo accada, e quindi cercano di sgridarli per tenerli sempre vicini a sé in qualche modo, non accorgendosi che però, in questo modo, li allontanano sempre di più. La nonna, poi, è stata la vera protagonista di questa stagione. Anche lei, come la figlia, è cambiata e si è messa in discussione, anche alla sua età.

Tornando su Paxton, è stato la rappresentazione della crisi dei 20 anni, dei giovani che escono dalle scuole superiori con una determinata idea sull’università, forse anche con la fretta di dover subito scegliere sul proprio futuro finendo per perdersi. Ma poi trova la sua vocazione, la sua strada, con i suoi tempi. Questo messaggio mi è piaciuto non poco e sono felice che sia stato proprio Paxton a portarlo in scena, perché è uno dei personaggi più cresciuti dalla prima stagione. E quanto bello è stato l’episodio dedicato interamente a lui, raccontato da Gigi Hadid?

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Non ho mai… 4

L’amicizia, poi. Devi è sempre circondata dalle sue amiche, sono una cosa sola, ed è evidente che la fine della scuola spesso porti anche alla fine delle amicizie o comunque allo spostarsi fisicamente in altri luoghi, a creare nuovi legami e quindi a dimenticarsi e a non trovare più tempo per quelli delle superiori. Ma se si vuole, si trova sempre un tempo per chi ci ha accompagnato nel periodo più difficile quanto complicato della nostra vita. E meraviglioso anche come non abbiano separato Devi e Ben per il collage, perché personalmente urliamolo: le relazioni a distanza possono funzionare!

E quindi, concludiamo quest’ultima recensione su Non ho mai…, una serie che ho seguito sin dal principio e che mi ha fatto ridere così come commuovere per ogni singola stagione, con un grazie. Grazie a tutti i personaggi che ci hanno accompagnato, che non sono diventati il solito cliché e che ci hanno dato tanto su cui pensare. Grazie ai registri e grazie a Netflix sia per non aver cancellato Non ho mai… alla prima stagione sia per non aver allungato così tanto il brodo da farla diventare una serie tv pessima. Grazie Devi, per averci insegnato ad amare noi stessi, a capire quello che vogliamo dal nostro futuro e anche per tutte le risate che ci hai fatto fare.

Pronti per il rewatch?

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